Non credo che i nostri geni conoscano il Children’s Medical Safety Research Institute. (http://www.cmsri.org/).
Si tratta di un gruppo internazionale di presunti scienziati che lavorano in università certo ingiustamente classificate non di poco più in alto di accademie prestigiose come quelle italiane relegate a fondo classifica solo per becera
invidia.
Questi sedicenti scienziati, ignoranti della grandezza dei nostri, da fannulloni che sono si trastullano impegnati in uno studio insensato: i guai che, nella loro testolina, provocherebbero i vaccini.
Chiunque abbia un po’ di cervello e sia stato beneficato dalle illuminazioni dei nostri politici e dei nostri luminari (bigiottieri e ragioniere transalpine tra loro) che, toccati dalla fiammella pentecostale della sapienza, non hanno nemmeno bisogno di fare ricerca perché loro SANNO non perderà certamente tempo a leggere certe bestemmie.
Comunque, giusto per farci due risate ridicolizzando quei poveretti, andate nel sito e, se avete fretta, leggete http://info.cmsri.org/the-driven-researcher-blog/dirty-vaccines-new-study-reveals-prevalence-of-contaminants (o http://www.greenmedinfo.com/blog/dirty-vaccines-every-human-vaccine-tested-was-contaminated-metals-and-debris-new-) scritto da qualcuno che, chissà perché, ha preso sul serio il nostro studio sui vaccini. Fortunatamente è tutto scritto in una lingua barbara comprensibile a pochi, sempre che un significato ci sia.
Chi ha messo insieme quella roba non sa nemmeno che una delle glorie italiche ha emesso la sua sentenza: il nostro lavoro non è stato condotto con metodo scientifico. Ammetto di essere ammirato: arrivare a quella brillante conclusione senza aver avuto nemmeno bisogno di sapere come operiamo è giusto oggetto di meraviglia. Del resto, già in passato due geni nostrani al servizio di una Procura della Repubblica stabilirono che noi inquiniamo i nostri campioni tramite passaggi tecnici che non esistono proprio, alcuni effetti dei quali impossibili anche se, chissà perché, fossero impiegati. E, aggiungo, furono dovutamente creduti anche se il loro curriculum mostrava un’assoluta estraneità alla materia. Ma che cosa conta non sapere di che cosa si sta parlando? Chiunque abbia letto gli esegeti di Aristotele e la Critica della Ragion Pura di Kant sa che la conoscenza vera è quella a priori, cioè quella che non ha bisogno della volgare esperienza.
E, allora, novelli Savonarola, appicchiamo il fuoco alle pagine eretiche e ordiniamoci pazientemente in fila per ricevere la salvezza dall’ago! Inquinanti? Particelle? Ma mi faccia il piacere!
il parere di Pietro ArinaSono contento che la sua ricerca stia ottenendo sempre più visibilità! In Italia invece stiamo assistendo alla prevista gogna dei noti personaggi: lo sbarbato neo medico Pietro Arina scrive un articolo specifico sul sito “butac”: http://www.butac.it/predatory-publishing/ La sostanza della sua analisi è che:1) la rivista è poco credibile;2) Montanari evita la peer review scegliendo di pubblicare su testate che la evitano;3) Montanari non risponde alle criticità sollevate sul suo lavoro ed evita il confronto. Tutto come previsto, o no? RISPOSTA Direi che siamo davvero alla farsa.1) Che c’entra la rivista o, meglio, il giudizio di un… Leggi il resto »