salve! ho scoperto il suo lavoro da poco tempo, mi ha impressionato il tutto. Grazie dello sforzo e delle ricerche. da ignorante quasi totale sul tema avrei una domanda. Premesso che penso che la differenziazione delle immondizie ( nel paese dove vivo è obbligo da ormai anni, come fa aa funzionare? prima multe a chi non la faceva, poi sconti a chi la fa…potere del denaro) così come la riduzione degli imballaggi siamo importanti e fondamentali. Ma poi quello che resta come si dovrebbe smaltire? o almeno lei cosa propone?
La ringrazio per la risposta cortese
Sonia Milanese
RISPOSTA
Cara Sonia, l'immondizia più facile da smaltire è quella che non si produce e noi, da bambini viziati quali siamo, d'immondizia inutile ne produciamo a dismisura. Quando butta qualcosa, provi a chiedersi se quel gesto era proprio necessario o non aveva, magari, un'alternativa meno impattante sull'ambiente. Volendo, dimezzare la quantità di rifiuti è operazione non solo fattibile, ma addirittura banale. Poi c'è da chiamare in causa l'industria. La stragrande maggioranza dei prodotti che usiamo è progettata male, senza che ci si curi del destino di quegli oggetti. Basterebbe che il produttore fosse obbligato a ritirare e smaltire a sue spese il suo prodotto e una bella fetta del problema sarebbe risolta. Dal punto di vista tecnologico, infatti, è del tutto possibile produrre oggetti "amici dell'ambiente" e prima o poi non avremo altra alternativa che usare solo quelli. Per ciò che eventualmente residuerebbe (pochissimo, se pensa che San Francisco e Canberra hanno in progetto di diventare a breve città senza rifiuti), esistono diversi metodi di smaltimento a freddo che può trovare, per esempio, cercando su Internet. Il grave problema di quasi tutti questi metodi è che costano poco e non rendono ai mascalzoni che lucrano sui rifiuti servendosi, magari, di leggi confezionate apposta per loro da politici mascalzoni quanto loro.
Stefano Montanari