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TARANTO: A 13 ANNI AMMALATO DI CANCRO DA FUMATORE

Il medico che per primo ha diagnosticato la malattia è rimasto sorpreso: un bambino col cancro da fumatore. Caso unico della storia della medicina. E senza mai avere fumato. Ma purtroppo il bambino vive a Taranto, che ormai è diventata la città più inquinata dell'Europa occidentale, e sta diventano nota come "Toxic" Linfen in CIna e Copsa Mica in Romania, città note per il loro elevatissimo inquinamento. In particolare a Taranto si produce il 90% della diossina italiana e il 10% di quella europea. Ed è proprio questa ad avere provocato l'adenocarcinoma rinofageo al ragazzo di cui si parlava prima.

E a questo contribuiscono le leggi italiane. In teoria, secondo le leggi europee, andrebbero punite quelle fabbriche che producono più di 0,4 nanogrammi di diossina per metro cubo. Ma l'Italia, per aiutare l'ILVA, la principale produttrice di questa sostanza, ha elevato il limite a 100 nanogrammi, cioè 250 volte il limite europeo e 1000 volte quello della Germania. E così, la peggio l'hanno gli abitanti, che vengono sistematicamente avvelenati, al punto che le donne incinte producono spesso il latte con la diossina. Eppure ci sarebbe l'esempio di Trieste, dove le acciaierie Lucchetti producevano lo stesso livello di diossina. E' bastato un provvedimento regionale che intimasse all'azienda di ridurre le emissioni, pena la chiusura, e l'ostracismo degli austriaci, che la ditta in due anni è scesa a meno di 0,1 nanogrammi al metro cubo. Basterebbe fare lo stesso a Taranto, ma ci sono troppi interessi sotterranei e l'Albania non fa certo pressione.