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Roberto il gommista

 

“Che cosa vuoi fare da grande?”

La domanda perseguita tradizionalmente milioni di bambini. Sessanta e passa anni fa io rispondevo regolarmente “il boia”.  Non perché ne avessi la vocazione ma, semplicemente, per mandare al diavolo l’importuno.

Da piccolo Roberto Burioni voleva fare, tutto insieme, il geografo e il benzinaio, e l’idea gli è rimasta fissa in testa fino a tarda età. Impossibile non ricordare la genialità del bambino ormai diventato anagraficamente uomo fatto quando, con un sillogismo che avrebbe fatto grande impressione su Aristotele che dei sillogismi fu teorico e maestro, il luminare spiegò al popolo che la Terra è rotonda (ecco il geografo), la benzina brucia (benzinaio), dunque, i vaccini sono la salvezza del mondo. Ineccepibile.

Ora Roberto Burioni ha capito che la sua vocazione è quella del gommista e, con la sintesi che lo ha sempre contraddistinto e fedele alla sua convinzione che qualunque cosa si faccia deve essere fatta “tutta insieme”, ci spiega che

“Il 15 novembre saremo tutti obbligati a montare nelle nostre auto gli pneumatici invernali. Tutte e quattro le ruote insieme? Ma siete matti? Non sarebbe meglio procedere una alla volta, in modo da abituare l’auto a poco a poco? E non sarebbe opportuno personalizzare modello per modello? E fare prove se l’auto tollera gli pneumatici invernali? Se l’auto ha solo sei mesi reggerà questo cambio improvviso? Non sarebbe meglio

aspettare marzo per sostituire le gomme?

Ecco, se uno si mettesse a fare questi ragionamenti verrebbe preso per scemo. La cosa migliore è installare contemporaneamente tutti gli pneumatici nella propria auto, in quanto in questo modo è più sicura. Allo stesso modo non esiste nessun motivo per dovere andare dal gommista quattro volte, perché cambiando tutte le gomme insieme si fa la cosa non solo più sicura, ma anche più comoda. Per ultimo, le gomme invernali sono progettate e a lungo sperimentate per essere utilizzate in ogni auto, e ritardarne l’installazione serve solo a rischiare incidenti.

Gli stessi ragionamenti vengono fatti per il vaccino esavalente. Questo vaccino, che protegge contro sei malattie, è più sicuro e più efficace dei sei vaccini fatti separatamente. Più sicuro perché si riducono i rischi; più efficace perché i sei componenti del vaccino si potenziano a vicenda. In questo caso non solo è più comodo (basta recarsi al centro vaccinale tre volte per i tre richiami invece che diciotto volte), ma fare i vaccini separati sarebbe anche una crudeltà inutile nei confronti dei bambini che si dovrebbero beccare quindici iniezioni extra che non sono una cosa piacevole.

D’altra parte sono certo che anche noi adulti se ci proponessero di trasformare una supposta di Voltaren da 100 mg in cinquanta supposte da 2 mg troveremmo qualcosa da ridire.”

 

Sulla vocazione per le supposte non avevamo dubbi.

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