Giusto per farci due risate e non di più. Forse anche per valutare il livello di chi fornisce informazioni “scientifiche” al popolo italiano.
Qualche settimana fa ricevetti una mail con cui mi s’invitava
ad una sorta di convegno medico da tenersi nel giugno 2015 a Levico Terme, non lontano da Trento, in un hotel di lusso verso cui attirare clientela. Cosa che può rappresentare un’ottima idea meritevole d’imitazione.
Ma da un po’ di tempo, per le note vicende, non posso più permettermi, pena la chiusura del laboratorio, di partecipare a titolo gratuito a manifestazioni, e questo a maggior ragione quando il livello è terra terra, cosa, peraltro, comunissima. Così dissi che, se mi si voleva, mi si sarebbe dovuto pagare (con ogni centesimo finito a questa ricerca di cui non finirò mai di pentirmi). Da principio la gentilissima organizzatrice mi rispose dicendomi che non c’era un soldo (ma se fossi stato un cantante o un comico che non fa ridere?), poi, alla fine, mi comunicò che avrebbe compensato tutti i relatori. Alle sue insistenze, pur controvoglia per il livello del convegno, finii per dire che sì, sarei andato.
Ora ricevo una mail imbarazzata da parte dell’organizzatrice che dice, tra l’altro, “vi sono dei relatori che non vengono se Lei è presente – per, al quanto pare, dissidi precedenti.”
Di fatto, io conosco personalmente e in modo superficiale solo uno dei relatori: una persona senza alcun passato o presente di ricerca vera ma un didatta eccellente. Un altro so essere un burocrate e degli altri non ho notizie. È sicuro, però, che con nessuno di costoro ho mai avuto “dissidi”, non fosse altro che perché viviamo in mondi reciprocamente remoti e non ho mai avuto motivi di scambio, men che mai di bisticcio, con persone con cui non saprei che relazione potrei mai avere.
È evidente, però, che, quando ci si spaccia per scienziati e scienziati non si è, qualunque rischio di confronto va evitato con cura. Non si sa mai. Abituato al grottesco dei nostri tromboni, non mi scandalizzo di certo davanti a questa nuova aperta confessione di nullità. E nemmeno il livello morale mi scandalizza: a cialtroni, ciarlatani, truffatori e quant’altro il popolo italico ha un’assuefazione millenaria. Mi dispiaccio solo che la gente venga gabbata in modo così becero, semplicemente per la povera presunzione di persone che, vedi mai, se sapessero occupare con dignità il loro posto, potrebbero rivelarsi utili al bene comune.
Però, ragazzi, quanto siete brutti nudi!