Chiedo scusa per la non correttezza del metodo di comunicazione che sono costretto ad usare per rispondere a qualche mail e a qualche commento relativo all’ultimo post, ma sono in “condizioni d’emergenza” per quanto riguarda l’accesso ad Internet.
“Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perchè ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi”
Giacomo Leopardi
Se sia vero non saprei dire, ma corre voce che Antonio Vivaldi, prete di professione, abbia piantato a metà una messa per correre in sagrestia a mettere giù gli appunti di un tema musicale che gli era venuto in mente nel corso della noiosa routine liturgica di celebrante. Lavorare non solo stanca come assicurava il nostro grande scrittore: lavorare annoia. Così, se rispondesse a verità quel che si dice a proposito del macchinista della Circumvesuviana,
di Antonietta Gatti Che nei blog ci sia una certa censura è un dato di fatto e alcune volte, per motivi legali, un’esigenza.
A metà strada tra il vomito e la pena per tutti quei poveri ragazzotti adoratori della testa di maiale (nessuna offesa: è Il Signore delle Mosche da cui uscì un Nobel) Giuratemi che questa è l’ultima. La domanda è: Perché non rispondi alla signorina Toni a proposito della gratitudine che devi a Grillo?La risposta è:
Inserito alle 18:53: HO TENTATO DUE VOLTE DI FAR PUBBLICARE UN MIO COMMENTO ALLE STRAVAGANZE ALMENO DI PAPA E TONI OSPITATE DA GRILLO. TUTTO INUTILE: IL FILTRO DELLA CENSURA E’ INVALICABILE, ALLA FACCIA DEI GRILLINI CHE BEVONO. Mi scuso se oggi sono lunghissimo, ma sono subissato di mail e di telefonate su quanto imperversa ora in rete. Di seguito, allora, un paio di lettere: una al professor Stefano Papa, preside della facoltà di Scienze all’Università di Urbino, e l’altra al ragionier Giuseppe Grillo. Per finire, alcune osservazioni su qualcosa pubblicato su YouTube…
Credo che ormai traspaia in tutta la sua evidenza il fatto che mi sto davvero stancando. Essere per anni il bersaglio favorito dei trastulli di farabutti e d’imbecilli non è affatto divertente, e ancor meno lo è continuare a spingere un masso in salita per vederlo precipitare a valle non appena la vetta è raggiunta. Se, poi, a questo masso ci sta aggrappata una folla di persone, la fatica e la rabbia s’ingigantiscono. Ho pazientato con una torma di seminfermi di mente. Ho
Chi legge i miei articoli, chi segue le mie conferenze e chi mi ascolta come consigliere comunale non ignora la mia posizione nei riguardi di quel curioso ente chiamato ARPA, un acronimo per Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. Come molti enti pubblici, anche questo è pletorico, anche questo è ipofunzionante, anche questo pesca nelle tasche dei contribuenti. Che cosa ci offre in cambio? Beh, tante cose,
Io la TV la guardo poco. Anzi, pochissimo e sempre meno. La guardo pochissimo perché non m’informa e raramente mi diverte. Così mi perdo, ad esempio, trasmissioni come quella che qualche curioso potrà vedersi, almeno in parte, collegandosi a
di Marco Cedolin Qualche giorno fa a Grugliasco, alle porte di Torino, le autorità, contornate da un nutrito codazzo di giornalisti, hanno presenziato all’inaugurazione del cantiere per la costruzione del nuovo[url=http://ilcorrosivo.blogspot.com/2008/10/i-rifiuti-nei-polmoni.html forno inceneritore del Gerbido[/url], prima di recarsi tutti quanti al rinfresco, dove fra un pasticcino e un sorso di spumante si sarebbe potuto dare libero sfogo al compiacimento derivante dal “regalo” fatto alla città da parte della classe politica che l’amministra.Ad assistere al penoso teatrino, oltre ai disinformatori di professione,
Venerdì sera ho tenuto una conferenza a Vinovo (Torino) in vista dell’ennesimo scempio di cui si minaccia il territorio. Nel caso particolare, s’intende costruire un enorme impianto d’incenerimento di cosiddetta biomassa, andando ad aggiungere quell’inquinamento a quello dell’ecomostro del Gerbido per il quale gli attuali amministratori locali saranno ricordati negli annali della medicina. Prima della conferenza, ho approfittato del fatto di trovarmi in zona per andare a rendere visita all’amico Roberto Topino che, come credo molti sappiano, sta attraversando un momento difficile dal punto di vista sanitario. Non è mia…