Avrete sicuramente notato che molti commenti sono scomparsi dai post più recenti e di questo chiediamo scusa. Purtroppo negli ultimi tempi siamo stati letteralmente bombardati di spam. Non sappiamo perchè ma eliminando questi commenti/spazzatura, spesso accade che vengano cancellati anche gli altri (quelli "buoni" per intenderci). Un imbecille che si firma "Mike qualcosa" manda periodicamente e a raffica elenchi di marche di farmaci inoltre, nel nostro blog è in atto una riconfigurazione e quindi può accadere che in questo periodo si verifichino delle anomalie: di nuovo, ce ne scusiamo…
“Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perchè ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi”
Giacomo Leopardi
Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus! Il che, tradotto appena un po’ liberamente, significa “adesso è ora di bere, adesso è ora di ballare finalmente liberi!” Questo è quanto scrisse Orazio non appena seppe della morte di Cleopatra, e questo è quanto tanti meritevoli attivisti cantano, almeno idealmente, ora dopo essere riusciti a strappare la sospirata moratoria internazionale sulla pena di morte. La nostra Emma Bonino, poi, si è sciolta in un pianto emozionato. Da parte mia, congratulazioni. A questo punto, però, è ora di fare un altro…
Nell’elenco delle frasi antipatiche c’è “io ve l’avevo detto” e quella, se posso, io evito di pronunciarla. Però, io l’avevo detto da un pezzo che, prima o poi, passettino dopo passettino, sarebbe andata a finire così. Anzi: non è affatto finita, perché la mente caleidoscopica di Bersani Pier Luigi, ministro dello sviluppo economico (basta ridere là in fondo!) senza che nessuno si sia mai sognato di eleggerlo al rango di deputato o di senatore della Repubblica, e padre fondatore della nuova famiglia del PD, non si ferma ed è un…
Guardando da lontano una tavola di Bosch si scorgono bruscolini colorati sparsi un po’ dovunque, ma, quando ci si avvicina, ci si accorge che quei coriandoli sono animali mostruosamente antropomorfi, esseri orrendi nella loro assurda, inclassificabile e misteriosa deformità e ometti nudi coinvolti nelle più oscene e fantasiose torture. A dare un altro brivido è lo scenario, a volte sinistramente bucolico. Surreale è l’aggettivo che di prassi s’impiega per questo bizzarro pittore del Quattro-Cinquecento fiammingo, però, guardandoci intorno, potrebbe anche capitarci di riconoscere qualche tratto del paesaggio, e, se…
D’improvviso la tragedia dei soldati malati delle sindromi cosiddette del Golfo e dei Balcani è diventata interessante per l’opinione pubblica e, come sempre accade in circostanze simili, ognuno dice la sua in base non si sa bene a quali conoscenze e competenze. Va da sé che tra chi dice la propria ci sia anche qualcuno che ha interesse a che certe informazioni arrivino nella maniera che fa più comodo per raggiungere certi obiettivi. Noi non abbiamo alcun vantaggio a manipolare i dati, ci occupiamo del problema da anni e questo…
E vabbè: siamo ormai tutti ricoverati in un manicomio, immersi in un regime di pittoresca follia che avrebbe senz’altro ispirato Swift o Molière o Ionesco. Senza nessuna sorpresa, in quel di Treviso si scopre che ci sono galline dedite alla deposizione di uova alla diossina. Il fatto, per nulla inaspettato, è che quelle galline razzolano nei pressi di quel che fu la De Longhi prima che un falò di origini misteriose incenerisse lo stabilimento. Il laboratorio indipendente (mica l’ARPAV, va da sé) impegnato nelle analisi denuncia un contenuto di…
http://www.youtube.com/watch?v=iKRNIBaS-gM Nel suo apologo tramandatoci da Tito Livio, Menenio Agrippa assimila la società umana ad un altrettanto umano organismo. Spingendoci appena un po’ più in là nella metafora, non potremo non osservare come anche il corpo sociale si ammali e tra le patologie comuni ci stia quella dell’idiozia. Organi o, meglio, organelli nei quali gl’idioti si annidano in concentrazione più o meno alta e con effetti variabili che vanno dall’irrilevante al fastidioso sono i classici e sempre citati bar, gli stadi di calcio, la sezione commenti di un sacco…
Qualche giorno fa scrissi un post sull’ennesima presa per i fondelli che tutti noi dobbiamo subire, più o meno coscienti del nostro ruolo di vittime paganti, da parte delle nostre università ormai da rottamare. Ridendo e scherzando, si tratta di burle che ci costano miliardi di Euro pagabili in comode rate con le tasse, ci costano la salute e, per soprammercato, ci costano pure l’onere di una generazione di quella che sarà nel prossimo futuro una classe dirigente fatta d’un esercito d’ignoranti in buona fede. Mi riferisco a quella tesi…

Tito Livio se ne lamentava già prima che Cristo nascesse: gli schiavi che lavoravano nelle miniere d’amianto o di talco, minerali che si assomigliano molto, si ammalavano e dovevano essere sostituiti troppo spesso; il che aumentava i costi di produzione. Eppure l’amianto era troppo attraente per accantonarlo: si poteva filare, resisteva benissimo al fuoco, se ne potevano fare lenzuoli in cui avvolgere i cadaveri da cremare e tovaglie da ripulire proprio alla fiamma. Poi, tanti secoli dopo, si fecero i materassi “Salamandra”, si fecero coibentazioni per ogni uso, si fecero…
Chi ha voglia di andarsi a rileggere il sesto canto del Purgatorio dantesco vedrà che anche il Sommo Poeta si era accorto di come l’Italia, già allora, fosse un bordello. E, con encomiabile coerenza, bordello si è conservata. A volte, potenza e ironia di un nome (nomen omen, dicevano i latini: nel nome c’è un presagio), questa essenza, ormai parte integrante dell’italico DNA, balza all’evidenza in modo prepotente. E chi, se non Casini, inteso come Pierferdinando, poteva esserne lo strumento? Il nostro ineffabile “rappresentante” se n’è uscito allo scoperto; un…