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campioni del mondo di disastri

 La certezza che l’homo sapiens è senza futuro e che l’umanità si sta comportando come l’orchestrina che suonava sul Titanic, mi viene dal vedere l’enorme entusiasmo di popolo, industriali, politici, per la vittoria della Ferrari (manca solo il Papa), rito in cui ottusamente si celebrano i maggiori protagonisti della distruzione del nostro ecosistema, visto che viene esaltato il mito della potenza, della velocità, del trasporto individuale, che conquista culturalmente e materialmente buona parte della umanità.Ancora più ottuse mi appaiono quelle persone che considerano uno sport questa macchina infernale,il circo della Formula 1,che altro non è che un gigantesco SPOT gestito dagli industriali dell’auto e del petrolio, per vendere auto che sono uno status-simbol che garantisce a chi le possiede il certificato di vincente, circondato da una subliminale atmosfera di successo negli affari e con le donne.Questa cultura, nefasta e distruttiva, che prevede che gli uomini siano in perenne lotta tra di loro per arrivare ad esibire i successi economici e di carriera, è imposta in modo ossessivo e dittatoriale da un complesso industriale e mediatico, in sinergia profonda, che non solo fabbrica le auto, ma fabbrica anche le teste di chi deve poi acquistarle, puntando soprattutto sulla sfera emotiva.In questi anni tutto l’apparato mediatico ha giocato sul suscitare emozioni per spingere al consumo e nulla è stato concesso alla razionalità, agli allarmi degli scienziati, alla insostenibilità di uno sviluppo insensato e suicida.Celebrando la vittoria della Ferrari si celebra la vittoria dei barbari ignoranti e primitivi che si fanno esaltare dal rombo dei motori,dalla velocità e dalla possibilità di morte sempre IMMANENTE, accecati da queste pulsioni primitive che non gli fanno vedere dove ci stanno portando la religione del profitto e del disprezzo per l’ambiente.Il nostro è un mondo dominato dagli egoismi, dal denaro, e dal superpotere privato degli industriali e del loro apparato mediatico. La “democrazia” è un guscio vuoto senza il potere di cambiare nulla, ed è la cornice entro la quale queste forze distruttive stanno benissimo e prosperano.Sarà cambiato qualcosa solo quando vedremo nei pronto soccorso degli ospedali la stessa efficienza che viene esibita nei Pit-stop, e le capacità ingegneristiche usate per progettare lo smaltimento dei rifiuti in modo corretto e sostenibile, e vedere le persone che girano con auto elettriche che fanno al massimo 50 km all’ora.Quei soggetti entusiasti, che sotto lo sguardo benevolo di industriali, politici e preti, inneggiano alla vittoria della Ferrari, non sono semplici tifosi, essi applaudono i responsabili di migliaia di morti per le strade, se ne fregano delle decine di migliaia di invalidi per incidenti stradali, volutamente ignorano il disastro ambientale che l’auto e il petrolio stanno portando, sono la parte peggiore della nostra nazione e finchè ci saranno persone di questo stampo saremo sempre dei primitivi, destinati all’estinzione.Per dare una idea del CORO unanime che sostiene questa cultura, l’Espresso e Repubblica, che solo l’anziano Berlusconi definisce stampa di sinistra, propongono l’acquisto di modellini Ferrari insieme alle loro pubblicazioni accompagnando l’operazione con annesso kit di retorica.

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