La notizia sta ottenendo grande risonanza: tale signora Cynthia Robinson, statunitense della Florida, ha vinto, ma per ora solo al primo grado di giudizio, una causa intentata contro gli spacciatori di tabacco della ditta Reynolds. Più o meno 17 miliardi e mezzo di Euro è quanto il tribunale ha riconosciuto giusto per il fatto che il signor Robinson (pace all’anima sua) ha costretto alla vedovanza la signora Cynthia a causa della sua passione incoercibile per le sigarette al mentolo. La mia è un’opinione del tutto personale ma mi pare che…
http://www.lastampa.it/2014/07/15/blogs/nanopatologie/deindustrializzazione-s-innovazione-no-VsxVvDDRG2yl2uf3LTHKKJ/pagina.html
Il 1° febbraio scorso, nell’ambito di un incontro organizzato a Genova da Gabriele Milani (che, senza che ci si possa sorprendere, nessuno ha pensato di ringraziare), tenni una lunga conferenza sul tormentone delle nanoparticelle. Da quell’evento è stata estrapolata (con alcuni tagli) la parte dedicata ai vaccini che viene riproposta al link seguente:
Giusto per farci due risate e non di più. Forse anche per valutare il livello di chi fornisce informazioni “scientifiche” al popolo italiano. Qualche settimana fa ricevetti una mail con cui mi s’invitava
Di Simone Grassi ho già scritto più volte. La retorica sdolcinata corrente vuole che di chi non si dibatte più con noi in questo assaggio d’inferno sia descritto in termini laudatori che non di rado trascendono nel grottesco. Fuori di ogni retorica,
“Brindisi coi bicchieri colmi d’acqua” cantava negli scatoloni delle prime TV in bianco e nero il mitico e vagamente adenoideo Achille Togliani. Chissà se… Ormai sono passati parecchi anni da quando un alto funzionario di cui non farò il nome di una regione di cui pure non farò il nome, – e non lo farò perché eravamo solo lui ed io e lui negherebbe – mi portò in una stanza
Quando gl’indizi sono tre – faceva dire Agatha Christie a un suo personaggio – costituiscono una prova. Figurarsi quando sono centinaia. Più probabilmente migliaia se io avessi lo stomaco per contarli. Gl’indizi diventati prove puntano tutti a dimostrare senza ormai ombra di dubbio che io sono un illuso, gabbabile
Quarantadue anni di ricerca medica, d’incrocio con “scienziati” (di quelli senza virgolette ne ho incontrati ben pochi), con burocrati, con politicanti, con giornalisti e con uomini d’affari hanno inciso profondamente sul mio senso dell’umorismo. Probabilmente è per questo che non riesco a non farmi una risata leggendo
Ora, per il pedaggio preteso dall’età, da molti anni non più agonista ma tutt’ora praticante, io sono sempre stato uno sportivo. Sportivo e tifoso non sono sinonimi, e questo va detto per evitare uno dei tanti malintesi nostrani. Ieri, facendo eccezione ai miei orari lavorativi, mi sono goduto la partita di calcio
È sicuramente colpa mia. Come quando sembra che tutti stiano guidando male, è probabile che siamo noi ad essere in qualche modo fuori forma e che a guidare in maniera strana non siano gli altri. Nel caso particolare, quello in cui evidentemente sto guidando male, l’argomento è quello dei vaccini. Mi pareva di essere stato
http://www.lastampa.it/2014/06/19/blogs/nanopatologie/siamo-fregati-2RU8lYD3looAKNH4Y7qYRO/pagina.html
Pubblico di seguito la lettera aperta di un papà a suo figlio. Una lettera, in realtà, gridata al mondo. Il bambino è una delle vittime accertate dei vaccini, piaccia o no a qualcuno dei lorsignori e di tutta la mandria di buoi al seguito, ed è grazie alla cocciutaggine di quel papà, con sforzi che avrebbero schiantato Ercole, che il piccolo