Blog

Questa volta voto

Da qualche tornata elettorale a questa parte io non voto più. Vado regolarmente alla sede del seggio e dichiaro ufficialmente di non votare perché non mi sento rappresentato da nessuna delle cosche (pardon, da nessuno dei partiti) che campeggiano nei manifesti appesi qua e là e che elencano, nominando solo gli sguatteri e mai i cuochi, le portate del menu che ci aspetta, lo vogliamo o no.

Uno dei motivi, certo non l’unico, per cui non mi sento rappresentato è proprio quello relativo al menu: che razza di lista è se non posso scegliere altro che un pranzo immodificabile dove mi vengono obbligatoriamente servite portate misteriose di cui ignoro non solo l’organolessi ma perfino l’effettiva commestibilità ? Di questo ho scritto fino ad annoiare me stesso e su questo la Consulta (trita metonimia corrente per la Corte Costituzionale) si è pronunciata dicendo esattamene ciò che chiunque avesse avuto la fortuita combinazione di leggere il testo della Costituzione poteva tranquillamente ricavare senza indugi o tentennamenti. Forse i costituzionalisti non avevano avuto a disposizione quel testo così superato eppure mai abrogato (che noia!) e solo dopo un po’ di anni, magari sentendo ciò che dicevano i nipotini al ritorno da una giornata di scuole elementari, hanno avuto la sorpresa di essere messi al corrente.

Anche per le elezioni prossime venture avevo deciso di ripetere la stessa cerimonia di non voto. Invece non lo farò. Non lo farò nonostante l’immondizia che questo stato continua, e con lena montante, a riversare addosso a chi ne mantiene a caro prezzo i capricci, e non parlo solo dello squallore, peraltro noto a tutti da tempo immemorabile, dell’immondizia materiale di Roma e dintorni, ma di tutti gli sketch pornografici che costellano la nostra giornata di pio bove agghindato da Pantalone. Un esempio tra i tanti quello dello zio aspirante barista ospedaliero di Benevento e un altro, giusto per rafforzare un trattamento terapeutico già efficacissimo, riguardante l’inquinamento di Porto Tolle, quel caso imbarazzante che venne insabbiato per archiviazione dall’ineffabile Procura della Repubblica competente (competente per territorio, intendo) e ora prende nuova vita.

Questa volta andrò a votare almeno per l’elezione del sindaco di Modena, quello che dovrà sostituire l’esemplare attuale arrivato ad esaurire i due mandati di prassi, quello risultato ultimo per popolarità nel sondaggio emiliano-romagnolo de Il Sole 24 Ore. Ci andrò non certo per un improvviso entusiasmo nei confronti di uno dei possibili candidati ma solo per mettere un granello sul piatto della bilancia dando, per quel che può valere, il mio contributo a sfuggire ad un pericolo da cui sarebbe impossibile uscire illesi.

La Casaleggio Associati ha eletto (vabbè, si fa per dire) come candidato alla poltrona di sindaco dei modenesi un tale Gabriele Grotti, ragazzotto della cui persona non ho memoria anche se mi si assicura che una volta, operando magistralmente da valletto, costui mi porse un microfono perché io esprimessi le mie abituali banalità di cui, detto incidentalmente, si appropriarono poi i grillini indigeni. Sia aggiunto per completezza che, stando a chi in qualche modo lo ha incrociato e stando pure a quanto ebbe a dire di me il personaggio stesso onorandomi della sua attenzione, questo giovane può costituire una sorta di archetipo platonicamente iperuranico, la cosiddetta forma pura, del grillino. Intelligenza, cultura e preparazione tecnica sono sicuramente quelli che l’azienda di marketing milanese reputa adatti alla conduzione di una città. A questo si aggiunge il senso critico e la propensione ad informarsi in maniera oggettiva di qualità desiderata per fare una carriera stellata, sfociante in esternazioni di sicuro interesse per chi si diletta dei misteri della psiche umana. Il coraggio delle proprie azioni, poi, è quella dell’eroicomico proprietario del marchio. Insomma, una garanzia per la clientela.

Ormai da lungo tempo io resto in speranzosa attesa d’incontrare questo astro nascente (https://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2401-lettera-a-tale-gabriele-grotti-grillino.html) ma, ahimè, pare proprio che debba restare deluso. A questo punto credo non mi resti che fare un salto a Mediaworld dove l’aspirante sindaco di tutti i modenesi si distingue come commesso (e con un’esperienza simile alle spalle amministrare Modena sarà una passeggiata) e, con la scusa di farmi consigliare un videogioco, vedere di carpirgli una breve udienza. Dopotutto il signor Grotti ha già esaurito, e da un pezzo, i suoi doveri nei miei confronti partorendo corbellerie di regime e, chissà, forse proprio per quelle mettendosi in luce tra i pur luminosi grillini. Va da sé che già quando il Nostro esprimeva il frutto dei suoi neuroni, prescindendo da quanto era pura fantasia, tutto era stato abbondantemente smentito dai fatti oltre che dalla logica più elementare, ma, si sa, come diceva quel tale che vinse un Nobel, così è (se vi pare). Una magra simile avrebbe consigliato quanto meno il ritiro a vita privata di chi se ne fosse reso protagonista ma, si sa, il grillino da poltrona non è gravato da certe zavorre morali e, anzi, più si rende ridicolo più dimostra attaccamento ai colori sociali. Una cosa è certa: come tutto il resto dell’italico serraglio Modena dispone di un serbatoio di menti perfettamente tagliate per il grillismo cosicché il signor Grotti, sindaco o no che ne esca, riscuoterà la fiducia di una valanghetta di concittadini e in consiglio comunale ci siederà.

Ad ogni modo, io andrò a votare. È probabile che il mio voto cada un po’ a casaccio stante il catalogo di candidati non propriamente tranquillizzante e, sia come sia, non tale da poter dire “vorrei quello come sindaco.” L’importante per il momento è cercare di salvarci da un agente patogeno che poi sarebbe difficile da debellare e che, senza che possano esistere dubbi nell’atteggiarsi a profeti, lascerebbe piaghe e cicatrici indelebili.

Me ne rendo conto: questa è una manifestazione ben poco sportiva di tifo contro, ma lo faccio solo per spirito animale di conservazione.

 

P.S. Lo so che leggere qualunque cosa non sia transitata attraverso la censura ferrea della Casaleggio Associati e dovutamente approvata potrebbe costare caro e allungare la lista degli esiliati, ma, senza dire niente a nessuno, perché non provare con https://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2550-il-grillo-mannaro.html anche se è nell’Index librorum prohibitorum?

 

1 Comment
Inline Feedbacks
View all comments
Moreno.M
11 anni fa

Dubbio………E’ una bella scelta !Pd, favorevole all’incenerimento.forza italia, favorevole all’incenerimento.ncd ,favorevole all’incenerimento.varie,favorevoli all’incenerimento,non dimentichiamo poi di essere in Emilia Romagna di “Errani”,buon voto dottore. RISPOSTA E, in aggiunta, anche se fingono di non saperlo, i grillini sono i più efficaci tra tutti i piromani. A parte ciò, credo sia evidente che i problemi di una città non si limitano a quelli, pur fondamentali, della gestione dei rifiuti. Governare come si deve un comune anche se non enorme come Modena richiede una preparazione, una cultura, un’esperienza e una capacità di un ottimo livello. Solo l’ignoranza e la presunzione possono spingere certi… Leggi il resto »