http://www.ecoera.it/Opinione-dettagli.asp?ID=15
“Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perchè ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi”
Giacomo Leopardi
Quando io ero un ragazzo, i produttori di tabacco reclamizzavano il loro prodotto mostrando maschi di Homo sapiens capaci di fisicità da lasciare sgomenti o femmine della stessa specie in grado di attrarre per la riproduzione i maschi di cui sopra semplicemente sbuffando fumo da quei – bisigna ammetterlo – ridicoli cartoccetti di foglie secche cui avevano preventivamente appiccato il fuoco. Che quella roba facesse male a tutto, compreso l’apparato riproduttore che perdeva un po’ di quei poteri cripto-citati nella réclame e inficiando non di poco l’attrattiva delle signorine il cui alito conservava il retrogusto…
Qualche anno fa mi capitò di presentare un mio libro nel corso di una sorta di congresso a Riccione. Prima di me era previsto che parlasse un operatore di borsa a me totalmente sconosciuto come, del resto, erano e restano tutti i suoi colleghi, e questo un po’ perché le mie finanze non abbisognano di quel tipo di professionalità, un po’ perché dell’argomento capisco ben poco e molto perché tutto quanto riguarda il denaro mi annoia a morte. Così accettai con rassegnazione di dovermi sorbire quel tale. Il quadretto che…
Per ragioni puramente didattiche e come spunto di meditazione, consiglio la lettura del breve articolo che si trova all’indirizzo http://www.corriere.it/cronache/10_maggio_18/sindaco-smog-colpe_a23dce9e-623d-11df-92fd-00144f02aabe.shtml e, a completamento, dell’ancor più sintetico comunicato ANSA http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/regioni/20100517140935080880.html. In breve, la Giustizia c’insegna che, se le polveri ci stanno accoppando – sempre che lo facciano, dato che mica tutti sono d’accordo sull’assunto ( e allora si spieghi perché la legge pone dei limiti) – non è colpa di nessuno, perché chissà mai da dove viene quella roba. Ci sono i vulcani, c’è l’erosione delle rocce, ci sono i cattivacci che…
COMUNICATO STAMPA Il 25 giugno prossimo al teatro Tendastrisce di Roma alle ore 21 sarà rappresentato lo spettacolo di denuncia scientifica Quando i sogni vanno in fumo. La Italiana Comunicazione, intrapresa la strada dell’inchiesta con lo spettacolo del 22 aprile al Teatro Orione “Chi è senza Silvio scagli la prima Di Pietro”, ha deciso di proseguire su questo tracciato con la produzione di un nuovo evento contraddistinto dall’impegno civile di raccontare le verità nascoste di questo nostro tempo senza nessuna censura. Quando i sogni vanno in fumo vede come protagonisti…
Ricevo da varie fonti il testo che riporto integralmente di seguito e di cui non conosco l’origine. (Se qualcuno mi citerà la fonte, la citerò a mia volta):
Se prima m’innervosivo, ora la situazione è diventata comica. Non ho contato le volte, ma sono davvero tante, in cui ho detto e scritto che non posso più fornire consulenze gratuite e che è l’Università di Urbino a doverlo fare, essendosene accollato l’impegno morale dopo essersi impossessata del nostro microscopio. Eppure non c’è mattina in cui, acceso il computer, non mi compaia nella posta elettronica una manciata di messaggi con richiesta di aiuto. Vedrò di essere conciso e chiaro: RIVOLGETEVI AD URBINO. E ora, chi, come me, si è stufato dell’ignobile…
Nella Prima Lettera ai Corinzi San Paolo osserva come in uno stadio siano in tanti a correre, ma uno soltanto riporti la corona del primato (I Cor. 9,24-25). Non c’era bisogno di un santo a dircelo perché lo sanno anche al bar. Così, nella gara annuale tra i vari paesi del mondo che si contendono il gradino più alto della libertà di stampa sono Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia a correre in testa. Gli altri seguono più o meno distanziati. E noi? Beh, noi siamo un po’ più indietro. Anzi,
È triste, addirittura umiliante, ma questa è la situazione. Non voglio tornare sulla vicenda squallida del microscopio che sta prendendo polvere ad Urbino (ho detto “prendendo” e non “analizzando”). Ormai la storia è venuta a noia a molti e a me dà una nausea incoercibile. Devo, però, insistere: smettetela di chiedere, addirittura di pretendere, il mio aiuto gratuito. Lo ripeto per l’ennesima volta: non sono in grado di farlo perché per tappare la falla aperta mi occorrono 400.000 Euro. Dunque, chi non è disposto a mettersi una mano in tasca…
di Maria Petronio Nell’era della globalizzazione, nell’era del web, dei social network e dei blog, l’informazione non conosce confini, si parla e si scrive di tutto e di tutti, ma nonostante questa capillarizzazione della notizia in realtà ci sono argomenti, di cui non abbiamo piena consapevolezza, che restano impenetrabili, oscuri e lontani. La verità scomoda alla “casta” resta tassativamente proibita all’ignaro popolo bue. Sulla conoscenza