Di delusioni io ne ho avute tante da essermi impossibile contarle. Probabilmente per la maggior parte le ho addirittura dimenticate.
Una delle ultime in ordine di tempo è quella legata alla squallida vicenda dei vaccini, una vicenda nella quale, come è accaduto in tante altre circostanze, sono cascato senza volerlo e senza rendermi conto delle conseguenze.
Credo che i miei pochissimi lettori siano al corrente del fatto che, negli anni, in laboratorio abbiamo analizzato 27 campioni di 27 vaccini diversi trovandoli tutti più o meno pesantemente inquinati da micro- e nanoparticelle solide, inorganiche e del tutto incompatibili con l’organismo. I più attenti e i più forti di memoria forse ricorderanno che per due volte i Carabinieri del NAS s’“interessarono” della cosa per poi insabbiare dovutamente il tutto. L’Istituto superiore di sanità, poi, è riuscito a fare anche peggio, tentando goffamente di screditare le nostre analisi e trattando i milioni di persone che, con le loro tasse, garantiscono pane e companatico ai burocrati che affollano l’Istituto, alla stregua di beoti con la sveglia al collo.
Ma tutto questo, in un paese come il nostro, ci può stare. Non dal punto di vista morale, naturalmente, ma da quello storico ed etologico. In fondo noi siamo sempre stati abituati a presentarci disposti a novanta gradi al cospetto del potente di turno e, dunque, forse ci sarebbe materia per stupirsi se nel caso particolare fosse accaduto il contrario.
Al di là di tutto questo, chiunque abbia un minimo di discernimento non può non rendersi conto che i risultati delle nostre analisi fotografano una situazione, o 27 situazioni particolari, se si vuole, di una gravità assoluta e, dunque, qualcuno dovrà pure fare qualcosa se non vogliamo continuare a negare grottescamente l’evidenza e a fingere che non sia successo niente.
E chi potrebbe fare qualcosa meglio dei gruppi di persone toccate dalla tragedia dei vaccini così come escono oggi dalle fabbriche e così come vengono oggi somministrati? Come per mille altri argomenti controversi, anche per i vaccini esistono comitati che si occupano della questione e diversi di questi sono piuttosto agguerriti. Il che è comprensibile: molti dei membri hanno un figlio autistico o, comunque, un figlio che ha avuto guai seri apparentemente a seguito immediato di una vaccinazione, e mi sembra più che giustificata la loro antipatia per quei farmaci.
L’errore fondamentale in cui queste persone cadono è quello di pretendere d’incolpare i vaccini di tutti i loro guai disponendo di poco, di pochissimo, spesso di nulla a livello di prove scientifiche. Questo atteggiamento rende la vita facile a chi fa soldi a palate con i vaccini, e chi fa soldi, magari non sempre a palate ma pur sempre abbastanza per integrare altri introiti, non sono solo i produttori. Rende la vita facile perché queste persone che gridano sono di regola del tutto impreparate dal punto di vista scientifico e, per di più, non dispongono di prove anche solo vagamente accettabili. Così questi poveracci, dopo aver sopportato un inferno, sopportano pure gli sberleffi di burocrati e sedicenti scienziati, e il risultato continua ad essere zero.
Ciò che si dovrebbe fare è evidente: procurarsi prove scientificamente solide e discuterle in modo scientificamente serio. Gridare non serve a nulla o, peggio, serve a rendersi ridicoli.
Ed ecco dove sta la delusione. Non solo questi gruppi non cercano di procurarsi prove, ma in più di un’occasione mi si sono persino scagliati contro. Se non si vuole ricorrere a sgradevoli dietrologie, non è facile spiegare il perché, ma così stanno le cose. Eppure, ad oggi, le mie sono le sole prove su cui nessuno può permettersi di obiettare. Nessuno dotato di un briciolo di conoscenza specifica e di onestà, naturalmente. Davanti a quei risultati si può intavolare una discussione costruttiva, a patto che dall’altra parte del tavolo non ci siano dei personaggi corrotti ma degli scienziati veri e senza conflitti d’interesse. Il resto, ad oggi, è fatto solo di chiacchiere.
Se i vari comitati si comportano in maniera opinabile, il colmo lo ha toccato una fondazione che si propone, almeno ufficialmente, di scovare eventuali nessi tra vaccini ed autismo promuovendo a suon di quattrini ricerche mirate.
Io non ero al corrente dell’esistenza di questa associazione, ma un amico me ne ha informato e mi ha spinto a presentare un progetto di ricerca per indagare non a ciance ma a rilievi strumentali obiettivi sull’inquinamento dei vaccini. Progetto presentato, colloqui telefonici con chi tiene le redini della fondazione e poi… E poi niente. Si è preferito foraggiare l’Istituto superiore di sanità che di certo non cercherà i pezzi d’acciaio o di piombo o di tungsteno nei vaccini, che, comunque, si è già espresso in proposito, e ognuno può valutare la statura scientifica dell’espressione, e i cui risultati sono fin troppo facilmente pronosticabili: è tutto perfetto.
A questo punto, io mi ritiro. Rispondo al tale che mi ha scritto indispettito perché il vaccino che interessa a lui non rientrava tra quelli analizzati invitandolo a rivolgersi ad altri, e invito pure tutti coloro che, vedi mai, pretendono analisi a presentarsi in laboratorio con un assegno in mano perché finora quelle analisi le ho pagate io e non sono più disponibile a farlo. Aggiungo pure che provo una pena profondissima per chi ha avuto la vita devastata da un’iniezione ma che provo rabbia verso chi piagnucola e, di fatto, non alza un dito. Anzi!
Non voglio fare il dietrologo, ma non posso non tornare con la mente a Giulio Andreotti e al suo “a pensar male si fa peccato, però…”
arrendersi maiChi cerca la verità, trova la verità ed è onesto deve essere ‘eliminato’; la scienza e la politica sono esempi illuminanti in tal senso. Tutte le brave persone che non hanno gli strumenti per farsi sentire hanno bisogno di cercatori di verità coraggiosi, che non si arrendano…mai. RISPOSTA Lei mi sta bacchettando perché ho alzato le braccia e, in un certo senso, non posso darle torto. Ma il problema è che mia moglie ed io siamo da soli, il tempo è di 24 ore al giorno e non di più (non facciamo un giorno di vacanza da anni, domeniche… Leggi il resto »