CORREZIONE DEL 13 GIUGNO A PROPOSITO DI MONDORADIO: VEDI TESTO IN ROSSO.
Ci sono fatti sgradevoli da raccontare e, insieme, difficili da commentare.
Chi mi legge abitualmente sa che avevo accettato di tenere una conferenza nella sede romana di Casa Pound. Sa pure che a chi aveva storto il naso avevo risposto che io parlo di scienza e di salute: argomenti abbinati che nulla hanno a che spartire con le opinioni politiche o con la fedina penale di chicchessia. Dunque, per me nessun problema a parlare a Casa Pound come in passato avevo fatto per organizzazioni di tutt’altra tendenza. Chiarisco che, per questa occasione, l’invito veniva da Francesca Romana Cristicini di Mondo Radio [CORREZIONE DEL 13 GIUGNO: DA MONDORADIO MI SCRIVONO E POI MI TELEFONANO PER AVVERTIRMI CHE DA NOVEMBRE 2017 LA SIG.RA CRISTICINI NON HA PIU’ NULLA A CHE FARE CON L’EMITTENTE E, DUNQUE, MI PREGANO DI PRECISARE LA COSA. CURIOSO CHE LA SIG.RA CRISTICINI NON MI ABBIA AVVISATO], emittente cui in passato avevo rilasciato interviste e con la quale non avevo mai avuto il minimo problema. Per questo mi sono fidato.
Chi mi segue abitualmente sa che io pongo delle condizioni per tenere le mie conferenze, e queste, dettate da una lunghissima esperienza, sono minuziosamente elencate nel mio blog alla sezione Conferenze e Consulenze. Chiunque organizzi un evento s’impegna a seguirle pedissequamente e senza eccezioni di sorta.
Compatibilmente con i ritardi che sono parte integrante del DNA ferroviario italico, mia moglie ed io arriviamo giusto in tempo al numero 8 di Via Napoleone III dove sta Casa Pound.
La prima sorpresa è di trovare una saletta con non più di una cinquantina di sedie, forse meno. Poi c’è il problema della visione delle immagini che abitualmente mostro per illustrare ciò che dico: non un telone da proiettore come deve essere ma uno schermo televisivo al quale è impossibile collegare il mio computer. Dunque, tutto attraverso un Mac che non accetta se non in parte ciò che è fatto, invece, per un PC.
L’altra sorpresa è trovarmi una dottoressa (medico) che DOVEVA fare un’introduzione alla mia conferenza, cosa di cui io faccio assoluto divieto come è riportato chiaramente nelle istruzioni per gli organizzatori.
Finalmente, con tre quarti d’ora di ritardo dovuti alla goffaggine dell’organizzazione e con gente in piedi nel corridoio e sul balcone, si comincia con il pistolotto della dottoressa la quale, tra l’altro, annuncia che Casa Pound non ha ancora preso una decisione in tema di vaccini, cosa che, almeno dal punto di vista razionale, non può riguardare la politica ma, evidentemente, il livello è quello. Questa signora, poi, forse abituata ad altro, nel corso della conferenza si sentiva in diritto d’interrompere a suo piacere con esternazioni futili, peraltro senza rendersi conto né che io mi stavo rivolgendo ad un pubblico generale né che per parlare di un argomento è quanto meno necessario conoscerlo, cosa che non era certo il caso suo. All’ennesima interruzione qualcuno tra i presenti le ha ricordato l’ovvietà: il pubblico era venuto per ascoltare me e non lei, cosa che ha visibilmente ferito il suo ego.
Tra continue e fastidiose interruzioni della dottoressa, si arriva alla fine. Ecco, allora, che il personaggio comincia ad esibirsi in tutto il suo splendore di paladina della “verità” e dell’“onore” della categoria cui appartiene: io sparlo dei medici i quali, invece, salvo, chissà, rarissime eccezioni che le sono comunque sconosciute, danno tutte le informazioni che i candidati alla vaccinazione chiedono. Detto en passant, chissà quali informazioni potrebbe dare lei. E qui i presenti, tra cui diversi genitori di bambini danneggiati da vaccino, cominciano a protestare nei riguardi della sempre più agitata dottoressa alla quale io dico che le proibisco di raccontare fandonie alla MIA conferenza. L’atmosfera si scalda e io, allora, prendo le mie cose e me ne vado, rinunciando alla parte che preferisco delle conferenze: le domande del pubblico. Lungo la via d’uscita vengo fermato da diverse persone che mi stringono la mano e arrivo al portone sulla strada dove altre persone mi aspettano per salutarmi. A questo punto l’altra sorpresa: senza che io lo veda mi arriva vicino un tale che, gridando che io non devo alzare la voce, mi sferra un pugno colpendomi tra orecchio, tempia e zigomo. Dal punto di vista stilistico un gancio sinistro criticabile ma di sicura efficacia. Il colpo violento e il fatto di non essere preparato a riceverlo mi fanno perdere i sensi per un po’, mentre il picchiatore, in possesso della tecnica che permette di non lasciare il segno, si allontana, non senza, però, aver previamente minacciato mia moglie di farle fare “una brutta fine”.
Ora, prescindendo da quella che è di gran lunga la peggiore organizzazione tra le molte centinaia di eventi cui ho partecipato, i commenti sono difficili da fare. Era tutto preparato? Se è così, è evidente che Casa Pound ha già preso la sua posizione sui vaccini: quella condivisa da chi pratica la violenza. Perché mi hanno imposto quella dottoressa, imbarazzante nella sua impreparazione, del tutto superflua per la conferenza ma efficacissima nel disturbarla? Perché la raccolta fondi mirata all’acquisto del microscopio, ragione per la quale io tengo le conferenze, non è stata prevista e, dunque, zero Euro? Giusto per informazione, le spese di viaggio, cena e pernottamento sono state sostenute da Vita al Microscopio. Perché la trasmissione in diretta dell’evento è stata interrotta quando la conferenza prendeva una piega troppo sgradita a qualcuno?
Per me la violenza non è certo una novità. Istituzioni e soggetti privati me ne hanno fatte negli anni di tutti i colori, ma non si era mai arrivati al grezzo, ottuso squallore della violenza fisica condita da minacce. Non ho idea se si tratti dell’ennesimo avvertimento, visto che ultimamente ne ricevo diversi, o se tutto ciò che è avvenuto altro non sia se non una serie malaugurata di coincidenze a partire dall’incapacità degli organizzatori per finire all’atto da cane sciolto di uno sconsiderato. Ora resta da vedere quale posizione ufficiale prenderà Casa Pound. Vedremo, insomma, se mia moglie ed io siamo stati vittime di un’imboscata o se è stata solo sfortuna. Anche il tono delle eventuali scuse e ciò che verrà fatto per riparare alla vergogna, se mai qualcosa verrà fatto, saranno indicativi. Il silenzio sarà la più eloquente delle spiegazioni.
Per ora aggiungo l’episodio alla mia esperienza e ne faccio tesoro. Resto, comunque, del parere che non avrei mai potuto rifiutare di parlare a Casa Pound perché, l’avessi fatto, avrei mancato ai miei doveri morali.
Egr. Dr. Montanari, leggo con sdegno e orrore quanto da Lei riportato. Mi auguro che Lei non abbia subito alcuna conseguenza – oltre che morale – del pugno ricevuto e che il criminale che vigliaccamente La ha colpita sia presto messo al sicuro nelle patrie galere. Ma mi chiedo anche “cui prodest” ? Quale biglietto da visita offre una Organizzazione / un Partito Politico che permette l’aggressione dei suoi stessi ospiti? Come Lei ben sa l’ospitalità è sacra per tutti i popoli civili dall’inizio del tempo – basta leggere l’ Odissea per rendersene conto. La tecnica adottata contro di Lei… Leggi il resto »
RISPOSTA ad Aurelio – Le assicuro che è stata una bella botta aggravata dalla sorpresa. Naturalmente ignoro se l’aggressore, probabilmente non nuovo ad imprese del genere vista la sua esperienza su come si colpisce senza lasciare tracce visibili, sia un eroe di Casa Pound o un volontario. Mi viene da sorridere quando lei menziona le patrie galere. Io sono già stato minacciato chiaramente di morte un paio di volte e la prima ho sporto denuncia. Archiviata. La seconda, subita in formato famiglia, è stata denunciata solo da mia moglie e, senza sorpresa, è stata archiviata perché, in fondo, si tratta… Leggi il resto »
Quando una verità diventa troppo scomoda, lo sdegno di impolverarla è inqualificabile. Sta a noi spazzare via granello per granello questo sdegno, con un semplice soffio di coraggio!
RISPOSTA a Matteo975 – Il coraggio è merce rara almeno quanto l’onestà.
Per quel poco che vale esprimo, a lei e sua moglie, la mia solidarietà e quella di molte persone da Verona di cui, pur non essendo ufficiale portavoce, sono comunque testimone.
Grazie per la determinazione !
Caro dott. Montanari, comprendo i suoi doveri morali, ma da certi movimenti di teste calde (di destra o di sinistra non fa differenza) meglio girare alla larga. L’incolumità fisica sua e di sua moglie è di gran lunga la cosa più importante e poi c’è ancora enome bisogno di voi vivi e integri.
Pregiatissimo dottor Montanari, Gentilissima professoressa Gatti, Siamo rimasti tutti esterrefatti da questa terribile notizia oggi sulla violenza verbale e fisica perpetrata nei confronti suoi e di sua moglie!!! Ci dispiace immensamente per quello che avete dovuto affrontare ieri, nel contempo ci auguriamo che possiate presto riprendervi, fisicamente, emotivamente, mentalmente. Moltissime persone che conosco e io stessa apprezziamo il vostro lavoro e il vostro coraggio, la vostra determinazione e la vostra correttezza, sia come professionisti, che come esseri umani. Nel mio piccolo sto cercando di capire il senso di tutto quanto l’accaduto, l’unica cosa che so per certo è che ogni… Leggi il resto »
Mi dispiace dell’accaduto. Resta tutto quello che ho scritto sulla remora politica che avrei avuto al suo posto, legata al fatto che è nel loro stile la violenza verso il prossimo, qualcosa che va al di la dei proclami o pensieri, e quindi per me sarebbe stato difficile accettare un tale invito . Ciò che ho scritto resta nell’ambito del periodo ipotetico visto che io non sono uno scienziato e gli unici incontri che ho fatto riguardavano un tema politico e tecnico ma incasellati in una associazione che ha tra i suoi principii l’antirazzismo , quindi in quegli incontri sarebbe… Leggi il resto »
E’ sconcertante ! Un anno fa siete stati scortati in giro per Bruxelles come dei pericolosi jihadisti su segnalazione della ministra della Salute, romana; e ora rischiate l’incolumità per mano di qualche esaltato nostrano, e romano. Non so se la correlazione sia solamente pensabile, ma io la penso. Comunque sia non sono più sufficienti le condizioni da lei poste per le vostre conferenze. Credo sia necessaria anche la verifica preventiva dei locali e delle tecnologie a disposizione, di almeno un moderatore che possa mettere alla porta persone che DEVONO fare introduzioni varie, e qualcuno che faccia da bodyguard. Sembra tutto… Leggi il resto »
Sono assolutamente d’accordo con lei, Eugenio e quoto in toto quello che sta scrivendo. Necessario e non procastinabile che i due ricercatori vengano protetti 24 ore su 24, per la loro incolumità fisica visto che stanno rischiando la vita per la ricerca e quindi per tutti noi, piccini e adulti. Noi genitori liberi e indipendenti non permetteremo che simili incresciosi eventi abbiano più ad accadere.
Dispiace veramente leggere di quanto accaduto, e di come in questo Paese la Verità sia sempre più scomoda; Auguro ad entrambi di poter superare presto questo momento cosi esasperante per voi sotto tutti i punti di vista! E mi auguro, se non lo hanno già fatto che Casa Pound prenda le distanza da questo brutto gesto! Il vostro lavoro per noi è fonte di conoscenza e sopravvivenza! Grazie!
NON CREDO AD UNA SOLA PAROLA del racconto fumogeno scritto su facebook dall’organizzatrice dell’incontro presso CP Francesca Romano !!! Ciò che è successo, dalla minuscola saletta (50 posti a sedere), alla mancanza del telone per il proiettore, al non collegamento del computer, ecc. … fino alla presunta “presentatrice” (non richiesta!) che disturbava(!) con le sue domandine retoriche, sembrava proprio UN BEL TRAPPOLONE PRO-VAX !
Ottaviano, condivido. La prova finale che si è trattato di un’imboscata è l’assenza da parte di CP di sincere e non formali scuse, sia per quanto occorso fisicamente al dott, Montanari, sia per come è stata preparata e condotta la conferenza. Dati 100 i punti di partenza, alla fine gliene sono rimasti soltanto una manciata.
RISPOSTA a Dantes – Oggi ho parlato con i Carabinieri. Ho 90 giorni di tempo per agire.
RISPOSTA ad Ottaviano – Io non so se esistesse una trappola. Se sì, mi si deve spiegare che cosa ci abbia ricavato Casa Pound. Mettermi alle costole una dottoressa non solo senza alcuna utilità per la serata ma totalmente ignara dell’argomento tanto da superare il grottesco, presuntuosamente convinta di far parte della conferenza e in modo palese inesperta di come tutte le conferenze si svolgano è stato un errore grave, soprattutto considerando che io ero lì a dimostrare, tra l’altro, la follia di una legge promulgata da quelli che, almeno in teoria, dovrebbero essere gli avversari politici. Certe stramberie parevono… Leggi il resto »
Egr. Dr. Montanari,
Trovo davvero incredibile che neanche una persona di cultura ed intelletto quale l’Avv. M. Mori La abbia contattata o abbia fatto scuse ufficiali. Stiamo forse assistendo a un pre-ordinato (ovvero, “ordinato”, a seguito di una “offer you cannot refuse”) suicidio di CPI?
RISPOSTA ad Aurelio – La prego, non parliamo di cultura perché non ne vedo traccia pur essendo abituato a ingrandimenti di centinaia di migliaia di volte. L’aggressione è diventata occasione per coprire me, che ne sono stato vittima, di insulti e questo aggiunge più di qualcosa a tanti elementi di un mosaico che si sta completando. Comunque, di scuse nemmeno l’ombra e nemmeno l’ombra di un qualunque tentativo di spiegazione.
IL VERO VALORE di una “bella conferenza” consiste nella possibilità di PORTARE L’EVENTO A CONOSCENZA DI UN PUBBLICO PIU’ VASTO POSSIBILE attraverso internet. Per questo motivo e soprattutto per rispetto del pubblico(!!!), non dovrebbe essere difficile capire che la “lectio magistralis” di un conferenziere NON può essere interrotta dai pareri-ni o dalle domandine stupidine di chicchessia ! Le domandine sciocchine si fanno solo alla fine !
Prevedere in una conferenza una “presentatrice” che ogni tanto, a capocchia, interrompe lo svolgimento dell’argomento con le sue domandine NON GIOVA AD ALCUNO !!!
RISPOSTA ad Ottaviano – Forse il personaggio aveva solo il compito d’infastidirmi. Chiunque sappia come funziona una conferenza sa che il conferenziere non s’interrompe mai e, se è previsto, le domande si fanno alla fine. Come ho sempre detto, la parte riservata alle domande è quella che preferisco, ma stavolta non è stata possibile. Io resto sempre stupito quando vedo che c’è chi è disposto a recitare certi copioni a scapito della propria faccia, ma forse, a 69 anni compiuti, devo ancora capire una fetta di mondo. Forse quella di successo.
Grazie di tutto quello che fate, per me lei e sua moglie siete la coppia di intellettuali ed eroi piu grande di questa Nazione, siete un patrimonio per l’italia e penso che tra poco se ne accorgeranno tutti! ed è per questo che la stanno attaccando così, le cose stanno cambiando con questo governo : https://www.informarexresistere.fr/codacons-denuncia-lorenzin/ forse quel periodo di cui parlava in cui le persone avrebbero preso coscienza sui vaccini “periodo inevitabile” non è cosi lontano come credeva, voglio solo dire che lo seguo da molto tempo e ho cercato nel mio piccolo di informare su questi temi le… Leggi il resto »
RISPOSTA a Ilaria 91 – Beh, esse il meglio in Italia oggi non è poi gran cosa. Per il resto, io stesso stentai molto a credere a quello che 16 anni fa era chiaro al microscopio.
A proposito di Codacons, mi sembra che oltre ai generalmente bugiardi mass-media, anche siti “specializzati” come http://www.quotidianosanita.it/ si sono dimenticati di segnalare al pubblico la recente notizia:-
“La Procura di Roma aveva chiesto il rinvio a giudizio per Rienzi ma ora il Gip del Tribunale, accogliendo in pieno le tesi dello Studio Coratella che ha difeso il presidente Codacons nella causa, ha totalmente bocciato Walter Ricciardi, e ha disposto il proscioglimento perché ‘il fatto non sussiste’ , formula che nelle motivazioni che fornirà il Tribunale, potrebbe significare che effettivamente le accuse del Codacons erano fondate.”
https://guardforangels.altervista.org/blog/2018/06/vaccini-prosciolto-codacons-dimissioni-ricciardi/
RISPOSTA ad Aurelio – Uno degli strumenti più efficaci di ogni regime dittatoriale è il silenzio da una parte con lo strombazzamento dall’altro. Insomma, niente di nuovo sotto un sole sempre più malato.
[…] Dall‘indomani sul suo blog, il marito forniva in più puntate una versione finanziaria della trappola: […]
RISPOSTA a Vaccini: la trappola ecc. – Diventa difficile commentare un’accozzaglia di idiozie di quella portata. Giusto alcuni punti: io non ho nessun rapporto, buono o cattivo che sia, con Casa Pound. Quanto al diverbio sulle scale, siamo alla follia. Io sono sceso in acensore e, dunque, non potevo avere avuto incontri sulle scale. Il ragazzotto che mi ha onorato delle sue attenzioni pugilistiche è comparso dal nulla e ancora adesso non ho idea del perché si sia comportato così. Tutto il resto è su quel tenore. Sarebbe interessante studiare l’autore del pezzo dal punto di vista non solo psichiatrico.