Non so se la storia sia vera. Senz’altro è verosimile. In occasione di una mia conferenza me la raccontò un veneziano molti anni fa, quando ancora le mie conferenze vertevano su temi diversi da quelli che sono adesso e che adesso paiono leggeri. In fondo, allora parlavo di malattie e di morti naturali. Stando a chi me la raccontò,
“Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perchè ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi”
Giacomo Leopardi
Quando vado all’estero non voglio sapere niente dell’Italia. Per qualche giorno voglio estraniarmi dall’ignobile Luna Park in cui un destino rio e baro mi ha ficcato. Lo so: al ritorno c’è la grandinata di orrori arretrati, ma, almeno, per un po’ fingo di essere normale. Stavolta sono stato in
Devo ammetterlo: non sono più adeguato. Forse non lo sono mai stato, ma mai come oggi mi rendo conto di non capire niente del mondo in cui, senza che nessuno me lo chiedesse, mi è capitata la malasorte di vivere. Da una vita mi occupo di ricerca. Da qualche tempo mi occupo di vaccini e, con tutte le ristrettezze e le difficoltà di ogni genere in cui si dibatte il mio laboratorio, siamo riusciti ad analizzare 22 campioni diversi di quei farmaci. Il risultato è stato
Sabbie mobili. Ogni giorno che passa scivolo sempre di più nella certezza che non se ne esce. Disperazione non per me: per i miei figli e per chi, comunque, mi seguirà. L’ILVA chiude. Cinquemila famiglie alla rovina. No: ventimila. No: di più, perché
Credo che la mia posizione sui vaccini, almeno così come sono prodotti e somministrati oggi, sia chiara. A dispetto delle ingenuità sparacchiate da qualche tromboncino dell’Istituto superiore di sanità, continuare a trovare inquinanti particolati non biodegradabili né biocompatibili nelle fiale o nelle siringhe preconfezionate è un fatto che non dovrebbe far dormire sonni così tranquilli ai burocrati. Oggi, per quel po’ che riusciamo a fare in laboratorio, siamo a 22 casi
Domenica prossima 25 novembre sarò a Udine per un incontro sui vaccini intitolato “Il ragionevole dubbio. Le vaccinazioni pediatriche tra mito e realtà.” Chi vorrà venire, sappia che il luogo è
Giovedì 22 novembre alle ore 9.00 sarò presso l’aula magna del polo didattico “Aldo Moro” di Passo Corese (Rieti), e poi, alle 18.00, sarò alla sala parrocchiale di S. Croce, piazza della Libertà, sempre a Passo Corese. In ambedue i casi sarà proiettato il film Sporchi da Morire. La proiezione delle 18 sarà accessibile gratuitamente a tutti e, al termine, chi vorrà pormi domande inerenti al film (non chiedermi consulenze) sarà il benvenuto.
Credo che pochi territori italiani siano poco conosciuti quanto lo è la Valle d’Aosta. Almeno per me, anche se laggiù o, meglio, lassù, sono stato diverse volte percorrendo tutte le valli a piedi e tanti sentieri tra boschi e rocce, oltre ad aver tenuto in passato qualche conferenza. L’idea è quella di una
L’Uomo è un animale strano. Se il suo corpo è, né più né meno, quello di una scimmia senza coda – tecnicamente uno scimmione – con la poco attraente particolarità di essere glabro come il sedere dei suoi parenti macachi, è il cervello a farlo ben più singolare. Io non m’intendo di psicologia, ma so che esiste una condizione mentale tipicamente umana chiamata
Vortrag des Istituto Italiano di CulturaDr. Stefano Montanari Der Höllenkreis des Feinstaubs: Eine Reise in die Welt der Nanopartikel. Location: Bayerische Akademie der WissenschaftenAlfons-Goppel-Straße 11 (Residenz)München – Plenarsaal, 1. Stock Non credo che molti tra i miei pochi lettori abbiano occasione di passare giovedì prossimo a Monaco di Baviera. Capitasse, si sappia che alle 18 e 30 terrò una conferenza sulle nanopatologie all’Istituto Italiano di Cultura.