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Qualche domanda ai guru dei vaccini

La società che ci siamo costruiti addosso è veramente bizzarra e tra le varie bizzarrie ci sta quella relativa a come in un lampo un signor Nessuno può essere trasformato in una specie di supereroe della cultura. Senza voler toccare la suscettibilità del personaggio e, dunque, senza assimilarlo ai tanti signori Nessuno che infestano il Pianeta, agli splendori di ribalta di supereroe del giorno è assurto un tale professor Roberto Burioni,

associato al corso per i fisioterapisti dell’Università San Raffaele di Milano (non trovata, almeno da me, nelle graduatorie internazionali) (http://www.unisr.it/FlippingBook/facolta_medicina/Corso_di_laurea_in_Fisioterapia_2012/files/assets/basic-html/page5.html).

 

Non risulta che il professore abbia al suo attivo lavori analitici sui vaccini né che di vaccini sia particolarmente esperto, ma questo è un particolare di minore, se non di nessuna, importanza.

Come non saprei dire, in un battibaleno il professor Burioni è diventato una specie di pozzo di sapere proprio a proposito dei vaccini e su questi incanta e ammaestra il mondo. Basta accendere radio o TV che lo si trova con regolarità ad ammonirci accompagnato dalla commozione di conduttori senza fastidiosi ingombri di cultura e di equanimità, da figure totalmente estranee all’argomento (un esempio tanto recente quanto misterioso è quello della vedova Coscioni) e da mamme d’incerta stabilità psicologica. Per evitare seccature, si evita di prassi la presenza di qualcuno che abbia idee sull’argomento mutuate non da frequentazioni di siti Internet, da scambi di opinione con la vicina di casa, da interessi di qualche soldo o di qualche gradino di carriera ma da indagini proprie. Questa dei dati propri è una noiosa abitudine della scienza ed è sempre opportuno, non fosse altro che per galateo, lasciarla fuori della porta. Così, non gravato da dati suoi, vestito da scienziato, il professore, tra eleganze di fioretto e fendenti di scimitarra, rintuzza ogni attacco: c’è di che restare incantati. L’unico inconveniente, ma ancora una volta di scarsa o nessuna importanza stante la società corrente, è che un po’di ciò che dice è semplicemente falso, un altro po’ è distorto e un altro è taciuto. Se fossimo in un ambiente scientifico, qualcuno gl’indicherebbe gentilmente la porta, ma siamo in TV e la TV ha le sue regole.

Tra le tante “sviste” c’è quella secondo cui la vaccinazione esavalente sarebbe obbligatoria (dove?), quella che nega la presenza di mercurio nei vaccini (peccato che i produttori lo elenchino in certi casi tra i componenti e che quando è “in traccia” non siano tenuti a dichiararlo), quella che afferma come il vaccino anti-HPV stia ottenendo risultati positivi strabilianti tanto da far sperare nella scomparsa del cancro del collo dell’utero (un miracolo di preveggenza, visto che i risultati saranno disponibili solo nel 2020 e c’è chi, come il Giappone, sta facendo retromarcia rispetto al primitivo entusiasmo per effetti collaterali non proprio gradevoli)… Non continuo per non annoiare chi mi legge, ma il professor Burioni è una piccola miniera di “sviste” e chi ha voglia e pazienza a sufficienza per dedicargli tempo troverà di che riempire qualche pagina di appunti. Volendo approfondire, ci sarebbe anche uno studio da mettere in pista sulla sua logica e sulla sua percezione della realtà (“la scienza è concorde in tema di vaccini” o “non ci possono essere due posizioni” o “come la terra è tonda, i vaccini sono un toccasana.”) Ma questo diventerebbe un discorso troppo lungo.

A questo aggiungo il fatto che il Nostro è perfettamente al corrente degl’inquinanti particolati che abbiamo trovato in tutti (nota bene: tutti) i campioni di vaccino per uso umano, e non sono certo pochi, ma di quelli non parla. Educazione prima di tutto.

A questo punto, tanto per passare il tempo, elenco qualche domanda che un ipotetico conduttore mediatico potrebbe rivolgere al professore:

 

1. Quali e quanti vaccini ha analizzato?

2. Con quale metodica?
3. Che cosa ci ha trovato dentro?
4. Sa che i componenti di un vaccino sono dichiarati solo in parte?
5. Nel caso in cui pratichi vaccinazioni, si è mai accertato preventivamente dell’esistenza di allergie e sensibilità dei soggetti?
6. Se ha risposto sì, come ha fatto per i bambini di due mesi che non possono essere ancora venuti in contatto con molto di ciò che è contenuto nei vaccini?

7. Come fa a stabilire se un soggetto è allergico o sensibile se almeno parte dei componenti non sono dichiarati?
8. Ha dati per smentire le analisi del rompiscatole Montanari?
9. Ha dati suoi o altrui per affermare che iniettare le particelle che Montanari trova regolarmente sia innocuo?
10. Si è chiesto perché le aziende citate nei libri e negli articoli di Montanari non lo abbiano mai querelato? 
11. Conosce i dati relativi alle sperimentazioni dei vaccini correnti?
12. Conosce i dati relativi all’andamento delle malattie contro cui ci si vaccina nel corso almeno dell’ultimo secolo?
13. Legge e comprende i bugiardini?
14. Sa che alcuni bugiardini parlano di mercurio tra i componenti, di autismo tra gli effetti collaterali e di mancanza di dati per stabilire se il vaccino abbia efficacia?

15. È sempre garantita la copertura contro una determinata malattia ottenuta tramite vaccinazione?

16. Nel caso in cui si vaccini una bambina contro la rosolia, che garanzia c’è che l’efficacia si protragga anche in età adulta quando la bambina sarà in età per procreare? La stessa cosa, con le ovvie variazioni, per la parotite nei maschi.

17. È al corrente del fatto che si promette immunità generale contro una malattia quando il vaccino è indirizzato solo a pochi ceppi del patogeno e quando esistono patogeni totalmente diversi da quelli nei cui riguardi ci si vaccina (es. la meningite)?

 

Domande se ne potrebbero fare a non finire, ma mi fermo qui, certo del fatto che nessuno le porrà mai. In fondo, chi ha visto i programmi TV o ascoltato quelli radiofonici, sa che i conduttori tengono famiglia. E poi molti medici preferiscono evitare seccature, compresa quella d’informarsi.

Concludo ripetendo quello che ho già ripetuto fino all’esaurimento della mia stessa pazienza. Io sono totalmente a favore dei vaccini. Questo a patto che questi siano puliti, siano sperimentati come natura comanda; siano somministrati solo in caso di effettiva necessità e a soggetti che ne possano beneficiare; che i soggetti siano controllati accuratamente prima della somministrazione; che i soggetti siano informati in modo corretto circa la reale efficacia, la durata possibile della copertura, i possibili effetti collaterali; che siano puniti i medici che non denunciano le reazioni avverse. Lo so: tutto questo è sgradito a chi dei vaccini fa un business (e non sono certo solo le industrie), ma è veramente il minimo che si possa fare.

Continuando a raccontare fandonie, storia dei vaccini e delle malattie comprese, a presentare come esperte delle persone di dubbia competenza (nella migliore delle ipotesi) quando non piene di conflitti d’interesse e a nascondere o distorcere i fatti, i vaccini rischieranno di ridursi a poco. Con questo perderemo un’arma della medicina, arma ben lontana dall’onnipotenza pretesa, ma pur sempre un’arma a disposizione, un’arma da usare, peraltro come qualsiasi farmaco, con intelligenza e con coscienza. Insomma gli “antivaccinisti” veri sono proprio coloro che, con arroganza ma anche con ingenuità, vengono schierati a favore dei vaccini. Qui non si tratta di essere pro o contro ma di usare una classe di farmaci come si deve. Il resto è farsa tragica.

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sib
8 anni fa

puntata Virus 19.05E’ stata la prima volta in cui ho seguito patte di una puntata di questa trasmissione. Conduzione chiaramente di parte, interventi dei genitori dei bambini che hanno subito danni da vaccini asfissiati, ridotti all’osso e tacciati di esibizionismo quando iniziavano a diventare scomodi. Mi è piaciyto l’intervento del filosofo del diritto di cui purtroppo mi sfuggono le generalità, in cui ha detto chiaramente cche il confronto sarebbe dovuto avvenire tra due pari grado, cioè tra due scienziati con tesi opposte e ha ricordato che anche la morte cerebrale, una volta accettata all’unanimità, negli ultimi anni è stata messa… Leggi il resto »