L’articolo è lungo ma vale la pena leggerlo perché è interessante (https://www.libreidee.org/2019/01/mazzucco-vaccini-vergogna-nazionale-e-i-5-stelle-complici/?fbclid=IwAR37eZh5FSg3FyBS_rgzXL41CuIWzUbAdCTqP0xEhoJn2BsQnHuZjRGt0Yk). Magari non è proprio informatissimo. Per esempio, racconta che a scoprire le porcherie contenute nei vaccini sarebbero stati i biologi guidati dal presidente dell’Ordine Nazionale. Se qualcuno avesse la pazienza e la cultura per leggere ciò che sono i nostri risultati da diversi anni, forse avrebbe un’immagine almeno storicamente più accurata. E, magari, si chiederebbe come mai i biologi, dopo le loro promesse, non riservino più interesse a quelli che sono gl’inquinanti più indiscutibili contenuti in quei prodotti.
Continuando, se qualcuno facesse il classico due più due, non si stupirebbe affatto del comportamento dei grillini. Già oltre nove anni fa, il loro condottiero in testa, si esibirono nella farsa del ratto del microscopio, proprio quel microscopio che dava tanto fastidio quando si parlava d’inceneritori e, non troppo tempo dopo, lo dava quando le nostre analisi sui vaccini cominciarono ad essere in qualche modo conosciute. Una figura vergognosa, non ci sono dubbi, ma, con ogni evidenza, il gioco valeva la candela e continua a valerla.
L’articolo menziona, appena scandalizzato, personaggi quali Bianca Berlinguer e Mauro Corona. Perché stupirsi? I due personaggi sono, molto banalmente, gli esempi di come si possano trasformare due perfetti ignoranti in fari di scienza, medicina compresa che scienza non è. Facevano comodo e si sono prestati. E con ciò? Abbiamo visto di peggio. Abbiamo visto maschere da grottesca commedia dell’arte insegnare ad università un tempo di qualche prestigio. Altri farlo in università da film comico. Abbiamo visto millantatori ridicoli esibirsi pontificando attraverso i mezzi di informazione fasulli (quasi tutti, oggi). Abbiamo visto medici con il cartellino del prezzo appeso addosso. Abbiamo visto “politici” voltagabbana con le terga incollate alla poltrona. E, allora, vogliamo stupirci degli sketch di due signori Nessuno?
Non perdo nemmeno tempo ad invitarli ad un confronto, né quei due né tutta la nutritissima Corte dei Miracoli. Sono anni che lo faccio con i delinquenti di regime e il risultato è davanti agli occhi di tutti.
I vaccini? Money makes the world go ‘round. E, se ci saranno dei morti? Come sempre li seppelliremo. E ne seppelliamo tanti.
«Magari non è proprio informatissimo. Per esempio, racconta che a scoprire le porcherie contenute nei vaccini sarebbero stati i biologi guidati dal presidente dell’Ordine Nazionale…» Dott. Montanari, se Mazzucco avesse fatto una simile gaffe sul suo blog (luogocomune.net) alcuni dei suoi utenti, molto attenti a queste imprecisioni, lo avrebbero di sicuro bacchettato e riportato sulla retta via. Comunque, l’articolo riporta, non so con quanta accuratezza, le sue infervorate esternazioni e in particolare: «Burioni propone infatti di “fermare” – anche con la forza, per legge – le indagini indipendenti come quelle dei biologi italiani guidati da Vincenzo D’Anna, che hanno appena… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Mi chiedo: ma se quanto è avvenuto pochissimo prima viene allegramente distorto e creduto, quanto affidabile è la storia che studiamo a scuola?
In effetti, dott.Montanari ha perfettamente ragione di dubitare di ciò che, col nome di storia, ci insegnano a scuola. Meglio comunque non dir di più: si può facilmente uscire dal seminato. Nulla comunque può più stupire. Aggiungerei solo che il buon Corona è il tipico esempio di utile idiota. Personalmente penso che lui sia onesto, e che veramente creda in ciò che dice, e, fino a che resta nel suo, va bene. Dovrebbe però pensarci due volta prima di emettere sentenze su argomenti di cui non sa nulla. Wittgenstein insegna.
RISPOSTA a Paolo Z – Dubito che Corona abbia contezza della logica dell’ing. Wittgenstein, ma non credo sia definibile come “utile idiota”. A me sembra piuttosto una persona che ha capito come farsi gli affari propri infischiandosi di tutto, ma proprio tutto, il resto. Oggi sparare idiozie non è cosa da idiota ma da uomo di successo, e basta rifarsi a qualche “professore” di università da burla per averne dimostrazione papale papale.
In effetti, non posso darle torto. Pultroppo.
Chiedo venia per la divagazione… L’inaffidabilità della Storia è dovuta all’interpretazione che si dà ai fatti, a volte difficilmente individuabili in modo univoco e diversamente spiegati dai diversi osservatori. Si sa che la loro interpretazione può anche scaturire da interessi di parte, da ignoranza o da chissà cos’altro. Del resto privilegiare un evento o alcuni aspetti di esso rispetto ad altri è un vizio abbastanza comune fra gli storici, soprattutto allorché devono soddisfare le esigenze di chi detiene il potere e affrontare inesorabilmente il letto di Procuste della censura. Una volta finita nelle grinfie delle multinazionali, la Medicina stessa viene… Leggi il resto »
Già, “l’inaffidabilità della Storia”. Nel senso di chi ce la racconta..
Come ad esempio quella raccontata dai vincitori sui libri storia sul nostro Risorgimento e Unità d’Italia…dove un avventuriero dai trascorsi d’incallito delinquente è passato come un eroe.
https://www.facebook.com/1545756872378210/posts/2154663384820886/
E già, Ga-ribaldo bisognerebbe ridefinirlo storicamente come l’errore dei due Monti! E poi, le sparano talmente grosse che per forza uno si fa un’opinione personale, come la boiata pazzesca del plebiscito dove il risultato dei voti a favore delle annessioni al Piemonte venne alla fine dichiarato unanime. Gli storici di regime, glorificando quel pacco ben confezionato che è il Risorgimento, senza troppo soffermarsi sui particolari e i particolarismi, chiamerebbero dunque patriottismo la volubile indole degli italiani che di punto in bianco mostrano solerzia e disponibilità a cambiar bandiera e re. Penso alla trasmissione espressamente dedicata su RaiStoria, dove Paolo Mieli,… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Così non va. La storia non è il racconto freddo e obiettivo degli accadimenti ma è ciò che fa comodo a chi comanda e che, di conseguenza, viene insegnato ai sudditi insieme con lo scrivere e il far di conto. Ora lei mette in dubbio qualcosa che è un atto di fede, e lo fa in tempi in cui il Sant’Uffizio e la Santa Inquisizione fanno quasi nostalgia. Spero se ne renda conto. Io, vogliaccamnte, da bravo itaGliano, mi dissocio anelando ad un pat pat sul cranio da parte dei sacri imbecilli.
RISPOSTA a Carlo – Così non va. La storia non è il racconto freddo e obiettivo degli accadimenti ma è ciò che fa comodo a chi comanda e che, di conseguenza, viene insegnato ai sudditi insieme con lo scrivere e il far di conto. Ora lei mette in dubbio qualcosa che è un atto di fede, e lo fa in tempi in cui il Sant’Uffizio e la Santa Inquisizione fanno quasi nostalgia. Spero se ne renda conto. Io, vogliaccamnte, da bravo itaGliano, mi dissocio.
RISPOSTA a Dantes – Si prepari. I gendarmi potrebbero arrivare all’alba a casa sua.
Giusto per rasserenare il piglio di Catone… Ai sudditi di tutto il Regno, Carissimi vacanzieri d’Itaglia, di mare, di terra e dell’aria, in piena calura agostana, ecco venire a voi in soccorso – oh meravigliosa provvida sventura! – un altro delizioso cadeau offerto dalla nostra bene-armata ministra. Lo so, sarebbe stato sufficiente il solo pensiero, ma lei, donna di mondo che si dà, più santa di Teresa d’Avila o di Calcutta, che nemmeno la fama di quella di Capracotta le è pari, disinteressata come non mai, sempre solerte a raggranellare gli ultimi pochi spiccioli di salute dei sudditi di sua… Leggi il resto »
RISPOSTA a Carlo – Viviamo in un paese baciato dalla sorte, fatto di ragazzi meravigliosi come può certificare il Mannaro per antonomasia. Assistiamo commossi all’ultimo respiro esalato per il bene degli amati sudditi da una ministra grilla che più grilla non si potrebbe. Chissà, se, a Lega giustiziata come merita, riusciremo a comporre il cocktail che tutti ci auguriamo, quello fatto dagli ensiferi che tanta bella prova hanno dato nel guidare la Nazione fusi per l’occasione con i nipotini di Don Camillo e di Giuseppe Bottazzi (Peppone), forse avremo finalmente una legge che obbliga i vivi (previamente vaccinati, s’intende!) a… Leggi il resto »
Beh, della turlupinatura attuata dal “Mannaro”, evidentemente un progetto concepito molti anni prima e poi attuato grazie alla piattaforma mediatica studiata ad oc dal massone Casaleggio, si può iniziarne a comprenderne le origini partendo dalla sua partecipazione il 2 giugno 1992 sul Britannia di sua Maestà dove la più grande congrega di delinquenti del mondo si riunì per decidere le sorti di tanti Paesi e, in primis, proprio il nostro. Evidentemente avevano bisogno di un giullare (allora a basso costo in quanto sulla via del tramonto) che sapesse arringare le folle con l’obiettivo di canalizzare nelle istituzioni le inevitabili derive… Leggi il resto »
RISPOSTA a Dantes – Io sul panfilo non c’ero perché, a differenza del Mannaro, io conto meno di zero. Io non ne so niente. Io mi dissocio da tutto quanto ha scritto. Io sono orgoglioso di aver contribuito, rendendomi ridicolo, alla salvezza di questa Penisola, per la gloria del profeta Gianroberto, dei suoi ragazzi meravigliosi, dell’Attak, degl’inciuci salvifici, della VERITA’ a tutte maiuscole, della tibbù, della signora Berlinguer, del signor Mauro Corona, del dottor Mieli, dell’Accademia dei professori di plastica e di tutti i nuovi santi. Io ho appeso il ritratto del Mannaro sul mio lettuccio di fianco a quello… Leggi il resto »
…….amen.
Mi domando quante donne lo faranno davvero:
https://www.gonews.it/2019/08/30/vaccinazioni-gravidanza-asl-centro-italia/
RISPOSTA a Paride – Siamo al cospetto di una meraviglia: in mezzo secolo non è cambiata solo la medicina ma a cambiare è stata anche la fisiologia. Ai tempi remotissimi della mia università, quando ad insegnare non erano quei ragazzi meravigliosi di plastica del luminoso oggi, nessuno avrebbe sparato qualcosa come “vaccinare una donna in gravidanza” perché la bocciatura sarebbe stata una certezza. Ma a quei tempi le ditte farmaceutiche davano appena quattro soldi, magari dei buoni per acquistare benzina o, ai medici più impegnati, un televisore se si prescriveva qualche epatoprotettore con un po’ di abbondanza. Ora, con il… Leggi il resto »