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Stercorarius italicus

Di tanto in tanto qualcuno, certo dotato di un senso ironico dell’umorismo, mi si rivolge dicendomi: “Quando sarai primo ministro…”  

I padroni che ci siamo scelti non temano: è più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago….

Vero è che, a scanso di problemi, questi hanno dato ad intendere alla loro carne da voto che ci voleva uno sbarramento (peraltro incostituzionale, ma che ce ne importa?) e che concedere di esprimere preferenze sulle persone sarebbe terribile (il perché resta sospeso in un limbo di bava.) 

Già che ci siamo, mettiamo uno sbarramento, e bello sostenuto, anche per le europee, così diamo stabilità al governo comunitario (!). Idiozie che non stanno né in cielo né in terra, naturalmente, ma i nostri statisti sanno che il popol bue beve e perfino apprezza tutte le porcherie che gli si ficcano nel truogolo. 

E, a proposito di truogolo, ben sapendo che non avrò forse mai la possibilità di dire la mia (la nostra, in realtà) laddove conta – con buona pace di chi illude il solito bovino che la democrazia si possa istaurare spingendo solo dal basso – vorrei attirare l’attenzione di chi mi legge su di un messaggio arrivato a questo blog senza che ricevesse l’attenzione che merita. 

Rileggete un po’ quanto Giovanni Marucci (la firma è coraggiosamente dichiarata) scriveva qualche giorno fa: 

Sollecitato da Maria, rispondo che di scadenze "taroccate" ne esistono molte.

Posso dire questo perché nell'ambito del mio lavoro queste cose accadono.

Mi spiego: io lavoro nell'ambito dei trasporti c/terzi ( si! su gomma!) e, quindi, trasportiamo surgelati ed alimentari per conto di alcune grandi aziende.

I depositi frigoriferi sono colmi e non sempre uno stock alimentare "non finito" (ovvero non impacchettato per la vendita) viene lavorato entro una certa data.

La rimanenza non viene buttata.

L'anno successivo si inizierà ad utilizzare, per esempio, i piselli avanzati l'anno prima, ma la data di confezionamento non dice nulla sulla data del raccolto e da quanto tempo sia surgelato: il prodotto è fresco!

Questo accade anche con il pesce.

E' capitato che svariati camion abbiano caricato del pesce per riportarlo alla casa madre, la quale ha sostituito i cartoni sui quali è stata apposta un'altra data del pescato e surgelamento, ma il pesce era sempre quello.

Non sono pochi quelli che disimballano i prodotti e li imballano nuovamente con una marca diversa (pronta, magari, per gli hard-discount) a prezzi decisamente convenienti.

Chi lavora per tali aziende dice: "Si, è vero che in giro ci sono verdure surgelate da oltre due-tre anni, ma non danno problemi di salute, è solo che il valore nutritivo non c'è più, il prodotto è "bruciato"."

Le aziende che non cambiano le date di scadenza agiscono in altro modo (non tutte ovviamente).
Ricordo, infatti, che anche su radio rai (ma anche alcuni trasportatori della ditta in cui lavoro me lo hanno riferito) si parlò delle porcilaie emiliane in cui si portavano bancali e bancali di prodotti alimentari surgelati perché a scadenza breve.

Un nostro trasportatore ingenuamente disse ad un operaio: "Certo che è un lavoraccio togliere tutto l'imballaggio …"
L'operaio rispose: "Ma no! guarda che buttiamo tutto in un tritatutto per avere un poltiglione pronto per dar da mangiare ai maiali".

Questo che disse l'operaio è la stessa cosa che è uscita da radio rai.
Immaginate che bel poltiglione comprensivo di plastica, carta, alluminio …. ed anche un po' di cibo.
Questo è lo stato di salute del settore del surgelato.

Non tutte le aziende fanno questo, ma nel migliore dei casi molti alimentari finiscono in discarica, alla faccia di chi muore di fame e dello spreco energetico.

Il latte alla melammina dei Cinesi? Beh, noi non vogliamo essere secondi a nessuno. 

Certo che, se noi vivessimo in un paese normale e non timonato da una manica di furbetti e di comari da cortile, avremmo allertato senza por tempo in mezzo tutte le autorità sanitarie, quelle vere, intendo, e avremmo cominciato ad ispezionare produttori, commercianti e trasportatori. Questo (scusate se mi viene da ridere) senza farci corrompere.

Ma da noi, no: noi, in un tutt’uno con i nostri onorevoli governanti che ci siamo scelti, siamo in tutt’altre faccende affaccendati e, se mangiamo merda, qualche genio di qualche università dirà che si è trovata una maniera ecologica per processare i rifiuti. 

Dopotutto, a mangiare merda dovremmo esserci abituati, e questo in tutti i sensi.  

O.T. leggetevi:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/22/da-domani-la-terra-in-rosso-le.html

http://www.footprintnetwork.org/gfn_sub.php?content=overshoot

Immagine da: http://files.splinder.com/450664a0c9b6486e9da989db39f36b0b.jpeg

 

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