Io sono vecchio e, come è quasi inevitabile per chi si avvicina a grandi passi ad accomiatarsi da questa ignobile valle di lacrime, anch’io divento ripetitivo. Come ho ridetto fino ad annoiare me stesso, io provo vergogna della mia italianità, una condizione che mi appartiene solo per nascita, vale a dire per un evento passato di cui non sono responsabile e che non è in mio potere cambiare. Appropriandomi di una frase pronunciata da un grand’uomo, sono diventato italiano a mia insaputa. Non cadrò certo nell’ingenuità di chi vede più…
“Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perchè ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi”
Giacomo Leopardi
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/05/il-grillo-mannaro-il-vero-volto-di.html
Quando incontro qualcuno è quasi inevitabile che quel qualcuno mi si rivolga con un “Tutto bene?” Alla mia risposta “No,” quello mi guarda regolarmente stupito. Che qualcosa possa andare bene è una possibilità, per remota che sia. Tutto, però… Sono appena tornato da un breve viaggio di lavoro a
Per puro caso mi sono imbattuto in un articolo di cui avevo totalmente perso ogni memoria. Chi ne ha voglia, se lo legga (http://www.sicurezzaonline.it/homep/infcro/infcro2006/infcro200605/infcro20060516_nanoparticelle.pdf) e faccia mente locale ad oggi. Otto anni fa io ero descritto come un povero idiota
Ecco come si fa a far passare i messaggi che “servono.” Che servono, sia chiaro, al salottino buono che ci sta suicidando, dove quel ci apparentemente strano sta per tutti noi, frequentatori del salottino compresi. Ieri è andata in onda Otto e Mezzo (http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/otto-e-mezzo-21-04-2014-130564), una trasmissione dell’emittente La7 condotta dalle tumide labbra della dottoressa (Lingue e Letterature straniere) Dietlinde Gruber nota ai più come Lilli. Tema: “Ci conviene l’Italia al verde?”
Senza avergliene chiesto il permesso, pubblico una lettera aperta che l’amico Gianni Lannes ha scritto al presidente di quel che resta della repubblica italiana. Prima di riprodurre il testo, esprimo qualche premessa personale.
Lunedì alle 11 sarò in diretta su Radio Studio 54 per rispondere alle domande degli ascoltatori a proposito del vaccini. SPOSTATO ALLE 12. http://www.vitalmicroscopio.net/2014/04/chiarimenti-sui-vaccini-montanari-risponde/
Ci ha fatto per interposta persona una figura degna di lui ma, di fatto, ha ottenuto, se non tutto, molto di ciò che voleva. Parlo del salvatore della patria a pagamento Giuseppe Grillo. Sarà dura per noi, ma noi siamo tosti. Il Tribunale di Reggio Emilia ha emesso la sua sentenza a proposito dell’annosa questione del microscopio
Non mi si fraintenda: nessuna accusa. Mi si permetta di esprimere, però, qualche perplessità. Che l’argomento vaccini tocchi nervi scoperti è fatto più che noto. Si tratta di un business planetario non proprio trascurabile che tra il 2000 e il 2012 è quintuplicato