Premio Pimby 2007 (Please In My Back Yard) Il Comitato Locale di Controllo del termovalorizzatore di Torino Gerbido ha vinto il Premio Pimby 2007 per aver contribuito a dimostrare come infrastrutture e processi di partecipazione si possono conciliare quando gli attori di un territorio si impegnano a condividere tempi, regole e modalità di coinvolgimento.Il Comitato è formato da politici e tecnici di Beinasco, Rivoli, Rivalta, Orbassano, Grugliasco e Torino.E' stato raggiunto un equilibrio tra la l'inceneritore e la popolazione: da una parte c'è un impianto che brucerà circa mezzo milione di tonnellate di rifiuti all'anno e dall'altra c'è una comunità, che ha accettato delle misure di compensazione, per consentire la realizzazione della struttura.Forse non sanno che per ridurre la produzione di diossina, i termovalorizzatori moderni bruciano i rifiuti a temperature altissime, utilizzando anche combustibili fossili non rinnovabili.Le alte temperature del forno fanno perdere temporaneamente la coesione tra gli atomi dei vari metalli, che subito dopo si riaggregano in leghe, di composizione non prevedibile, sotto forma di nanopolveri, che sono già state ritrovate nei tessuti di coloro che abitano nei paraggi di questi impianti.Per brevità (ma potrei dilungarmi e dimostrare tutto) gli effetti sono analoghi a quelli provocati dalle esplosioni di proiettili con uranio impoverito.Esiste il ragionevole dubbio che queste nanoparticelle possano essere causa di varie patologie, tra cui malformazioni e tumori nei bambini e, insieme con la diossina, l'endometriosi nelle donne in età fertile, senza dimenticare i già documentati rischi di trombosi ed infarti a causa degli effetti sulla coagulazione del sangue (i corpi estranei provocano la formazione di fibrina).
Mi chiedo (e chiedo a chi legge) quali compensazioni possano pareggiare i conti, in particolare con donne malate e bambini malformati.
dott. Roberto Topino – Medico del Lavoro