Non ho idea di che cosa li spinga.
A cadenze periodiche, cadenze anche piuttosto strette, c’è qualcuno che si prende la briga di scrivermi. Qualche volta di telefonarmi. Qualche volta, ancora, qualcuno che arriva a me per interposta persona, tramite un amico, tramite le radio o le TV che mi ospitano. A volte, per fortuna molto più di rado,
questi telefonano o, ancora più fortunatamente poche volte, vengono a trovarmi in laboratorio.
Non so perché lo facciano, ma tutti questi personaggi, fedeli ad un identico, immutabile canovaccio, mi giurano che, grazie a loro, i problemi del laboratorio saranno risolti per incanto. Ci sarà il microscopio che ci renderà indipendenti, ci saranno i quattrini per mantenerlo, ci saranno persino i fondi per ospitare ragazzi meritevoli vogliosi d’imparare che cos’è la nanopatologia e la sua parente stretta nanotossicologia.
La sfilata comprende attori, cantanti, sportivi professionisti, industriali e uomini d’affari in genere. Diversi di loro sono conosciutissimi a livello popolare. E tra loro ci sono “responsabili” di associazioni e sindaci pronti a sfoderare a suon di chiacchiere la spada per difendere i loro protetti. Da almeno una dozzina d’anni di questi soggetti abbiamo messo insieme una corposa collezione e, ormai senza la minima sorpresa ma coscienti che il tormentone tormentone resterà, sappiamo già fin dal primo secondo che, dopo averci fatto perdere un po’ del tempo che, per educazione, concediamo, questi svaniscono nel nulla.
Allora, mi rivolgo a voi: vi prego. Prego tutti coloro che non sanno come passare la giornata, che hanno bisogno di cambiare vita appena per un attimo vestendo panni fasulli che scompariranno a mezzanotte come quelli di Cenerentola, che vivono in una realtà esistente solo nel loro cervello, che credono di dover fingere di preoccuparsi della salute dei loro amministrati di rivolgere altrove le loro attenzioni.
Per noi le cose sono già chiare: a nessuno importa un fico secco di ciò che facciamo, almeno fino a quando il sorteggio della dea Fortuna bendata, la divinità del caso, estrae il loro biglietto. Allora ecco le mail strazianti, le telefonate lacrimose, le visite con pacchi di documenti cui noi dovremmo “dare un’occhiata.” Nessuno ha pensato che, per essere aiutato, deve almeno metterci in condizione di farlo. Ma nessuno si preoccupi: da anni università ed enti di ricerche comunicano “scoperte” che noi avevamo già fatto nella notte dei tempi. Addirittura, con la velocità delle tradotte militari del 15-18, arrivano anche gli enti pubblici. Dunque, si tratta solo di aspettare. Saranno 10, saranno 15, saranno 20 anni, ma prima o poi ci si arriverà. Forse qualcuno avrà modo di dolersi perché nel frattempo, nell’attesa della sveglia, la strage è continuata, ma non si può avere tutto dalla vita. In fondo, l’occasione l’avete avuta e l’avete persa solo per volontà vostra.
Adesso, però, davvero basta. Come negli annunci dei giornali, NO PERDITEMPO.
Perditempo
E’ venuto Bill Gates?
RISPOSTA
Sì, ma io non avevo tempo perché stavo giocando alla battaglia navale. Mi ha lasciato una valigia piena di banconote ma io avevo già il microscopio di plastica del Piccolo Chimico e di quella roba non sapevo che farmene. Così ho fatto una flotta di barchette di carta che ho messo nel torrente Tiepido che passa a un tiro di schioppo dal laboratorio.
Amara ironiaIo ci scherzo, ma che amarezza constatare che al mondo ci sono persone, ricche come interi stati, la cui idea di beneficenza nel campo della salute consiste nel distribuire preservativi e finanziare campagne per l’aborto o per l’eutanasia (dei dj)… Con le briciole della tavola di uno come Bill Gates uno come lei salverebbe la vita a miliardi di persone. RISPOSTA Secondo i miti greci, Giove aveva l’intenzione di cancellare il genere umano dal mondo. Quando, però, osservò con maggiore attenzione gli uomini, si accorse che non aveva bisogno di scomodarsi: gli uomini avrebbero fatto la loro. E lo… Leggi il resto »