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Report e la tempesta ingenuamente provocata

Di 19 Aprile 2017 5 commenti

C’era da immaginarlo ed era impossibile sbagliare.

Il servizio mandato in onda lunedì scorso da RAI 3 nell’ambito di Report ha seminato tempesta. Da quanto mi era parso di cogliere, il tema era quello

dell’inaffidabilità dei controlli cui i vaccini, e in particolare quello/i contro il Papilloma virus (HPV da Human Papilloma Virus per gli amanti delle sigle) sono sottoposti, e le criticità in proposito. Ma, come era impossibile non fosse, il servizio ha innescato le reazioni furibonde dei soliti fin troppo noti e della loro corte dei miracoli.

 

All’esordio il dott. Ranucci, successore della mitica Milena Gabanelli, esordì con la ritualità abitualmente officiata: “Lungi da noi criticare la santità dei vaccini.” E, infatti, nulla si è poi detto in proposito, con questo conservando con cura la voragine di disinformazione che protegge un argomento intoccabile.

Ciò che si è detto è una collezione di cose notissime da anni a chiunque s’interessi di vaccini e di vaccinazioni (non sono argomenti del tutto sovrapponibili) ma la grande novità sta nel fatto che quella collezione, per quanto addolcita e ridotta, è passata attraverso le maglie della censura arcigna della TV di regime, una TV che, fatti alla mano, non si differenzia dalle altre reti “importanti”.

Sigfrido Ranucci è persona caratterizzata da onestà intellettuale e così Alessandra Borella, colei che materialmente ha curato il servizio. Ciò che i due, Ranucci in primis, non hanno capito è che l’onestà intellettuale è una zavorra intollerabile se si pretende di lavorare nei mezzi di cosiddetta informazione, e ancor più lo è in quelli mantenuti a spese del popol bue. Non è raccontare la verità quello che è richiesto, ché di verità chi conta non sa che farsene, ma è strisciare a mutande rispettosamente calate. Insomma, Ranucci ha creduto di poter fare del giornalismo, vale a dire il suo mestiere, non rendendosi conto che la TV serve a tutt’altro, e all’età critica di 55 anni, ché tanta è l’età del Nostro, non aver capito questo concetto elementare costituisce un problema.

Così, dopo che, senza che ce ne fosse alcun bisogno, Ranucci ha raccontato (molto bene) un po’ di ovvietà, ecco che si è scatenata una bagarre incredibile: una bagarre che non poteva non vedere coinvolta la nostra (?) ministra (?) Beatrice Lorenzin e Prezzemolino (leggi Roberto Burioni, professorino di un’università minore, di professione allevatore di bufale di successo). Ma sui vaccini brilla da tempo un autentico parterre de roi: da scienziati illustrissimi come Salvatore Di Grazia cui ora si stanno aggiungendo in fretta tale Andrea Cossarizza e Signora a statisti di rango come Pietro Grasso e Valeria Fedeli, mai eletti da nessuno ma indispensabili a qualcuno. E, tra i rappresentanti del popolo, ecco svettare il PD o quel che resta di lui: l’aver parlato del salvataggio del giornale di partito e dell’impresa del dantista Benigni non ha fatto bene a Ranucci. Poi, in proscenio nel coro, uno stuolo di tuttologi con Massimo Gramellini e Mario Giordano a risplendere di luce propria, e, perché no?, il Trio Medusa.

Mettendo insieme i cervelli e spremendone il succo, di competenza scientifica temo non ne stilli una goccia, ma che importa? I vaccini sono un atto di fede al pari del tifo calcistico: si potrà anche scoprire che il babbo aveva corna da gnu e accettare il fatto, ma la squadra del cuore e i vaccini non si toccano. I fatti, poi, sono solo contingenze fastidiose e, come insegna Orwell, possono essere modificati, cancellati o creati a seconda dell’interesse del momento. Il business dei vaccini non è enorme se lo si confronta a quello degli anticancro o degli psicofarmaci, ma è infinitamente più ricco quanto a valore aggiunto. E, allora, perché mettere arrosto la gallina che continua a deporre uova d’oro?

Non ho intenzione di riscrivere ciò che scrivo da anni e che, pure in minima parte, Report ha detto. Siamo di fronte ad un caso d’ingenua sventatezza e di scandalosa lesa maestà, e su questo non si discute. Ma che cosa succederà ora? Le possibilità più probabili sono due: o Ranucci verrà allontanato dalla RAI, visto che casi di ostracismo sono avvenuti per molto meno, e Report si ristabilirà sulle rotaie della perfetta ortodossia di regime grazie a un conduttore dovutamente idiota e ben disposto al mestiere di lacchè, o Ranucci accetterà l’umiliazione e, in tempi brevi, sarà costretto ad allestire la sua autodafé preparando una trasmissione riparatrice con tanto di Lorenzin e Burioni. Altre possibilità non ne vedo: al business dei vaccini non si rinuncia.

Nel primo caso, un grazie e un’ammirazione incondizionata. Nel secondo, capisco che quando si tiene famiglia…

 

http://www.lavocedellevoci.it/2017/04/18/roberto-burioni-il-mago-dei-vaccini-ecco-tutti-i-business-a-base-di-brevetti-big-pharma-da-bracco-a-pomona/

https://comedonchisciotte.org/e-se-scopriste-che-lefficacia-della-maggior-parte-dei-vaccini-non-e-mai-stata-dimostrata/

5 Commenti
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Gmtubini
7 anni fa

OK, panico!Constatando le reazioni isteriche della lobby dei vaccini in seguito ad un programma in cui una montagna, anzi, una punta di iceberg ha partorito un topolino sotto forma di banale richiesta di maggior trasparenza in determinate procedure; in quanto povero ascoltatore via etere delle trasmissioni su Radio Studio 54, dove il dott. Montanari ha la possibilità di spiegare quel che vuole per il tempo che ritiene necessario, non posso non domandarmi cosa accadrebbe alla Lorenzin e ai suoi minions e ultrà se analoghi spazi e tempi radiotelevisivi venissero concessi al nostro in prima serata da un canale nazionale. Temo… Leggi il resto »

Mallo Amarino
7 anni fa

Saluti da Oxford!Gentilissimo professore, grazie per la cortese risposta. 1. Lei, prima ha chiesto di “essere affiancato” nelle sue analisi di vaccini al microscopio; poi dichiara di non poterlo fare per assenza del microscopio. Son sincero: non fa una grinza. Anzichè proporsi per andare in giro, a muzzo, e scroccare microscopi (avanzando anche pretese), inizi a descrivere meglio su materiali e metodi utilizzati. Sulla “figura barbina” dei francesi: è comprensibile la sua necessità di reggere la parte con discepoli sempre più sparuti; del resto, non le importerà nulla ma (visto che ha nostalgia dell’avanspettacolo), man mano che vengono a galla… Leggi il resto »

BOSTEF
7 anni fa

Che erudizione
Mallo Amarino ma chi te manda!!!!

RISPOSTA

Mallo Amarino è fondamentale. Senza rendersene conto si offre nudo alla pubblica visione come prototipo del livello intellettuale, culturale e morale del pensiero unico dominante. Dunque, dal punto di vista etologico e sociologico è utilissimo. Sarebbe interessante avere informazioni su chi è e che posizione occupa. Questo non tanto per poter dire “chi l’avrebbe mai detto!” ma solo per completezza scientifica. Inutile dire che non avremo mai l’informazione.

Enrica
7 anni fa

A pensar male…Report, per quanto se ne dica, è una trasmissione RAI in prima serata e anche se molti le riconoscono una certa obiettività e indipendenza, sempre “trasmissione RAI in prima serata” è.Questo è un punto fermo. Vedendo quindi le reazioni alla trasmissione, che ha permesso a tutte, dico tutte le altre trasmissioni e a una miriade di giornali di darle addosso e di bombardare le persone magnificando le qualità taumaturgiche di un vaccino che fa acqua da tutte le parti e di cui anche le mamme più affezionate all’ago vaccinale cominciavano a dubitare, mi sembra una gran bella operazione… Leggi il resto »

Nivel Egidio Ruini
7 anni fa

Il mallo (amarino)
Ma chi è costui?
Forse un fan-troll in spe della Burioni’s sturmtruppen?

RISPOSTA

E’ un kamikaze.