Questo fresco inizio d’agosto è tempo di commemorazioni. San Benedetto Val di Sambro (pochi minuti da Bologna) e stazione di Bologna richiamano inevitabilmente Piazza della Loggia e l’aereo Bologna-Palermo. Tra parentesi, è curioso come Bologna occupi una posizione da record. I quattro eventi sono etichettati come “stragi di stato” e, senza che ci si possa sorprendere, nessuno di loro ha un responsabile. S’incolpa ora l’uno ora l’altro,
Non ce la faccio più a gridare. Se non si trattasse di un bambino crepato dopo un supplizio di cinque anni, i suoi unici cinque anni, mi verrebbe da ridere. In breve: a un bambino di Taranto viene diagnosticato un cancro al cervello. Età: tre mesi. È fin troppo ovvio che quel cancro era già lì da un po’ e ci se ne è accorti quando i segni clinici sono diventati inequivocabili. Forse anche in fretta.

È uscito il mio nuovo libro divulgativo Il Pianeta Impolverato edito da Arianna Editrice. Si tratta del seguito logico de Il Girone delle Polveri Sottili e stavolta contiene anche parecchie fotografie di microscopia elettronica dei campioni che esaminiamo. Le fotografie sono state ovviamente eseguite dal laboratorio Nanodiagnostics che dirigo e sono opera di mia moglie, la dottoressa Antonietta Gatti, o del dottor Federico Capitani o del dottor Andrea Gambarelli. Chi desidera leggere il libro può ordinarlo presso qualunque libreria oppure (con lo sconto) a http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-pianeta-impolverato-libro.php. A quel sito si…
Forse pochi, più probabilmente nessuno, si ricorderà di ciò che scrissi nell’ottobre del 2011. Chi ha pazienza se lo può rileggere all’indirizzo https://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2228-noi-cani-di-stato.html Sono passati poco meno di tre anni e pare un’eternità. In quell’occasione, tronfi come spesso accade a chi viene calato per una sorta di grazia ricevuta in costumi prestigiosi cui non ha diritto, una manica di “scienziati” fu raccolta alla sede del CNR
Da un po’ di tempo non sono più molto attento alle notizie che corrono. Però, ogni tanto, qualcosa arriva a far breccia nel mio volontario e quasi anacoretico isolamento. Stavolta è toccato alla Costa Concordia, l’ormai mitico ex-natante da crociera per la middle class che per due anni e mezzo ha dato bella mostra del suo cadavere a due bracciate dalla spiaggia dell’Isola del Giglio. Da quell’uomo non di mondo che sono, ero convinto che
Da settimane non riusciamo più a goderci un giornale radio decente: notizie di megaconcerti di rockettari, vicende pepate di escort e perfino cambi di allenatori calcistici sono soverchiati da quella noia dell’Ucraina (ora laggiù sparano a un aereo civile: e con ciò?), dalle botte che due popoli stucchevolmente ripetitivi si scambiano tra Striscia
La notizia sta ottenendo grande risonanza: tale signora Cynthia Robinson, statunitense della Florida, ha vinto, ma per ora solo al primo grado di giudizio, una causa intentata contro gli spacciatori di tabacco della ditta Reynolds. Più o meno 17 miliardi e mezzo di Euro è quanto il tribunale ha riconosciuto giusto per il fatto che il signor Robinson (pace all’anima sua) ha costretto alla vedovanza la signora Cynthia a causa della sua passione incoercibile per le sigarette al mentolo. La mia è un’opinione del tutto personale ma mi pare che…
http://www.lastampa.it/2014/07/15/blogs/nanopatologie/deindustrializzazione-s-innovazione-no-VsxVvDDRG2yl2uf3LTHKKJ/pagina.html
Il 1° febbraio scorso, nell’ambito di un incontro organizzato a Genova da Gabriele Milani (che, senza che ci si possa sorprendere, nessuno ha pensato di ringraziare), tenni una lunga conferenza sul tormentone delle nanoparticelle. Da quell’evento è stata estrapolata (con alcuni tagli) la parte dedicata ai vaccini che viene riproposta al link seguente:
Giusto per farci due risate e non di più. Forse anche per valutare il livello di chi fornisce informazioni “scientifiche” al popolo italiano. Qualche settimana fa ricevetti una mail con cui mi s’invitava
Di Simone Grassi ho già scritto più volte. La retorica sdolcinata corrente vuole che di chi non si dibatte più con noi in questo assaggio d’inferno sia descritto in termini laudatori che non di rado trascendono nel grottesco. Fuori di ogni retorica,
“Brindisi coi bicchieri colmi d’acqua” cantava negli scatoloni delle prime TV in bianco e nero il mitico e vagamente adenoideo Achille Togliani. Chissà se… Ormai sono passati parecchi anni da quando un alto funzionario di cui non farò il nome di una regione di cui pure non farò il nome, – e non lo farò perché eravamo solo lui ed io e lui negherebbe – mi portò in una stanza