Valentino Pesci, Direttore del quotidiano locale "La Nuova Ferrara", ha recentemente pubblicato una lettera aperta inviata al suo giornale dal Sindaco di Ferrara Gaetano Sateriale. Lettera e replica sono state pubblicate sul quotidiano in questi giorni. Il Sindaco scrive al giornale per spiegare le ragioni che sostengono la scelta d'incenerire, a Ferrara, i rifiuti triplicando l'Inceneritore cittadino portandolo a 150.000 T/a. In sintesi domanda al Direttore: “pacatamente e serenamente, come si usa dire oggi, fuori da ogni polemica, “Lei è d’accordo sulla necessità di aprire il nuovo termovalorizzatore di Hera oppure no? Fatto salvo che per aprirlo è necessaria la piena correttezza degli atti e il rispetto dei vincoli ambientali e di salute dei cittadini. Lei è d’accordo sulla linea che dice: basta discariche, aumentare la differenziata al 50% e nuovo termovalorizzatore? A supporto delle proprie idee, inoltre, dice: “Leggo anche oggi su Repubblica una posizione precisa di Eugenio Scalfari (che condivido): la terribile emergenza della Campania si può risolvere solo con la raccolta differenziata e nuovi termovalorizzatori”, ecc. Il Direttore, che spesso ha dato voce anche alle ragioni dei Comitati cittadini che s'oppongono all'Inceneritore ed alla Centrale Turbogas da 800Mwe, risponde: ”Nessun dubbio, ora a Ferrara un termovalorizzatore serve, ma a due condizioni:1) che funzioni rispettando le normative e con tutti i crismi della sicurezza;2) che non si facciano ‘affari’ e business sulla pelle della gente.” L’occasione dello scambio di missive sull’argomento “smaltimento rifiuti” è stata propizia per inviare ai giornali alcune sottolineature appresso riportate. Egr. Direttore, “pacatamente e serenamente” a qualche giorno dallo scambio di missive tra il Sig. Sindaco ed il Direttore di un quotidiano locale, desidero intervenire per alcune sottolineature. Il Sindaco indica nell’incenerimento il male minore perché consente di dire basta alle discariche. Omette d’informare su una legge fondamentale della chimica, Lavoisier del ‘700, che ci conferma che in qualunque processo chimico o fisico la massa si conserva. Ergo, se nei moderni Inceneritori brucio una massa di rifiuti pari a 1 Kg, si ricavano circa il 15-20% di scorie tossico nocive (150-200 g), il 5% di ceneri volatili ultrafini ( 50 g), il 75-80% diventa una miscela di gas composta da oltre 250 tipi diversi di sostanze chimiche (750-800 g). Le scorie tossico nocive sono da conferire in speciali e costosissime discariche, quindi non si dice basta! Il Sindaco si guarda bene dall’indicare metodi alternativi alla combustione del pattume. Il Direttore del quotidiano giustamente fa riferimento ad altre esperienze, San Francisco 850.000 abitanti, dove una differenziata spinta ed il trattamento a freddo, hanno risolto il problema dei rifiuti per quella popolazione. Il Sindaco, cui spetta la responsabilità diretta in termini di Salute pubblica, porta a supporto delle proprie tesi pro Inceneritore, il parere di Eugenio Scalfari (rispettabile ex direttore di Repubblica, ma…non medico!). Non un riferimento medico alle decine di pubblicazioni scientifiche esistenti sui danni da esposizione, nel tempo, alle ricadute degli inquinanti emessi dagli Inceneritori. La Diossina si accumula negli anni! Il Direttore del quotidiano, con il “buon senso” del padre di famiglia, evidentemente avendo letto qualche relazione medica in più, comprese quelle depositate in Comune dai Comitati cittadini, fa giustamente notare che una multiutility “deve far soldi” e lascia capire molto bene che un amministratore non ha quest’obbligo e deve porsi obiettivi diversi dal denaro. “Chilometri prima viene la Salute della gente, legata a doppio filo con la salubrità dell’aria”, dice Il Direttore del quotidiano. Evidentemente, Direttore, in questa città non è così, visto che si è preferito spostare a chilometri dalla gente l’ospedale per portarci sulla soglia di casa: Turbogas ed Inceneritore! Mario Testi