Per me è straordinario che un quotidiano nazionale continui ad offrire ospitalità ad una giornalista come Gioia Locati. La sua lucida onestà e la sua competenza la rendono una specie di mostriciattolo o, se volete, di corpo estraneo in un sistema globale di disinformazione rozzamente scientifica. Riporto qui il link ad un suo post che merita decisamente attenzione:
“Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perchè ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi”
Giacomo Leopardi
È certamente colpa mia: non riesco ad essere chiaro. A dispetto dei miei numerosi tentativi per evitare il problema, ogni giorno
“I figli sono gioie, felicità etc. ma anche maligni amplificatori biologici che si infettano con virus per loro quasi innocui, li replicano potenziandoli logaritmicamente e infine li trasmettono con atroci conseguenze per l’organismo di un adulto.”
Fino a che il regime non cancellerà il video, dedicate 3 minuti scarsi della vostra vita a vedere
Alle ore 15 del 30 marzo presso l’Arca Social Club (Via degli Angeli, 146 – Roma) inizierà il congresso SIMNE “Ritorno alla Natura… Ritorno alla salute” e continuerà
Sabato 23 marzo prossimo sarò a Faenza al Ristorante Casa Spadoni in Via Granarolo, 99, per un incontro sulla vexata quaestio dei feti usati per produrre vaccini. Come già ho sottolineato a più riprese,
Dopo le canoniche otto ore di sonno quello che diventerà il mio interlocutore si sveglia. Poltrisce un po’ e poi si alza. Si guarda riflesso nello specchio del bagno e,
Care mamme, Io non vi chiedo di guardarvi la registrazione di tutto quanto si è detto, sia pure in estrema sintesi, a Roma il 13 marzo scorso. Guardate solo l’intervento della dottoressa Martina Collotta