Leonardo, Galileo, Meucci… Scienziati. Persone dotate di un’intelligenza decisamente superiore alla media. Toscani.
Toscani di un tempo che fu.
Magari la quota d’intelletto toccata
a quella regione è stata tutta consumata in un passato tanto brillante quanto ormai remoto e adesso non resta più nulla. Forse addirittura rimane qualche debito.
A reggere l’ipotesi c’è un libricino di “educazione ambientale” che tali Claudia Fachinetti e Alfredo De Girolamo hanno scritto per Il Quadrifoglio, la multiutility toscana che si occupa di cosucce come l’energia, l’acqua e i rifiuti. Il titolo, invero accattivante anche se vagamente paternalistico, è Riusi: da rifiuti a risorse. Impara, sperimenta e gioca! e la distribuzione è avvenuta in un po’ di scuole fiorentine. A dare un tocco di scientificità ulteriore c’è la presentazione niente meno che di Sveva Sagramola, tanto illustre dal punto di vista scientifico da arrivare a condurre la trasmissione televisiva Timbuctu (se sono abbastanza aggiornato).
Senza entrare nei particolari, l’esistenza del debito intellettuale è chiara. In una paginetta galeotta fatta sgattaiolare nel testo si sostiene che gl’inceneritori (termovalorizzatori per i seguaci della filosofia della mai troppo rimpianta Wanna Marchi) sono perfettamente innocui per la salute. Chi sosterrebbe una stravaganza del genere? Semplice: i medici! I medici presi come corpo unico, vale a dire rappresentati alla stregua di un esercito compatto di cerebrolesi impervi ad ogni tentativo di acculturamento. Chissà se il signor Giannotti, che de Il Quadrifoglio è il direttore, sa che cosa dissero a suo tempo gli Ordini dei Medici dell’Emilia Romagna e se gli hanno raccontato del sit-in dei colleghi francesi per impedire che si costruisse un inceneritore. Ma che importa? A questo punto l’asso di briscola lo cala proprio il signor Giannotti: che i “termovalorizzatori” facciano quasi bene lo dice pure Umberto Veronesi. Tanto nomini nullum par elogium. Sarebbe interessante che s’illustrassero le ricerche eventualmente svolte dal businessman milanese in proposito. Ma, poi, gli avranno detto che qualche secolo fa un tale Lavoisier scoprì il Principio di Conservazione della Massa? Avrà mai osservato che cosa esce dai camini degl’impianti? Avrà idea di che cosa c’è nelle ceneri e che sorte queste hanno? Avrà controllato come si comporta quella roba nell’ambiente? Avrà mai visto che cosa, di quella roba, si trova nei tessuti cancerosi? Avrà idea di come si muovano e di che cosa inneschino le particelle (corpi estranei) nell’organismo? Domande, tutte, ahimè, destinate a rimanere senza risposta, ce ne sarebbero a iosa ma non continuo perché non mi va di sparare sulla classica Croce Rossa. Però, per favore, si cerchi almeno di evitare il ridicolo.
Una delle frasi preferite di Paul Connett è “dove c’è un inceneritore c’è corruzione.” Io non lo so perché non mi occupo di criminalità. Ciò che so è che dove c’è un inceneritore c’è ignoranza e, a fianco, c’è l’incapacità politica di affrontare il problema dei rifiuti, un problema in costante aggravamento che non è affrontabile semplicisticamente con il trattamento post consumo né, meno che mai, con un gioco di prestigio ingenuo e truffaldino come quello dei falò a pagamento. Ciò che so è che, distribuendo libricini preparati furbescamente ad hoc per i bambini, si opera per allevare una massa di clienti futuri nutrendoli a distorsioni scientifiche grottesche e a menzogne vergognose.
Dal canto mio, io non posso che augurarmi che i fiorentini recuperino un po’ del cervello degli avi oltre a un po’ di dignità di cittadini. Che si riapproprino del proprio territorio e non regalino la salute loro e quella dei loro figli a chi ci lucra sopra e, comunque, che non la regalino a nessuno. Per questo, mi auguro che comincino con l’impedire la costruzione dell’ennesimo monumento alla follia, un monumento che si minaccia di erigere a due passi da Firenze, in un territorio dove già l’incenerimento dell’immondizia, a suo tempo presentata ai gonzi come più che sicura, fece guai seri. E il recupero di cervello e dignità passa necessariamente per l’allontanamento immediato e senza condizioni di una classe politica con palese evidenza incapace di governare il territorio. Questo con la speranza che gli eventuali successori non ne combinino di peggiori.
il tuttologo
in una intervista radiofonica il Dott. Veronesi, pontificava e tranquillizzava i pazienti/utenti…sull’uso dei vaccini (dopo il ritiro delle partite ossidate dell’antinfluenzale) e alla domanda del cronista se aveva fatto pure lui la vaccinazione, rispose…” no, perchè sono pigro!!”
RISPOSTA
La “pigrizia” di Veronesi è proverbiale. In poche parole, Veronesi dice: “Per l’influenza vaccinatevi voi ché a me viene da ridere.”