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Si torna a casa

I commenti fuori tema saranno cestinati

Con un P.S. del 1° febbraio

Chi è più navigato di me mi aveva abbondantemente avvertito: dai fastidio e non perderanno occasione per disturbarti, anche molto pesantemente, cercando di minare la tua immagine non potendo mettere in discussione ciò che dici.

Molto ingenuamente, io ho aperto questo blog nella speranza che potesse servire come luogo di scambio di opinioni e d’informazioni. In pochi mesi siamo arrivati a superare, e spesso non di poco, i 15.000 ingressi giornalieri: segno che a qualcuno l’iniziativa interessava.

Inevitabile trovare tra gli ospiti qualcuno che,

approfittando dell’anonimato, sparava dal buio. All’inizio si trattava di un paio di ricercatori non particolarmente dotati che non riuscivano a sopportare l’idea che ci fosse chi potesse scoprire qualcosa di nuovo, magari d’importante, ritenendo che questo li costringesse ad un paragone. Naturalmente, nulla di tutto questo, ma la psiche umana ha anche questi risvolti.

Poi, però, siamo diventati un problema a più ampio raggio e sono comparsi personaggi con tutta evidenza  impiegati da chi vede turbati i propri interessi personali e di cosca. Mica tanti: tre o quattro in tutto. Però quelli lo fanno di mestiere e non hanno alcun problema a dedicare ore della loro giornata ad allestire qualcosa di ovviamente assurdo e stravagante per chi abbia cognizione di causa, ma appetibile per tutti coloro, e sono la maggioranza, che troppa cognizione non hanno.

Nessuno di loro ha avuto il coraggio e l’onestà di rivelare nome, cognome e  indirizzo, il che è perfettamente in linea con la levatura dell’operazione. Del resto, coraggio e onestà striderebbero con la missione. Quelle persone conoscono benissimo la psicologia umana, così come la conoscevano tutti i manipolatori e i dittatori del passato e la conoscono quelli del presente: se getti fango, la maggior parte arriva a bersaglio e, per di più, la gente è dispostissima a farsi truffare, anche ripetutamente, da chi non ha nome e faccia.

Poiché io non ho alcuna intenzione di stravolgere questo blog secondo i piani di questi signori (alcuni dei quali con più di uno pseudonimo, come posso facilmente rilevare), d’ora in poi i loro “commenti” saranno cancellati perché irrilevanti e, soprattutto, perché fin troppo chiaramente indirizzati a distogliere l’attenzione dai problemi che qui s’illustrano e che rompono, o rischiano di rompere, le uova nel paniere ai loro padroni.

Chi vorrà continuare a leggere il trash che ha macchiato questo blog per qualche settimana potrà certamente farlo frequentando altri siti che, ne sono sicuro, si presteranno alla bisogna.

P.S. in risposta ai messaggi, quasi tutti privati, che mi stanno arrivando.      

Dover mettere alla porta quegli ospiti è cosa che non avrei mai pensato di dover fare ed stato per me fonte di amarezza e di delusione.

Se è vero che un paio di loro altro non erano se non innocui “ricercatori” spaesati e delusi di loro stessi, qualcun altro era un professionista che tentava di contrabbandare la licenza più sfrenata con il travestimento della libertà.  

Curioso che chi professa la sua dedizione alla libertà, certo una delle condizioni che più nobilitano l’Uomo, sbandieri il concetto di censura. Ma censura non è forse ciò che questi pretendono che si applichi  a me? Ed è altrettanto curioso che chi strepita lo faccia guardandosi bene dal rivelare il suo nome ed il suo volto “nemmeno sotto tortura”, come ebbe modo di scrivere uno di quei misteriosi personaggi. Di fatto, la libertà invocata è la stessa di chi decora le porte dei gabinetti negli autogrill o devasta i treni che portano i ”tifosi” del calcio o sfascia le vetrine nel corso di una qualunque manifestazione di piazza.  

L’amarezza e la delusione mi vengono dal dover costatare come sia di fatto impossibile aprire le porte a tutti, fidando nell’onestà di chi entra, e dall’aver toccato con mano come tanta umanità dedichi le sue forze alla propria distruzione per conto terzi.  

Io sono troppo vecchio per sostenere che ho la verità in tasca, ma il fatto che esista chi tenta in ogni modo, non disdegnando nemmeno le azioni più avvilenti, di sbarrarmi la strada che credo sia, se non quella giusta tout court, almeno una di quelle giuste possibili, è di uno squallore morale profondissimo. Dopotutto, io non ho mai preteso nulla da nessuno e se faccio ombra a qualcuno che non ha luce per brillare o rischio di mandare all’aria qualche colpo miliardario dei soliti noti, non sono fatti che mi riguardino. 

Spero che queste siano le ultime parole che scrivo su questo miserabile argomento.