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carbone: l’ennesima truffa di casta

Tra tutte le argomentazioni che ENEL e politica hanno utilizzato per imporci il carbone, c'era quella della convenienza economica della produzione energetica attraverso il combustibile nero. Una convenienza che naturalmente non teneva in conto il costo sanitario dell'impatto del carbone sui territori come il nostro, e dell'impatto su altre attività economiche come agricoltura, turismo, patrimoni ambientali in genere.

Ma da oggi diviene quantomai chiaro che la corsa al carbone serve solo ad arricchire le lobbies energetico/politiche.
Ecco le notizie, per nulla inattese: l'energia solare è già più conveniente del carbone.
Si vedano le fonti italiane:
http://www.rinnovabili.it/xcpv-la-nuova-tecnologia-fotovoltaica-low-cost-701074
e http://futuroprossimo.blogosfere.it/2008/04/una-nuova-tecnologia-promette-pannelli-solari-lowcost-entro-un-anno.html

Queste notizie sono tutt'altro che inattese per gli esperti. Pensate che ENEL non conosca i trend del mercato, gli investimenti convogliati verso l'energia rinnovabile, all'estero? Pensate che Bersani non sapesse, quando rifiutava di riaprire la Confenza dei Servizi?
Quella carbone è stata una scelta politica sbagliata: in quanto tale va revocata, per non pagarne i prezzi altissimi. E' davvero tempo di fermare questo scempio.
Il nostro premio Nobel Rubbia -da anni- ci avverte che l'Italia si è avventura in un vicolo cieco dai costi gravosi, con il carbone. Ora l'evidenza di quanto le sue parole siano importanti si fa schiacciante. Chissà se ora comprenderemo che ci conviene dare ascolto a un premio Nobel, piuttosto che ai vari mercanti.

Come libero cittadino io auspico che la popolazione tutta si mobiliti per fermare TVN, in nome dell'interesse comune. Ci serve una politica trasparente, ed energia pulita: non ci serve una nuova lotteria dei tumori e non possiamo rinunciare a questa fonte di sviluppo: uno sviluppo finalmente sostenibile. Non accettiamo oltre il ricatto che deriva da messaggi mistificanti come "più carbone = più lavoro", oppure "o lavoro, o tutela della salute": falsità che servono a contrastare i dissensi verso la riconversione. Gli operai precari usati come carne da trincea.

L'intervista di Repubblica a C.Rubbia (30/0372008), reperibile a questo indirizzo: http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/energie-pulite/rubbia-solare/rubbia-solare.html?ref=search  termina così:


Giornalista: "Energia dal Sole: se è così semplice, perché allora non si fa?"
C. Rubbia:"Il sole non è soggetto ai monopoli…Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com'è accaduto del resto per il computer vent'anni fa".

Il futuro comincia da oggi, la rotta scegliamola insieme.  

Dott. L. Fortunati, Università degli Studi Roma Tre