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Vaccini e ricerca

Vaccini: brutto argomento.

Vaccino per il cancro del collo dell’utero: bruttissimo argomento.

Ho girato un servizio con Le Iene su quel vaccino e non è andato in onda. Bisogna far parlare anche il produttore. Giusto.

Così ho scritto qualcosa di cui

Il Democratico ha pubblicato la prima parte (http://ildemocratico.com/2011/05/06/il-pianeta-in-castigo-qualche-considerazione-sui-vaccini-e-sulle-vaccinazioni-part-1/) e tra qualche giorno metterà in rete la seconda.

Il problema è enorme, molto più imponente di quanto gli appassionati di reality show possono immaginare, e coinvolge non solo la questione della salute ma anche il rapporto tra costi e benefici, comunque s’intendano i due sostantivi, la corruzione delle istituzioni e dei cosiddetti “scienziati”, la preparazione dei medici non corrotti e, a mio parere soprattutto, la ricerca per come è fatta sempre più spesso.

Stamattina ho sentito al giornale radio la notizia che il governo intende incentivare con dei bonus fiscali la sponsorizzazione della ricerca da parte di aziende private. A prima vista una cosa bellissima a fronte di uno stato attuale di tumulazione quasi avvenuta, ma ciò che luccica è davvero oro?

È fin troppo chiaro che chi dirige il centro beneficato dalla “generosità” della ditta godrà di un grado di libertà molto lontano dall’essere assoluto. Se non altro, se costui desse un dispiacere al benefattore, rischierebbe la sopravvivenza non solo sua ma di tutti i suoi sottoposti. Teniamo tutti famiglia: ecco un alibi adamantino per addomesticare qualche dato, cosa che avviene mille volte al giorno tutti i giorni in tutto il mondo del 2011. Basta dare un’occhiata a certi lavori etichettati “scientifici” sull’ambiente per certificare il livello di comicità tragica cui siamo arrivati, e basta pure leggersi certi comunicati di epidemiologia taroccati al di là di ogni possibile pretesa di credibilità, quando non censurati del tutto, per capire dove ci ha condotto prendendoci la docile manina questo sistema di finanziamento della ricerca.

Un altro punto da toccare è che, con quel tipo di supporto, le possibilità di carriera di un ricercatore già oggi condizionate da mille ed un’apertura a dimenticare qualche antico insegnamento morale diventano ancora più subordinate alla disponibilità ad inchinarsi. Questo con tanti saluti alle capacità e, naturalmente, all’integrità che deve stare al primo posto nell’armamentario dello scienziato.

Ma esiste anche un altro problema che diventerà sempre più vistoso: un’azienda paga una ricerca se la ricerca è finalizzata ai suoi interessi. Da qui la domanda: e la ricerca pura? Pensiamoci un attimo: senza ricerca pura oggi noi non sapremmo della gravità. Senza ricerca pura noi non sapremmo che la Terra ruota intorno al Sole e sul proprio asse. Senza ricerca pura noi crederemmo ancora quello che ci fanno credere i professori prezzolati dai piromani, vale a dire che, bruciando una tonnellata di rifiuti misti otteniamo qualche bicchiere d’acqua vaporizzata e un po’ di (quasi) innocua anidride carbonica.

Insomma, benissimo la ricerca pagata per ottenere l’ennesimo, del tutto inutile, farmaco “ce l’ho anch’io”, ma, se noi non semineremo, ci ritroveremo presto a dieta.

6 Commenti
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russano giuseppe
13 anni fa

CONDIZIONAMENTO OPERANTE
Umanità addestrata a livello neurofisiologico né più né meno di come fanno con le cavie da laboratorio, questo fanno le multinazionali…

gelu
13 anni fa

Le ieneEhm, mi sono sorbita la trasmissione (che non guardo mai) e l’ho pure registrata (si sa mai se mi sfugge qualcosa), ma in effetti non l’ho proprio vista! aspettavo la rivoluzione (Stefano Montanari in tv)…ma non c’è stata. Che bella la tv italiana! RISPOSTA Ma no: il problema sono io! Io ho la distorsione di parlare solo di argomenti che non interessano nessuno, dai vaccini ai filtri antiparticolato, dall’amianto agl’inceneritori… Di tanto in tanto ho qualche TV che arriva in laboratorio e gira un servizio che poi si rivela inadatto ad intrattenere il popolo pagante. Capita pure che qualcuno… Leggi il resto »

gelu
13 anni fa

Spettacoli
Mi chiedo: che speranze possiamo avere? (a proposito delle nanopatologie, le bugie americane, le bugie europee, le banche – e le armi -, il trattato di lisbona ecc ecc)
http://video.corriere.it/i-milanisti-festeggiano-montagna-sale/25cde68e-794b-11e0-a4a7-62dea3e056bc

bosco
13 anni fa

Stramberie…Mi sono sempre chiesto se la necessita’ di sentire anche la controparte fosse un dogma o meno.In effetti, davanti a lavori ben fatti, con prove scientifiche inoppugnabili, non pare poi cosi’ indispensabile sentire la “controparte”.Se ti do’ una randellata in testa, non credo sia necessario intervistarti per sapere che 1)to ho fatto del male2)lo hai sentito. Comunque sia, meglio un controllo in piu’ che uno in meno,ovviamente quando si tratta di discorsi seri ed importanti, quando parlano i politici e i loro amichetti, possono dire tutto SENZA preoccuparsi di nulla, tantomeno della VERITA’.Attendiamo fiduciosi il servizio delle iene… ma se… Leggi il resto »

bosco
13 anni fa

Dimenticavo…(ANSA) -ROMA, 06 MAG- Non piu’ solo contro le malattie infettive, i vaccini del futuro saranno sempre piu’ usati anche contro patologie non legate a virus e batteri.Come e’ stato ricordato durante la settimana Europea dell’Immunizzazione, entro qualche anno queste molecole entreranno a far parte dell’arsenale contro patologie come l’Alzheimer, le dipendenze o i tumori, oltre a combattere virus e batteri ora potenzialmente letali come l’Hiv o la malaria.In totale sono 144 i vaccini nelle varie fasi di sperimentazione. Se andate sull'”ANSIA” potrete anche leggere come le biopsie alla prostata riescano ad ammazzare pazienti sani,grazie alle infezioni (leggete il metodo… Leggi il resto »

edimattioli
13 anni fa

L’ORIGINE DEL MALE
Alla fine degli anni ’50, un virus delle scimmie, denominato SV40, fu involontariamente trasmesso a milioni di persone attraverso i vaccini antipolio di prima generazione.
video da vedere >>>
http://biasco.ch/originedelmale/video