Aiuto!
Egr. Dott. Montanari,
Le scrivo perchè ho bisogno di capire! Lavoro in un termovalorizzatore (o inceneritore come preferisce) e ho bisogno di confrontarmi con qualcuno riguardo questo tema così importante : Lo smaltimento dei rifiuti!
Sono il responsabile di esercizio di un termovalorizzatore e su molte cose dette da lei o da altri contro gli inceneritori non mi ci ritrovo. Non conosco a fondo il discorso sulle nanoparticelle devo dire che è molto interessante, ma cerco di capire perchè se qualsiasi tipo di combustione le provoca, la colpa è solo degli inceneritori.
Perchè non si parla delle fonderie, delle vetrerie, cartiere ecc?? Essendo impianti che usano forni, anche loro inquinano o sbaglio?
Non è vero che tutti gli inceneritori buciano ad altissima temperatura. Il nostro inceneritore raggiunge al massimo i 970 °C, e nel nostro impianto separiamo a monte l'organico, ed i metalli (ferrosi ed alluminio).
Non è vero inoltre che questi impianti siano antieconomici. Certo il cip/6 aiuta parecchio, ma se lei pensa al fatto che i conferitori pagano per portare i rifiuti in impianto e aggiungendo il pagamento dell'energia prodotta (anche nel caso di mercato libero) il guadagno c'è lo stesso.
Io sinceramente sono un pò arrabbiato perchè tutti parlano male degli inceneritori, ma nessuno permette a persone come me di dire la propria. io ci lavoro e so come funziona, perchè nessuno vuol fare una normale, civile e sopratutto costruttiva discussione su questo? Ho scritto tantissime volte a Beppe Grillo senza aver risposta neanche senza pormi domande che magari aiutassero a capire bene come stanno le cose o almeno farmi cambiare idea.
Fin'ora nessuno ha tentato di farmi cambiare idea (e con tentato intendo dire che ha voluto darmi chiare evidenze del fatto che io mi sbagliassi).
Spero che lei sia diverso, come scienziato sia aperto alla discussione al fine di aiutare la gente a capire e di migliorare a sua volta.
La ringrazio per l'attenzione e la saluto
RISPOSTA
Egregio Signore,
Non credo che lei abbia bisogno di capire. Io ci ho fatto sopra almeno 600 conferenze pubbliche e a queste non è mai intervenuto uno straccio di tecnico capace di contraddire il principio di conservazione della massa, il fatto che, con le aggiunte che si devono fare per motivi tecnici, la quantità di materia che finisce nell'ambiente raddoppia rispetto all'iniziale, il fatto che, se lei brucia qualcosa, ciò che esce dalla combustione è di gran lunga più tossico di ciò che è entrato, il fatto che quel pochissimo che viene arrestato dai filtri rientra comunque nell'ambiente, il fatto che se lei calcola ciò che si è speso in energia per costruire ciò che viene incenerito (e che è quasi completamente reimpiegabile senza grandi sforzi) è immensamente maggiore di ciò che si ottiene dall'incenerimento, il fatto che tutte le alternative all'incenerimento sono incomparabilmente più economiche come dimostrano le città (San Francisco, per esempio) che hanno adottato tecniche diverse, e potrei continuare a lungo.
Al di là del business tipico della furberia italica, incenerire è un espediente privo di qualsiasi razionale scientifico indegno di un uomo del XXI secolo. Se lei non cambia idea, non so che farci. Ognuno è libero d'intrattenere credenze personali come più e meglio gli aggrada. Sappia solo che, in quella credenza, di scientifico non c'è nulla.
Quanto al fatto che anche altre fonti inquinanti insistono sul territorio planetario, che c'entra? L'inceneritore è uno dei pochi produttori di veleni a non avere alcuna utilità. E poi, mi spieghi: se lei viene sorpreso ad uccidere una persona, si difenderà dicendo che c'è chi di persone ne ha uccise ben più di una e, dunque, lei non è punibile?
Venendo, poi, al fatto che agl'inceneritoristi non è data facoltà di parola, beh, credo proprio che siamo alla fantascienza. Le varie multiutility spendono fior di quattrini (che, tanto, arrivano a palate dal popolo bue) per ipnotizzare i "clienti", affittando pseudoscienziati disponibili a raccontare cose che varrebbero una bocciatura in qualunque liceo. Nella mia regione (l'Emilia Romagna) si organizzano congressi farseschi e perfino spettacoli faraonici. Se, poi, ha avuto occasione di frequentare i programmi RAI, non le saranno sfuggite le pubblicità di stampo veronesiano (sponsor Veolia e soci) e le sortite dei vari Vespa, Augias, Tozzi, Angela "e assimilati".