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Radio Studio 54 imbavagliata

Anche solo pochi anni fa mi sarebbe stato difficile credere che il paese in cui, del tutto involontariamente, ero stato messo al mondo potesse precipitare a questo punto.

Per motivi che ignoro e che preferisco ignorare perché di quelli resi ufficiali credo sia meglio non tenere conto, Radio Studio 54 è stata sigillata (https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/19/firenze-carabinieri-sequestrano-lemittente-radio-studio-54-tribunale-odio-razziale-ed-etnico-nei-confronti-degli-extracomunitari/5396765/) . Il come m’interessa poco.

Io conosco Gheri, il conduttore radiofonico incriminato, da qualche anno. In privato, per motivi che hanno a che fare con la salute, con la famiglia, con le difficoltà di “tirare avanti” ci siamo parlati spesso. Con lui ho giocato a pallone quando organizzava partite i cui proventi finivano in beneficienza. Giuro che mai gli ho sentito pronunciare una frase che lasciasse anche solo sospettare l’“odio razziale” che compare sugli scartafacci a giustificazione di ciò che è avvenuto.

È vero che il sistema giustizia in cui viviamo è quanto meno difficile da interpretare se ci si vuole rifare alla legge e, soprattutto, alla Costituzione. Io stesso sono passato attraverso vicende la cui giustificazione legale e morale richiederebbe ardite arrampicate su specchi scivolosissimi. Un esempio? Uno fra i non pochi? Il sequestro dei miei computer (e di altro, compresi due biglietti del teatro) dichiarato poi illegittimo dal Tribunale del Riesame. Illegittimo ma, intanto, il danno era fatto e gl’imbecilli partoriti a getto continuo, a un anno e mezzo di distanza, continuano, con l’onestà che è loro propria e fidando su quella dei loro simili, a servirsene tacendo la realtà dei fatti.

Tempo fa parlai con uno dei massimi costituzionalisti italiani e lui mi disse candidamente, con un sorriso amaro, che i giudici non conoscono la Costituzione. Una boutade? Forse. Ma prego chi ha autorizzato l’imbavagliamento di Radio Studio 54 di leggere queste due frasi: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” Sembrerà strano, ma questo è l’articolo 21 della Costituzione. E, allora, come la mettiamo? A chi andiamo a spiegare che abbiamo fatto qualcosa che con quelle parole stride? Che abbiamo fatto qualcosa che non doveva mai più accadere e per questo, oltre 70 anni fa, un gruppo di saggi si riunì per regalarci quello che non doveva essere qualcosa di relegato alla fantasia ma la guida del vivere quotidiano e la garanzia di tutti?

Se noi avessimo un ministro della giustizia (quello ancora in carica io lo conosco da quando era poco più di un ragazzo e un giorno, chissà, quando tornerà a casa parleremo a quattr’occhi come si faceva una decina di anni fa), cioè una persona al vertice del sistema giustizia, qualcuno che non fosse impegnato con altri futuri naufraghi a tenera a galla una barchetta che fa acqua da tutte le parti, cosa che con il suo mandato non ha nulla a che fare, sono certo che non avrebbe permesso ciò che, invece, è accaduto.

Ma, al di là di tutto quanto è ovvio, che cosa possiamo fare noi, i protagonisti dei primi articoli della Costituzione (compito a casa: leggere e comprendere almeno i primi 3 articoli)? Al momento possiamo firmare in massa la petizione http://chng.it/MHgsVrbV  Servirà? A qualcosa servirà di certo: se resterà inascoltata avremo aggiunto una prova e forse qualcuno di più si sarà reso conto che non è questo il paese che la generazione in arrivo merita.

23 Commenti
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giova
5 anni fa

La lettura dell’articolo linkato non fornisce elementi per esprimere un’opinione ponderata e il richiamo ai valori costituzionali non può essere limitato al solo valore che si presuma violato: quando due o più valori di rilevanza costituzionale sono minacciati la soluzione è un giusta, nel senso di conforme al diritto, compressione dell’uno a beneficio del giusto dispiegamento dell’altro. La libertà di espressione non può spingersi oltre limiti posti a tutela di altri valori di pari dignità con cui entri in conflitto. Consiglio in tema di leggere https://www.altalex.com/documents/news/2019/08/14/politico-offende-rom-reato-diffusione-odio

eugenio cassi
5 anni fa

Dottore, uno Stato che tratta i suoi cittadini in questo modo è un dittatore, e i cittadini che lo accettano per non morire di fame sono schiavi.
https://www.raiplay.it/video/2018/11/I-Dieci-Comandamenti-Pane-nostro-96445708-8e60-4c80-a309-c81b4f885f15.html?fbclid=IwAR304F-jP2rvjr5cIQAG84gPTDo3RNY_nRbS-dKnP69HQ2QZjvWY0Pced50

Carlo
5 anni fa
Reply to  giova

Per quanto cerco di sforzarmi, non riesco proprio ad apprezzare il suo burocratese preventivo (come il sequestro), astratto, inconcludente, affettato e, per quanto mi sembra di intuire, vagamente terroristico, quasi a voler intimare che un’opinione è meglio prevenirla che averla. Intanto i Carabinieri di Scandicci avrebbero dovuto valutare la denuncia per poter formulare l’accusa così circostanziata e giustificare di conseguenza il sequestro preventivo. L’avranno fatto? Qual’è il testo, quale è il video, qual’è l’audioregistrazione che ha portato gli inquirenti a tale decisione? Un’accusa si deve basare su delle prove documentali, testimonianze… Dove sono questi documenti e questi testimoni? In attesa… Leggi il resto »

Giovanni Maria Tubini
5 anni fa

Da ignorantone io sapevo che la responsabilità penale è personale e francamente fatico a capire per quale motivo si debba giungere a porre sotto sequestro una radio invece di sanzionare lo speaker o l’ospite radiofonico che parlano attraverso di essa. Insomma, avendo per avventura ascoltato la nota trasmissione di successo di radio 24 che si chiama “la zanzara”, dove i conduttori e le persone che intervengono dicono cose assai più pesanti di quelle che si vorrebbe attribuire a Guido Gheri (magari con la registrazione di qualche frase decontestualizzata), mi domando come mai, con lo stesse motivazioni non è stata chiusa… Leggi il resto »

Carlo
5 anni fa

Una volta preso di mira qualcuno, l’accusa di diffamazione e istigazione all’odio raziale (che è già di per sé una giustificazione) arriva provvidenziale come il cacio sui maccheroni: quando non si ha altro a disposizione, funziona sempre, come la pubblicità del celebre lassativo di una volta: Falqui: basta la parola. Del caso Bibbiano i media concordano, fanno tanto schiamazzo, giustamente, facendo ascoltare le audio-registrazioni, che all’unanimità suscitano sdegno e vengono giudicate per quelle che sono: riprorevoli e senza attenuanti. Di Radio Studio 24, in particolare di Guido Gheri, non ci viene mostrata ancora nessuna prova a suo carico. In attesa… Leggi il resto »

Giovanni Maria Tubini
5 anni fa

La ringrazio per aver precisato che offende la verità il paragone tra il servizio di pubblica utilità offerto da radio studio 54 e una cialtronata come “la zanzara”. Lo avrei dovuto fare io, ma da ascoltatore assiduo della prima e “una tantum” della seconda non mi è passato neanche per l’anticamera del cervello. Capisco però che questo blog e la radio di Scandicci hanno platee diverse e che la distinzione sia d’obbligo.
Ovviamente, come avevo già spiegato, il riferimento era solo alla fattispecie del presunto reato.

Pietro Campoli
5 anni fa

Caro Stefano, che viviamo in un Paese che abbia una delle migliori Costituaioni al mondo lo so da bambino, anche se a scuola non me l’hanno fatta studiare bene quella Costituzione, e ai miei tempi, avendo 67 anni, l’Educazione civica nelle scuole esisteva…… Pero’ purtroppo solo in teoria abbiamo la migliore Costituzione….. perche’ nella vita reale, quando cerchi di far si’ che i Valori e i Principi scritti in quella Carta siano rispettati, allora nascono i problemi, come e’ accaduto a me il 12-09-1994 all’interno del Festival Nazionale di Modena. http://pcampoli.blogspot.com/2012/10/ecco-cosa-e-successo-il-12-09-94-uno.html – Ma Pietro Campoli lo si zittisce solo sparandogli… Leggi il resto »

Giovanni Maria Tubini
5 anni fa

Ardisco ad intervenire ancora perché da ascoltatore della radio incriminata mi pare doveroso precisare che il “sequestro preventivo” che stiamo commentando non è che l’ultimo episodio di una annosa vicenda che si fatica a capire senza aver dato una doverosa occhiata ai curricoli e alle esplicite posizioni politiche dei magistrati coinvolti, nonché agli abusi vari di cui il Gheri e sua moglie hanno raccontato di essere oggetto e, soprattutto, alla loro encomiabile attività di denuncia delle storture e le ingiustizie messe in atto da quella che si presenta come una vera e propria associazione a delinquere giudiziaria di cui essi… Leggi il resto »

Carlo
5 anni fa

A me, francamente, chiamare costoro Carabinieri fa un po’ ribrezzo. Da quel che leggo, di seguito e altrove, più che dello Stato sembrano dei beceri servitori della crimininalità organizzata, anche se, in effetti, oggi come oggi è piuttosto difficile raccapezzarsi nel prosperante squallido marasma giudiziario e legale, riuscendo a distinguere perciò con un colpo netto lo Stato dalla Mafia. Trascrivo la diffida stilata da Angela Marchese, sperando che la formattazione del testo resti inalterata… AL COMANDO LEGIONE CARABINIERI TOSCANA LUNGARNO PECORI GIRARDI 4, FIRENZE ALLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI SCANDICCI ALL’ATTENZIONE DI TUTTA I MEDIA *** *** *** *** DIFFIDA… Leggi il resto »

Carlo
5 anni fa

Dott. Montanari, ma “siamo uomini o caporali?”… Che i Carabinieri ubbidiscano agli ordini è vero, ma non può essere ciò una scusante per poter commettere qualsiasi sopruso. C’è anche la responsabilità personale e, certamente, dato che sono andati a spron battuto puntando dritto al sequestro, arroganti, e senza mandato, qualcuno dell’arma, e magari proprio di Scandicci, non è da escludere che sia colluso con questi mandanti. Perciò credo che, se l’arma vuole salvare almeno la faccia, sarebbe bene che si industri incominciando a fare una procedura di indagine interna, evitando di continuare a commettere illegalità d’ogni sorta. L’avv.ssa Marchese denuncia… Leggi il resto »

Carlo
5 anni fa

Non è una novità il sequestro per reato di diffamazione e istigazione all’odio raziale. Già nel 2012…
«I carabinieri hanno sequestrato l’emittente radiofonica Radio Studio 54 per i reati di diffamazione e propaganda di idee fondate sull’odio razziale. Indagato il patron Gheri Guido».
Insomma, se si esclude l’odio raziale tout court, il conduttore Guido Gheri pare sia forse un po’ troppo “critico” e irridente verso le politiche sull’immigrazione…
Da quanto si legge nell’articolo di alcuni anni fa, pare indubbio che le sue esternazioni siano fin troppo colorite…
https://www.firenzetoday.it/cronaca/sequestro-radio-studio-54-razzismo-scandicci.html

Carlo
5 anni fa

Beh, volendole ripescare, se parliamo di esternazioni colorite (ironia, traslati, antifrasi…) magari decontestualizzate ad hoc, anche in questo stesso blog salterebbero fuori tutti gli estremi per l’accusa di reati di diffamazione, odio raziale, lesa maestà, oltraggio alla bandiera, alla nazione, alla religione e, cosa più grave, al Burioni nazionale (questo sì veramente imperdonabile), e chi più ne ha più ne metta.
Spero solo di non aver suggerito l’idea a qualcuno…