Scusate se appaio rude, ma ormai da anni sono costretto a ripetere le stesse cose, a quanto pare senza molto profitto.
Se da una parte c’è chi mi reputa un ignobile venditore di fumo – magari, chissà, fumo d’inceneritore – dall’altra c’è chi crede che io sia una sorta di depositario del sapere senza aggettivi e senza confini, né più né meno un clone di Umberto Veronesi o di Piero Angela o di una delle tante altre creature certificate onniscienti dai raggi catodici. Senza entrare in urto con i primi, non esito a deludere i secondi. Io so poco e molto di quel poco che so l’ho imparato da solo. Appena di quello mi avventuro a parlare. Dunque, non mettetemi il muso se, come faccio almeno nella metà dei riscontri che do a chi mi scrive privatamente, dico di non essere in grado di soddisfare chi m’interroga.
A chi mi scrive stupito e mi chiede di raccontargli per la millesima volta la storia del microscopio che Grillo ha fatto portare via, rispondo con una caduta di braccia e con l’invito a leggere almeno http://www.megachipdue.info/tematiche/beni-comuni/4797-lgrillo-tra-polveri-sottili-cause-usa-e-getta-e-silenzir.html Se queste persone attingono le informazioni dai giornali, dalle TV o dal blog di Beppe Grillo, sono scusate per la loro disinformazione.
Non poche delle richieste che mi arrivano sono di persone che mi chiedono bibliografia su argomenti disparati. Capisco che è molto comodo trovarsi già fatta una bella lista di titoli da infilare in calce ad una tesi o ad una ricerca qualunque senza, magari, averli nemmeno scorsi (scivolando così, a volte, nel grottesco come accadde ad un tuttologo nostrano quando, a supporto di un suo illuminato parere sull’opportunità di “termovalorizzare” un territorio citò distrattamente lavori che lo smentivano), ma non mi pare corretto pretendere che io mi metta a spulciare i vari motori di ricerca per evitare a qualcuno l’incomodo. La sezione pdf di questo sito contiene una quantità d’informazioni sull’ambiente. Il resto, che è infinito, si trova nelle biblioteche o in rete.
Non passa settimana che almeno tre o quattro ragazzi di buona volontà non mi mandino il loro curriculum chiedendo di essere assunti. Tralasciando il fatto che qui non c’è un soldo, è bene che questi giovani siano informati su come, usciti dall’università, non sappiano gran che e, dunque, debbano “andare a bottega” come si usava un tempo. E questo nella migliore delle ipotesi, perché, se sono capitati con qualche professore di cui preferisco non fare il nome, il loro livello è abbondantemente sotto lo zero. Requisiti indispensabili, poi, oltre alla voglia di rimboccarsi le maniche sono un inglese degno e nozioni sufficienti di microscopia elettronica.
Ancora, vi prego, non chiedetemi “occhiate” a dei documenti o “pareri” su tesi o scritti vari. Al di là di un’eventuale mia competenza, non ne ho proprio il tempo. Ma le “occhiate” più critiche sono quelle pretese al microscopio elettronico. Evidentemente c’è chi pensa che quell’“occhiata” sia questione di un attimo e non costi nulla. Per informazione, il nostro laboratorio non è un ente pubblico dove paga Pantalone e, se c’è chi voglia toccare con mano quanto costi la ricerca, venga a trovarmi. Comunque, si sappia che per me tutto questo fa parte del lavoro, un lavoro con cui cerco disperatamente di finanziare quella ricerca di cui poi tanti, istituzioni tutt’altro che escluse, vogliono servirsi salendo sul treno senza pagare il biglietto (“tanto il treno viaggia lo stesso”). E pure parte del lavoro è tenere conferenze.
Ad ogni modo, siate gentili: prima di mandarmi una mail di richiesta di spiegazioni o di pareri, perdete un quarto d’ora della vostra vita a consultare la sezione Faq di questo sito e i post pubblicati. E’ quanto mai probabile che la risposta ai dubbi che vi attanagliano sia già stata pubblicata più di una volta.
Spero che l’aver chiarito per l’ennesima volta le cose non abbia urtato la sensibilità di nessuno.
Come si finanzia la ricerca
Sarà fuori tema con l’articolo ma è in tema con il blog…
Guardate questo attualissimo seppur datato filmato. E’ tutto interessante ma la parte che tratta del modo con cui si finanzia la ricerca e del metodo con cui si fa informazione scientifica inizia al minuto 30.00.
[url]http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-449b136a-f3a4-4d34-a176-2277a629ade0.html[/url]
La villa di Veronesi
Caro Dottore
ma cosa le è saltato in mente. Mettersi a dire che dagli inceneritori escono nanopolveri e un sacco di veleni e ritrovarsi senza neanche i soldi per acquistare un microscopio! Ma perbacco, guardi che bella villa, come quella di Veronesi, si poteva fare dicendo che dagli inceneritori esce solo aria pulita.
E poi la poteva anche vendere a Tom Cruise per la modica cifra di 18 milioni di euro!
Ma insomma un po’ di savoir faire!
http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2011/02/04/news/una-super-villa-per-tom-cruise-missione-possibile-3354084
x[quote name=”Martolini Enrica”]Caro Dottorema cosa le è saltato in mente. Mettersi a dire che dagli inceneritori escono nanopolveri e un sacco di veleni e ritrovarsi senza neanche i soldi per acquistare un microscopio! Ma perbacco, guardi che bella villa, come quella di Veronesi, si poteva fare dicendo che dagli inceneritori esce solo aria pulita. E poi la poteva anche vendere a Tom Cruise per la modica cifra di 18 milioni di euro! Ma insomma un po’ di savoir faire! http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2011/02/04/news/una-super-villa-per-tom-cruise-missione-possibile-3354084%5B/quote%5D eh ma se l’è guadagnata la villa, non sai quante vite ha salvato Veronesi? pensa soltanto a quanti non mangiano… Leggi il resto »
domanda su biomasseIl comune di Ascoli Piceno ha dato il via libera alla costruzione di una centrale a biomasse per produrre 500 Mw. Su un quotidiano locale (Corriere Adriatico) c’è scritto: “…[i]le biomasse rientrano tra le fonti rinnovabili in quanto l’anidride carbonica emessa per la produzione di energia non rappresenta un incremento dell’anidride carbonica presente nell’ambiente , ma è la medesima che le piante hanno assorbito per svilupparsi e che alla morte di esse tornerebbe nell’atmosfera attraverso i normali processi degradativi della sostanza organica. L’utilizzo delle biomasse accellera il ritorno della CO2 in atmosfera rendendola nuovamente disponibile alle piante. Sostanzialmente… Leggi il resto »
c’è altro oltre alla CO2 !!!Dario, io abito a Pistoia “città del verde”, chiamata così perchè ci sono vivai a perdita d’occhio e ovunque … sai, pensando al fatto che c’è così tanto verde chiunque potrebbe dedurre che la nostra città è fortunatissima … invece, noi siamo la provincia che fornisce agli ospedali della zona e non, il più alto numero di malati per tumori (stomaco, polmone, vescica), leucemie, diabete, sensibilità chimica multipla, malattie autoimmuni, etc… domandina: che nesso c’è fra il vivaismo e queste malattie? Curiosità: lo sai che, gli scarti del vivaismo, essendo vegetali, vanno a finire nelle… Leggi il resto »
x[quote name=”Dario”]Il comune di Ascoli Piceno ha dato il via libera alla costruzione di una centrale a biomasse per produrre 500 Mw. Su un quotidiano locale (Corriere Adriatico) c’è scritto: “…[i]le biomasse rientrano tra le fonti rinnovabili in quanto l’anidride carbonica emessa per la produzione di energia non rappresenta un incremento dell’anidride carbonica presente nell’ambiente , ma è la medesima che le piante hanno assorbito per svilupparsi e che alla morte di esse tornerebbe nell’atmosfera attraverso i normali processi degradativi della sostanza organica. L’utilizzo delle biomasse accellera il ritorno della CO2 in atmosfera rendendola nuovamente disponibile alle piante. Sostanzialmente queste… Leggi il resto »