LA SAGGEZZA E’ ALLE PORTE , PERCHE’ FARLI SCAPPARE DAL CAMINO?
Un titolo che sintetizza il problema RIFIUTI, quella parte del problema rifiuti che ci si ostina a non voler vedere. Nella città di cui sono sindaco come in molte altre vicine la questione si è affrontata seriamente, cioè si è rifiutato di considerare impossibile la loro riduzione quantitativa e la loro capacità di ritornare preziosa materia prima che rientra nel ciclo di produzione. Diamo il nome corretto ai rifiuti: MPS “materiale post consumo” e seguiamoli nel loro ciclo di vita: vengono divisi, selezionati semplicemente nelle abitazioni condominiali, piccole o grandi, case a schiera o singole che compongono il nostro tessuto urbanistico. In modo altrettanto ordinato, – secondo calendario – essi vengono posizionati esternamente ad abitazioni, uffici, negozi, piccoli stabilimenti artigianali e quindi recuperati dai mezzi della ditta che si occupa della raccolta differenziata spinta; Sistema attuato felicemente in breve tempo, con risultati vicini all’80% di materiale post consumo riciclato. Ottimo anche il risultato economico di cui beneficiano i cittadini in termini di costi – tariffa con una riduzione reale dei costi di smaltimento rispetto al sistema cassonetti.
Dalle porte delle nostre case il materiale viene portato alle aziende di riciclo per tornare ad essere plastica, vetro, alluminio, ferro, carta-cartone, terriccio per giardinaggio…. Resta certo un 20% che è ancora secco indifferenziato ma la novità sta nel fatto che da circa un anno anche questo materiale va al “Centro del riciclo” e, maggiore è la sua purezza, ovvero pochi sono gli errori commessi nella suddivisione del materiale, migliore sarà il risultato finale in quanto la parte assolutamente non più riciclabile diventa inerte utilizzabile per sottofondi stradali, panchine ad alta resistenza, mattoni per allevamenti etc…Il tutto prodotto secondo i migliori dettami di Kyoto: totale autonomia energetica, basse temperature in un ciclo controllato privo di emissioni in atmosfera siano esse fumi e polveri.
E’ un attività controllata dall’inizio alla fine senza tossici impianti di incenerimento, senza maleodoranti e inquinanti discariche ed inoltre evita il moltiplicarsi di devastanti cave sul territorio prodotti dalla escavazione inconsulta di ghiaia e sabbia
Qualcuno dovrà farlo sapere a Bersani e ai nostri rappresentanti politici nazionali che insistono nel non sapere e non voler vedere che l’ambiente non può essere guidato, regolato da interessi di parte quindi lobby o business. I cambiamenti possibili sono già attuabili, da subito e con poco sforzo, trasferendo le eccellenze al sistema ITALIA.
Laura Puppato
Sindaco di Montebelluna