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Big Pharma ringrazia

Non mi si fraintenda: nessuna accusa. Mi si permetta di esprimere, però, qualche perplessità.

Che l’argomento vaccini tocchi nervi scoperti è fatto più che noto. Si tratta di un business planetario non proprio trascurabile che tra il 2000 e il 2012 è quintuplicato

passando, centesimo più, centesimo meno, da 5 a 25 miliardi di Dollari spartiti essenzialmente tra cinque aziende di cui quelle dominanti in assoluto, Sanofi Pasteur MSD e Merck, in joint venture.

 

Fesserie sull’argomento ne sono state dette e scritte fino a raschiare il barile della fantasia umana, e questo non contribuisce certo a fare l’unica cosa che serve: chiarezza. Come ormai è abitudine inveterata, ognuno si sente non solo in diritto ma in cattedra per poter esternare le sue opinioni, convinto che la democrazia sia quella. In realtà, non esiste nulla di meno democratico della Scienza, legata com’è all’ordine naturale delle cose, un ordine che nessuno ha mai messo ai voti e che mai ai voti andrà. Per di più la Scienza ha regole ferree e le opinioni non hanno cittadinanza.

A dispetto di ciò, ecco, allora, che da una parte casalinghe di modesta alfabetizzazione, “scienziati” bevitori golosi di urina propria e altrui (chiedo licenza e non sto scherzando) che vantano lauree mai ottenute e ricerche mai fatte, avvocati magari espertissimi delle Pandette ma digiuni di farmacologia, giornalisti forse più adatti a trattare del Festival di Sanremo e tutto un bestiario simile sparacchiano a zero sui vaccini. Dall’altra le industrie farmaceutiche assoldano a suon di Dollari (l’Euro è pure accettato) “scienziati” per firmare articoli fasulli compilati dai propri dipendenti, membri delle istituzioni di controlli, politici, burocrati, giù fino all’ultimo medico di famiglia del paesetto più sperduto. E non vanno trascurati i media. Mi si consenta la scorrettezza non salottiera: una guerra tra imbecilli e delinquenti.

A volte mi chiedo se quella che a me pare l’ovvietà non sia per caso frutto della mia mente in qualche modo distorta, ma perché mai, invece di continuare a combattere, non si fa chiarezza una volta per tutte? Tiriamo fuori i dati veri e facciamola finita.

Mi rendo conto che in ballo c’è un fiume sempre in piena di quattrini, ma ci sarà pure qualcuno che sa elevarsi due dita più in alto!

Mi rendo anche conto di come ripulire il mondo della cultura fasulla seminata per anni dalle industrie farmaceutiche, ormai gli unici enti che dispongano di denaro, sia un’impresa titanica, ma bisogna pur cominciare. Sarà durissima e per capirlo è sufficiente dare un’occhiata a ciò che si spaccia oggi nelle università nei confronti di chi poi farà il medico e alle enormità, minacce comprese, delle varie ASL nei confronti soprattutto dei neogenitori, fornitori principe di carne da vaccino. Certi pediatri, poi, andrebbero degradati come si faceva nei vecchi film di guerra quando si strappavano le mostrine all’ufficiale inadeguato.

Io ho provato più volte a contribuire con le mie limitatissime forze al raddrizzamento di un edificio quanto meno pericolante, ma con ben scarso successo. Recentissimamente ho scritto al Procuratore di Trani che di vaccini si sta occupando. In passato mia moglie aveva cercato di contattare il Procuratore di Rimini che pareva interessato in qualche modo alla questione. Lunedì scorso ho mandato una mail al giornalista Gramellini che, approfittando della sua simpatica ironia e forse senza avvedersi del fatto che la presunzione fa scivolare sulle bucce di banana, ha diffuso notizie palesemente false su vaccini e autismo. Giusto per informazione, il tuttologo di turno ha “informato” il pubblico di teledipendenti che TUTTI gli scienziati del mondo negano qualunque connessione tra vaccini ed autismo. Sarebbe bastato al signor Gramellini controllare la letteratura in proposito (se ci capisce qualcosa) o anche solo dare un’occhiata ai foglietti illustrativi di qualche vaccino oppure ai documenti (confidenziali, è vero, ma se ce li ho io…) di qualche industria per non incorrere in una bestialità simile, bestialità, tra l’altro, che potrebbe fare qualche guaio. Egregio signor Gramellini, sappia che non esiste letteratura definitiva in proposito e, soprattutto, che sono i produttori stessi ad ammettere in qualche modo il collegamento. Insomma, oltre ad essere simpatico sia onesto e parli di ciò che conosce. La TV partorisce mostri.

Per concludere, nessuna risposta da nessuno ai nostri tentativi di contatto. Certo, io sono solo un addetto ai lavori, per di più con qualche dato scientifico proprio e non recuperato nel luna park di Internet. Dunque, è meglio evitare presenze imbarazzanti e così, per restare bizantini fino in fondo, si continuerà imperterriti a privilegiare le opinioni sui fatti in modo che tutto rimanga nebbioso e indefinito.

Big Pharma ringrazia.

3 Commenti
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Enrica
10 anni fa

A proposito di vaccini c’è anche questaL’EspressoIl business segreto della vendita dei virus che coinvolge aziende e trafficanti http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/04/03/news/salute-quel-business-segreto-della-vendita-dei-virus-1.159618 RISPOSTA Non ho ancora letto l’articolo e, per questo, non mi permetto di esprimermi. Dico solo preventivamente che ho sperimentato di persona l’attendibilità della rivista, la levatura di qualche collaboratore e la deontologia del suo direttore. Chi ha letto l’articolo citato nel vecchio post https://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2455-che-cosa-vuoi-fare-da-grande-asino-come-sei-il-giornalista.html sa di che cosa parlo. Per completezza d’informazione, aggiungo che uno dei due autori di quella roba che mi astengo dall’aggettivare mi ha querelato per diffamazione (!) e, da parte di mia moglie, L’Espresso è stato… Leggi il resto »

Sauro.S
10 anni fa

C’è qualcosa che strideVorrei portare la mia testimonianza da genitore, in quanto oltre 10 anni fa, io e mia moglie, abbiamo deciso di non vaccinare i nostri figli. Abbiamo fatto questa scelta consapevolmente, un lungo e minuzioso cammino in cui abbiamo voluto ricercare informazioni sulle pratiche vaccinali, i vaccini stessi, e gli effetti collaterali nel breve e lungo periodo, contattando medici, pediatri, rappresentanti farmaceutici, giornalisti oppure semplici genitori che prima di noi avevano deciso di non vaccinare.Durante questo difficile percorso, abbiamo potuto toccare con mano quanto descritto dal dott. Montanari, riscontrando la scarsa informazione fornita da parte di chi dovrebbe… Leggi il resto »

dobermann
10 anni fa

Norme, quali?Di Biasio, a proposito delle analisi, scrisse: “Sono condotte con metodologia seria, ma non sono pertinenti agli standard di qualità richiesti dalle procedure di produzione e rilascio dei lotti di vaccini; le nanoparticelle si possono trovare anche in altre sostanze e alimenti e non possono considerarsi pericolose per la salute umana se rispettano i limiti previsti dalle norme.” Quali sono i limiti previsti dalle norme? E dove posso trovare le norme? Grazie RISPOSTA C’è un grosso problema: quelle norme non esistono. Quando si parla a non addetti ai lavori e si sa come parlare, nessuno controllerà mai. E nessuno… Leggi il resto »