Ci ha fatto per interposta persona una figura degna di lui ma, di fatto, ha ottenuto, se non tutto, molto di ciò che voleva. Parlo del salvatore della patria a pagamento Giuseppe Grillo. Sarà dura per noi, ma noi siamo tosti.
Il Tribunale di Reggio Emilia ha emesso la sua sentenza a proposito dell’annosa questione del microscopio
svanito e la conclusione è che l’unica colpevole di quell’oscenità che infanga l’Italia anche per la censura con cui è stata e continua ad essere trattata è la Onlus Bortolani, l’associazione di famiglia allestita in onore del dottor Carlo la cui memoria è stata certamente illuminata come meritava dalle imprese di sua figlia Marina. Peraltro, dopo averne combinate davvero più di un re unno, e senza mai spiegare davvero che cosa ci sia sotto, l’avvocatessa Marina Bortolani se la cava con ben poco: giusto qualche spicciolo e un po’ di vergogna che, si può star sicuri, passerà in fretta se mai rossore le ha sfiorato le gote. Per tutte le squallide menzogne snocciolate ai danni di mia moglie e mia l’ha fatta franca e così per aver nascosto agl’ingenui donatori il fine reale della raccolta fondi (tra parentesi, restiamo in attesa di vedere i conti come richiesto più volte) e in seguito per avere prima bloccato e poi ostacolato per quanto ha potuto una ricerca ora indispensabile per chi ha la sventura di abitare questo pianeta. La miseria che dovrà sborsare umilia tutte le persone che hanno donato ingenuamente un soldino e, soprattutto, tutte quelle che hanno sofferto e che soffrono a causa sua. La pena giusta di una giustizia che sovrasta la miriade di leggi da cui siamo soffocati sarebbe stata, oltre a dover ripagare a suon di Euro l’apparecchio e tutto il lavoro perso nei due anni di nostro mancato utilizzo del microscopio e del dover operare ora a ritmi molto ridotto, il dover incontrare e finalmente guardare negli occhi tutte le vittime delle devastazioni che la damina di carità ha seminato. Forse, davanti alla sofferenza vera, il suo povero cattolicesimo bigotto di cartoncino avrebbe mostrato tutta la sua oscena nudità. Ma l’avvocatessa Bortolani l’ha fatta franca.
E l’ha fatta franca l’Università di Urbino. Dopotutto, dice il Giudice, Urbino ha tenuto bloccato il microscopio per almeno un anno e mezzo prima di sbolognarlo all’ARPAM di Pesaro (dove è restato ad oziare ancora per diversi mesi prima di ripartire con la velocità di un pachiderma impagliato) perché non aveva modo di collocarlo da qualche parte né si ritrovava i quattrini per mantenerlo. Chi l’avrebbe mai detto? Ma, nel corso dei mesi passati in gran segreto a lasciarsi convincere dalla nostra Marina, non era passato per la mente all’Università di darsi un’occhiata in casa? E come mai il Rettore ci scrisse una lettera di fuoco dicendo che aveva fretta di avere l’apparecchio? E, per caso, una tuttologa molto vicina all’ineffabile ragionier Grillo non aveva comunicato al suo pubblico di devoti grulli che il mantenimento di quel pezzo di mobilia costava una bazzecola perché aveva fatto i conti lei? Insomma, si poteva stare tranquilli e il microscopio avrebbe potuto iniziare a funzionare in men che non si dica. O no?
Vabbè. Chissà, vedi mai ci sia qualcuno in questa bolgia psichiatrica che si ricorda della signora Valeria Rossi, l’intrepida cacasenno del Ponente ligure, quella che si era proposta per riconsegnare al Creatore Silvio Berlusconi eventualmente facendolo bersaglio delle armi di Fra’ Diavolo che le furono trovate in casa. Quell’esemplare da quota rosa collocabile al Canto XIII della Divina Commedia (ma troverebbe posto anche oltre) si prese il suo lampo di proscenio componendo per mesi con zelo e meticolosità bavosi pistolotti confezionati rigorosamente a base di menzogne in parte a chilometri zero perché inventate da lei stessa e in parte fornite da una squadretta di comari operose che s’ingrassavano reciprocamente a suon di pettegolezzi, diffamazioni e calunnie, il tutto al nobile scopo di placare la loro bulimia di bassezza immacolata e per trovare un’indiscutibile certificazione alla loro vertiginosa voragine morale. Ogni giorno la gloriosa montagna di sterco cresceva tra l’entusiasmo generale con crucifige corale a cantarne la gloria. Tra i sue mille ed uno deliri, la signora Rossi giurò che, si fosse mai accorta, come io sostenevo se non altro perché lo costatavo di persona, dell’inattività del microscopio finito “finalmente” ad un ente pubblico, lei avrebbe fatto fuoco e fiamme. Nel frattempo scrisse, però, a tranquillizzare il suo cortile starnazzante che trepidava in attesa del verbo, di aver controllato di persona e di poter garantire, con l’autorità del suo labbro, che a Urbino le ricerche a indagare su qualunque pur remoto angoletto dello scibile umano e oltre, compresi gli armadilli su cui Urbino aveva comunicato l’intenzione inebriante di ricercare, stavano procedendo a vele spiegate. “Parola di Francesco Amadori” si potrebbe dire trattandosi di un pubblico di galline. Che di fatto quel microscopio non fosse nemmeno stato collocato e stesse malinconicamente a pigliare polvere non si sa dove era cosa priva di rilevanza. Nessuno sarebbe mai andato a controllare e l’importante era far sì che lo squadrone dei grullini avesse un nemico da combattere. Comunque sia, con il coraggio classico della sua genia, lo stesso coraggio che l’accomuna al ragionier Grillo, la signora Valeria si è dileguata ormai da lungo tempo e, visto il silenzio, pare proprio che nessuno si ricordi delle eccitanti indecenze che aveva partorito. Si è dileguata ma c’è ancora chi si sente in diritto d’insultarmi citando gli scritti di quella virtuosa della frottola, dei testimoni fasulli che si era inventata e delle donnicciole che aggiungevano con lena e gusto letame al letame. In fondo, ha vinto lei: quelle invenzioni ad uso dei gourmet e dei golosi della coprofagia restano indelebili, seminate come sono in chissà quanti siti di quel manicomio pandemico che è Internet. Le reazioni a catena non si possono fermare e chi si alimenta di calunnia sa di poterci contare. Chi vuole un esempio si vada a leggere le farneticazioni all’indirizzo http://www.bortolanionlus.it/?p=269. Sono lì da anni e hanno figliato ovunque, con la fecondità dei topi di fogna, gli stessi mostri di chi ha partorito quella schifezza. Ma trovare porcherie dovunque è impresa facilissima.
Forse qualche aspirante sociologo, immergendosi a capofitto nel mare magnum di Internet, potrebbe trovare ampia materia per una tesi di laurea ad ennesima dimostrazione dell’inferiorità dell’Homo sapiens rispetto a qualunque forma di vita conosciuta. Questo ipotetico laureando potrà costatare come, tra la folla di associazioni per l’ambiente, la salute, la giustizia e chi più ne ha più ne metta, solo Vita al Microscopio ci ha dato una mano per davvero aderendo alla nostra azione legale e accollandosi le spese per un avvocato che si è affiancato al nostro. E anche questo potrà far parte dei dati su cui trarre le debite conclusioni al capitolo dedicato all’ipocrisia.
Ora nessuno parlerà della condanna. Non certo la signora Rossi, carnevalesca paladina del vero e del giusto, non quel Claudio Messora (il coraggiosamente incorruttibile Byoblu) oggi valletto con la livrea di Grillo che ebbe a lagnarsi con me perché avevo detto la verità sul suo conto, non le migliaia di pettegoli che ora avranno sicuramente trovato da mettere nel piatto qualche altra preda verso cui rivolgere le loro morbose attenzioni. Che noia questo microscopio! Già: che noia. E, allora, perché tutti i giorni mi arrivano cinque, dieci, venti mail di richiesta d’informazioni o di aiuto? I vaccini, l’inceneritore, il millesimo impianto a biomasse, la discarica, l’acqua con l’amianto, il bambino malformato, l’ennesimo aborto, il ragazzo con il cancro… Ma perché non chiedete all’avvocatessa Bortolani, agli armadilli, al ragionier Grillo, alla signora Rossi, a tutte le gallinotte cui prestavate tanta fede e cui regalavate anche i vostri contributi onirici così fantasiosi per innalzare ogni giorno di più le vette della montagna di diffamazioni e di calunnie? Perché non chiedete al giornalista Beha che ospitava stravaganze “piene di dignità”, ai parlamentari con le stelline che tutto sanno e tutto tacciono, ai mille e mille eroi del “se Beppe l’ha fatto, ha di sicuro le sue ragioni” e a chi, in attesa di Godot, aspetta “la versione di Beppe”? Sono loro le vostre fonti di verità, di giustizia, di morale e, perché no?, di scienza. Che c’entro io? Non sono io il cialtrone che non usava il microscopio? Magari andate a chiedere alla Nato, alla CE, all’Iso, alla Fao, all’Osservatorio Militare, al Dipartimento di Stato USA, al più grande editore del mondo di testi scientifici, a tutte le persone che abbiamo tirato fuori dai guai. Chiedete a loro che diavolo ci abbiamo fatto con il microscopio che la coppietta Grillo-Bortolani ci ha sottratto perché era “sottoutilizzato”. Magari fate un confronto con gli armadilli, peraltro ancora in ansiosa attesa di essere studiati.
La sentenza? Si usa dire che le sentenze vanno rispettate. D’accordo: la rispetto. Qualche perplessità per esempio sull’affermazione secondo cui il vecchio microscopio, il primo che ci fu sottratto, fu richiesto in “restituzione” dall’Università di Modena. La cosa non risponde al vero per il semplice motivo che l’Università di Modena non c’entrava per nulla e, dunque, non richiese proprio nulla. Fu un personaggio legato al CNR ad operare quel “trasloco” approfittando di una serie di coincidenze burocratiche inimmaginabili a priori, e lo fece perché sperava, con quell’apparecchio, di diventare miracolosamente capace di fare ciò che facevamo noi. Ovvia delusione da parte sua. Altro punto curioso della sentenza è quello dove si sostiene che il microscopio che ora staziona all’ARPAM di Pesaro sarebbe stato migliorato nella funzionalità essendo stato dotato di un particolare software. In realtà è vero l’esatto contrario: quel software ce l’avevamo noi a Modena e non è stato portato via perché ce l’eravamo comprato noi. Dunque, il microscopio allo stato attuale è meno funzionale di quello che avevamo quando a Modena si lavorava sul serio. Da ultimo, ma da non addetto ai lavori, non capisco come mai il Giudice accolga in pieno ciò che sostenevano i nostri avvocati e poi non ne tragga le pur ovvie conseguenze. È vero: ho sottolineato che io non sono un addetto ai lavori e quelle che a me appaiono assurdità sono magari la giustizia. Ma la Giustizia, quella con la maiuscola, è altra cosa. Lo capisco: le leggi vigenti sono inadeguate e peggio per chi è vittima di qualunque sopruso. Lo capisco: i giudici applicano per dovere le leggi come sanno fare e “fare giustizia” è solo un’espressione di comodo in mancanza di meglio, un’espressione che può arrivare ad assumere perfino toni sinistri. Il risultato pratico di questa violenza di cui, piaccia o no, siamo tutti vittime è che una torma di personaggi opinabili se ne esce illesa, il leonino quanto tremebondo Grillo non risponderà mai di ciò che ha fatto né sarà costretto ad una spiegazione, ammesso che qualcuno si sia preso la briga d’informarlo di che cosa gli hanno fatto sottoscrivere, e il microscopio resterà a Pesaro perché un avvocato ora parlamentare ci aveva fatto credere che la “donazione” a Urbino da parte della Onlus Bortolani era legittima. Ci fossimo opposti e ne avessimo denunciata l’illegittimità si sarebbe potuto fare altro, dice il Giudice… E vabbè, ci sono cascato ancora. Sono un fesso ed è nella normalità delle cose che i fessi siano fatti fessi dai furbi. Sia chiaro, tra furbo e intelligente e tra furbo e onesto c’è un abisso incolmabile, e io tra i furbi non ho possibilità di approdare. Né lo voglio.
Ora, però, contate non fino a dieci ma fino a dieci milioni prima di chiedermi aiuto. Chi mi vuole anche solo per una “piccola informazione”, sappia che quella “piccola informazione” a me è costata sangue e umiliazioni, e sappia che il “disturbo” costa per quello che valgo. E io valgo molto, per fesso che io sia.
La vittoria di PirroChe tristezza!! Che vergogna!! Ho sentito un pugno nello stomaco . Sono delusa e amareggiata come lo dovrebbero essere tutte le persone oneste e tutte quelle che dalle vostre ricerche avrebbero potuto avere dei benefici. Le chiedo scusa per la mail che le ho inviato, la capisco perfettamente . Con rinnovata stima. Cristina Piccinno RISPOSTA Questo è il paese che ci siamo costruiti addosso. Più leggo quel testo, più scovo errori anche banali, più rilevo la rozzezza della stesura che evidentemente nessuno si è dato la pena di rileggere, più mi faccio spiegare la sentenza da avvocati… Leggi il resto »
L’importante è che ci siate…Caro Stefano, ho più volte espresso la mia indignazione, anche mediante diffide, per la cessione del microscopio da parte della Bortolani Onlus all’Università di Urbino e ringrazio l’associazione Vita al Microscopio per avermi dato l’opportunità di ribadirla testimoniando in giudizio. Sentivo il dovere morale e civile di farlo, a nome mio personale e di tanti donatori che come me hanno versato i propri contributi per la finalità, tradita, di mettere a disposizione, tua e di Antonietta, uno strumento di ricerca che reputiamo fondamentale; così come è fondamentale che quest’ultima venga effettuata da persone oneste, “non furbe”.Rispetto… Leggi il resto »
Uomini o zombi?Stefano ed Antonietta, comprendo l’amarezza che angustia il vostro animo e tante sono rabbia e delusione per chi vi conosce e sa quanto è alto il debito di riconoscenza per il lavoro e l’abnegazione che svolgete. Ciò che mai vi verrà meno è il nostro affetto e il sostegno che meritate. Se è vero che lottare equivale a vivere, allora è bello non annoverarsi tra gli ‘zombi’. Un abbraccio RISPOSTA La rabbia e l’amarezza ci sono indubbiamente. Una sentenza che ci dà ragione su tutto e che serve in tavola tarallucci e vino è una sconfitta per quel… Leggi il resto »
Senza parole
Che dire? Mi verrebbe da sorridere se non ci fosse da piangere.
RISPOSTA
Certo, a vedere certa roba ti cadono le braccia. Ma, magari con i piedi, quelle braccia le raccogliamo e continuiamo a combattere.
Onlus Carlo Bortolani
Dal sito della Onlus Carlo Bortolani, in merito alla sentenza
[url]http://www.bortolanionlus.it/?p=345[/url]
Ancora 1 10 100 1000 domandeRimango letteralmente sconcertato da quanto scritto sul sito della Onlus Bortolani, in merito alla sentenza, ma non ne rimango di certo sorpreso. Partendo dal fatto che il Tribunale di Reggio Emilia condanna la Onlus, mi chiedo se abbiano letto attentamente la sentenza! Mi chiedo inoltre perché ci si vanti tanto che l’Agenzia delle Entrate (che ha competenze ben precise) non abbia trovato irregolarità quando, per anni, si è negato la visione della contabilità a chiunque di non gradito. Mi chiedo inoltre, perché non hanno messo a disposizione un link o copia della sentenza sul sito… Leggi il resto »
quei suicidi di ragazzini…
Dalla risposta ad Alfredo:
“calunnie molto più pesanti di quelle che hanno condotto al suicidio quelche ragazzino”
Aggiungere brodo alla quinquennale vicenda del microscopio val bene la strumentalizzazione di qualche tragedia altrui.
Chapeau!
RISPOSTA
Bentornato. Vedo che il periodo di riposo che si è preso le ha regalato la rincorsa per essere sempre più spregevole. Forse non si rende conto che chi frequenta questo sito non è il solito seminfermo di mente classico dei salottini alla Valeria Rossi o simili e che la sua ipocrisia (strumentalizzazione!) la fa precipitare nel ridicolo.
Chi sarebbe spregevole???[quote name=”Ludovico il Moro”]Dalla risposta ad Alfredo: “calunnie molto più pesanti di quelle che hanno condotto al suicidio quelche ragazzino” Aggiungere brodo alla quinquennale vicenda del microscopio val bene la strumentalizzazione di qualche tragedia altrui. Chapeau! RISPOSTA Bentornato. Vedo che il periodo di riposo che si è preso le ha regalato la rincorsa per essere sempre più spregevole. Forse non si rende conto che chi frequenta questo sito non è il solito seminfermo di mente classico dei salottini alla Valeria Rossi o simili e che la sua ipocrisia (strumentalizzazione!) la fa precipitare nel ridicolo.[/quote] Si risparmi la fatica… Leggi il resto »
La Sentenza a proposito del MicroscopioCaro Stefano, Con la a presente ti comunico che se avessi avuto la possibilità di comprare un microscopio che avesse avuto le possibilità di soddisfare le vostre necessità, lo avrei fatto e ve lo avrei donato, senza nemmeno chiedervi cosa dovevate farci, se lo avreste o non lo avreste usato, o se era vostra intenzione usarlo anche per ricerche di carattere , per così dire lucrative. Dopo aver letto l’intera sentenza, avendo trovato persino errori sul cognome di tua moglie, od aver scritto male i periodi, io avrei mandato tutti a fanculo. Comunque più che… Leggi il resto »
La sentenza a proposito del microscopioCaro Stefano, Con la presente ti comunico che mentre stavo cercando dei filmati che caricai all’epoca su altervista, almeno così mi sembra, e poi tu stesso mi dicessi che così era solo materiale che andava perso nella rete, mi sono imbattuto in una questione alquanto assurda: Ancora riciccia la storia del microscopio e dunque intendo renderti partecipe di ciò. http://gek60.altervista.org/2012/01/video-%E2%80%9Cuna-manipolazione%E2%80%9D-del-dottor-montanari-ai-danni-di-beppe-grillo/ :-$ whois altervista.com Domain Name: ALTERVISTA.COMRegistry Domain ID: Registrar WHOIS Server: whois.softlayer.comRegistrar URL: http://www.softlayer.comUpdated Date: 2012-05-02 12:44:53Creation Date: 1997-09-02 04:00:00Registrar Registration Expiration Date: 2015-09-01 04:00:00Registrar: Everyones Internet, LLC dba SoftLayerRegistrar IANA ID: 925Registrar Abuse Contact… Leggi il resto »
La sentenza a proposito del microscopio
Pietro Campoli invece, caro Stefano ti difende vedasi http://pcampoli.blogspot.fr/2012/10/grazie-paolo-per-il-post-del-01-10-2012.html
la sentenza a proposito del microscopioQuesto video può difendere la tua integrità morale, dato che mi metti la faccia e che non stai solo scrivendo su un blog, nonostante la sentenza vi dia RAGIONE. https://www.youtube.com/watch?v=-A2eKVD6g7MMONTANARI , grillo e la bortolani – Storie di microscopi scomparsi Comnque caro Stefano sto provvendo a salvare tutti i filmati e fare links in modo che da qualche parte rimanga traccia. RISPOSTA Ormai ci sono arrivato anch’io, io che, come può certificare fior d’intelletti, sono dotato di un’intelligenza decisamente sotto media: è tutto inutile. Io so perfettamente di avere ragione su tutti i fronti, so… Leggi il resto »