Se qualcuno volesse avere un esempio di come funziona il nostro paese, non avrebbe che l’imbarazzo della scelta. Tra le tante farse che affollano la nostra collezione non sfigura quella di Fiumicino.
Davanti al rogo del Terminal 3 e delle sue conseguenze sulla salute tale Vito Riggio,
presidente dell’ENAC, cioè dell’ente che si occupa di aviazione civile, ha pensato bene di presentare una denuncia non contro chi ha provocato il rogo, non contro chi non ha usato materiali ignifughi, non contro chi ha omesso i doverosi controlli ma contro ignoti per procurato allarme. Curioso: ad oggi più di 400 persone sono finite in ospedale, qualcuna più volte, e più di 200 sono andate al pronto soccorso dell’aeroporto. Eppure chi si azzarda a dire che la situazione non è proprio di tutto riposo rischia di trovare ad aspettarlo i gendarmi con i pennacchi e con le armi di Bocca di Rosa.
Dall’altra parte, a vegliare su di noi, ci sta tale Loredana Musmeci, di professione burocrate dell’Istituto superiore di sanità, che dice tutto e pure il suo contrario. Diossine rilevate dall’ARPA 30 volte superiori al “normale” ma, secondo il personaggio, le mascherine di carta vanno più che bene così come è geniale far lavorare gli addetti all’aeroporto a orario ridotto. Magari le si potrebbe proporre di trascorrere al Terminal 3 qualche ora tutti i giorni dovutamente mascherata giusto per dare l’esempio di come ci si protegge.
Allora Riggio reagisce e dice che l’aeroporto è un luogo industriale. Insomma, niente di diverso da una ferriera ottocentesca e, per questo, anche la diossina alle stelle è perfettamente accettabile. Che il prodotto sia uno dei cancerogeni più noti e potenti, che passi da madre a feto (e nell’aeroporto lavorano e transitano donne gravide) e che si concentri nel latte materno (e nell’aeroporto lavorano e transitano donne che allattano) è un fatto irrilevante. E poi, in perfetta italica coerenza con la denuncia che lui stesso ha presentato, dice che potrebbe far chiudere l’aeroporto.
Intanto chi laggiù lavora non sta benissimo. Proprio ieri è arrivata in laboratorio la telefonata di una signora che ha avuto una sgradevole ricaduta relativa ai problemi polmonari di cui aveva sofferto, e questo non è un caso definibile come raro.
E i medici? Per qualcuno di loro si tratta di manifestazioni psicosomatiche. Insomma, quella gente è matta ed è per questo che, per il semplice fatto di respirare un cocktail complesso di veleni, si sente male. Una pilloletta tranquillante e passa tutto.
Un cocktail complesso, ma di che? Boh! E chi lo sa? Nessuno, per esempio, ha caratterizzato le polveri e certi inquinanti, invece di stabilizzarsi, aumentano di concentrazione. Fatti? E che ce ne facciamo quando si possono fare tante chiacchiere?
Il Terminal 3 ha riaperto subito i battenti, e gli altri? Nessun problema: polveri, diossine, furani, idrocarburi policiclici aromatici e policlorobifenili si fermano rispettosi e non varcano le porte. Lo spettacolo deve continuare.
La settimana scorsa ho rilasciato un’intervista a Vitalmicroscopio (http://www.vitalmicroscopio.net/2015/06/30/aereoporto-di-fiumicino-elevati-i-livelli-di-diossina/)
Chi ne ha voglia, la legga.
In questi giorni i quotidiani romani hanno ripreso ad occuparsi dell’”incidente”. Forse sarebbe opportuno che la magistratura facesse il suo mestiere.
la censura aiuta i disonesti
Mi domando (e mi rispondo immediatamente) come mai soltanto i quotidiani romani si occcupano (poco) dell’ “incidente”; come mai la stampa italiana tace o quasi?….come mai la magistratura prefigura già solarium in riva al mare o passeggiate a Cortina o altrove, mentre occorrerebbe far luce su questo disastro? Ecco la risposta: la censura aiuta i disonesti…..a danno anche della salute dei cittadini 🙁
A buoi scappati….
….qualcuno si è accorto del problema: http://www.repubblica.it/cronaca/2015/07/09/news/la_polvere_nera_che_soffoca_fiumicino-118675486/?ref=HREC1-3
RISPOSTA
Non capisco dove sia la notizia. A parte qualche aggiornamento di cronaca minore (a proposito, in ospedale sono finiti in più di 400), quell’articolo avrebbe potuto essere scritto due mesi fa. L’Italia è questa e Roma ne è la capitale. I personaggi che da noi contano sono mille volte peggio della peggiore diossina, eppure ce li teniamo. Ma , prescindendo dalle pinzellacchere di Fiumicino, ciò che mi preoccupa è che il campionato di calcio di serie B comincerà a settembre e non in agosto.
Già, dimenticavo
E’ vero, il campionato di calcio minore (B) comincia in ritardo. Purtroppo per molti i problemi sono questi.
Che tristezza….