Nel 1862 un filosofo tedesco chiamato Ludwig Feuerbach (non so se sia ancora ospite dei licei dell’italico sfacelo) scrisse una frase diventata famosa: l’uomo è ciò che mangia. Dal punto di vista biologico, forse sarebbe più esatto dire: l’uomo è ciò che mangia, ciò che non mangia e ciò che costruisce dentro quel laboratorio in gran parte sconosciuto che è l’organismo. Non è mia intenzione affliggere i frequentatori di questo blog con disquisizioni di biochimica e, dunque, la finisco qui. Quello che è certo è che il benessere dell’individuo…
“Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perchè ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi”
Giacomo Leopardi
28 settembre: ad oggi sono arrivati zero C.V. Cari ragazzi, la disoccupazione è un problema, i cervelli fuggono, però… Qualcuno, certo più sveglio di me, mi ha fatto notare come noi siamo al centro dell’attenzione di qualche psicotico, immediatamente pronto a cogliere tutto quello che non c’è altro se non nella sua povera mente. Dunque, riscrivo il post di ieri. Il microscopista elettronico non è per il nostro laboratorio (non ce lo potremmo permettere perché non sapremmo come pagarlo) ma per il progetto europeo di cui mia moglie è…
Piano, piano, ma poi mica tanto piano, ce la stanno facendo. Se uno scandinavo – ma potrebbe essere anche un irlandese, un australiano o che so io: un uomo normale, insomma – non avesse mai sentito parlare di quell’oscenità che penzola dall’Europa sotto forma di una calzatura e in quella calzatura (l’Italia, per chi fosse distratto) capitasse, forse avrebbe motivo per osservare i suoi abitanti con stupita curiosità. Qui noi, gli abitanti della calzatura, ci demmo, or sono alcuni decenni, una costituzione orgogliosamente firmata da personaggi più o meno…
È mio dovere ringraziare pubblicamente Luca Pedonese. Luca si è preso la briga di rifare il look e migliorare la funzionalità di questo blog e si è affrettato a scrivere che la sua opera è svolta a titolo assolutamente gratuito per puro volontariato. Ne approfitto per ringraziare con Luca tutte le centinaia, o, più probabilmente, migliaia, di uomini di buona volontà che hanno contribuito in tanti modi e spesso nell'ombra a questa ricerca e lo hanno fatto solo per rispondere al dovere di essere uomini.
Non è vero che in Italia siamo tutti rincretiniti e ci beviamo docilmente le stramberie che tutta la vecchia corte dei miracoli ci propina. In Italia ci sono gruppi di persone ancora (e speriamo sempre) immuni dal virus e ci sono aziende che lavorano in maniera ecologicamente sostenibile, dimostrando che, se si vuole, si può. Sulla base di questo, penso che sarebbe interessante se tutte queste aziende si manifestassero e si costituisse una sorta di alleanza tra loro e noi persone immuni. Si potrebbero così far conoscere, raccomandare e…
E, allora, è colpa mia. Colpa mia che non riesco a farmi capire. Dopo aver ripetuto fino alla nausea che non mi posso più permettere di lavorare gratis (l’ho fatto e ho sbagliato), meno che mai a mie spese (ancora peggio), a pena di chiudere la ricerca, continuo a ricevere messaggi del tenore: “Siamo un piccolo comitato… Ci costruiscono una centrale a biomasse (un inceneritore, una centrale turbogas, o chissà che altro) dietro casa… Vorremmo organizzare una serata… Non abbiamo soldi ma potremmo ospitarti per la notte…” Il che…
Il settimanale L’Espresso esce con un paio d’articoli “choc” sul business campano dei rifiuti. Mi sono permesso la licenza delle virgolette perché, almeno nei termini generali, quelle cose le sapevamo tutti, ben compresi tanti campani che ora strillano e si disperano perché la loro terra, la Campania Felix, è stata ridotta ad un immondezzaio senza ritorno. Sì: senza ritorno possibile perché gran parte di quelle porcherie con cui è stato diligentemente impregnato ed imbottito il suolo fino a profondità inimmaginate (non ho scritto inimmaginabili) non sono bonificabili. Scusate se…
Non mi stancherò mai di chiedere la chiusura immediata dell'ARPA. A volte penso che questi signori non si rendano conto che non stanno parlando ad un branco d'idioti. L'ultimissima, ma l'elenco potrebbe essere più lungo del catalogo di Leporello, è questa laconica comunicazione del dott. Roberto Topino: Tutti quelli che hanno seguito il caso del cromo esavalente finito nella Dora Riparia a Torino sanno che ho fotografato e filmato un liquido di colore giallo ambrato che defluiva nel fiume.L’Arpa di Torino ha indetto una conferenza stampa per spiegare ai giornalisti…
Insomma, è vero o si tratta di calunnie? http://www.casadellalegalita.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1258&Itemid=27 http://www.casadellalegalita.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1259&Itemid=27 http://www.casadellalegalita.org/index.php?option=com_content&task=view&id=2510&Itemid=9 http://www.casadellalegalita.org/index.php?option=com_content&task=view&id=2702&Itemid=26 http://www.radioradicale.it/scheda/172205/di-pietro-lezione-al-cepu-di-bologna-su-le-indagini-difensive
Zero!
|Zero! Lo scienziato di corte era stato chiaro, mostrando vistosamente la sua pazienza ai milioni di spettatori inochiti dal maggiordomo RAI che gli era stato messo a disposizione per la sua riverita epifania. Certo, ci vuole tanta pazienza con tutti questi terroristi infedeli che dubitano della santità dei “termovalorizzatori” e, di tanto in tanto, occorre che la divinità si prenda il disturbo di scendere tra di noi e chiarisca le cose. Insomma, la religione di stato rivela che i “termovalorizzatori” sono perfettamente innocui per la salute di grandi e…