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PESSIMA LA GESTIONE DELLA FASCIA FLUVIALE DEL PO

Al Ministro per l’Ambiente On. Prestigiacomo, Presidente dell’Autorità di Bacino 

Oggetto : AIPO sollecita il Governo a nominare il  Segretario Generale dell’Autorità di Bacino . Casuale concomitanza con la frana della sponda del Po ?

 Ill.ma Ministro, non è la prima volta che Le scrivo su temi che hanno quale costante il Po e la gestione della fascia fluviale. Pur nella consapevolezza dei ranghi, da consigliere comunale di un piccolo paese la cui sicurezza/sopravvivenza è legata al Po, vorrei farle pervenire alcune osservazioni. L’occasione mi viene da notizie a mezzo stampa ( “ Gazzetta di Reggio” 13 febbraio 09, pag. 3) che introducono nuovi elementi di riflessione e divulgano informazioni errate sull’Autorità di Bacino del Po.  Nell’articolo “Autorità di bacino senza ‘testa” il giornalista, che pure ha sicura conoscenza storica della materia, scrive : “ Da oltre due anni, infatti, è scaduto il mandato di Roberto Passino, l’ultimo segretario generale dell’Autorità di Bacino, piemontese, coinvolto anche in alcuni scandali.” Incredibile svista : dall’aprile 2002- e fino al luglio del 2007 -Segretario Generale dell’Autorità di Bacino è stato il Dott. MICHELE PRESBITERO. Il mandato dell’Ing. Passino era scaduto il 31.12.01.Quanto al fatto che l’ex Segretario generale, Roberto Passino, sia stato “coinvolto anche in alcuni scandali”…. sono  sbalordita. Infatti, a scadenza di mandato, l’Ing. Passino ha assunto ruoli presso i Ministeri e dal 2007 è Presidente del Comitato di Vigilanza sulla Risorsa Idrica – CO.VI.RI.-, presso il Ministero per l’Ambiente. Dunque fra le figure di vertice del Ministero avremmo persona “ coinvolta anche in alcuni scandali” ?  Insinuazione gratuita, in quanto non circostanziata. L’esordio dell’articolo, perciò,  getta un alone negativo sull’Autorità di Bacino, mentre brilla di luce propria l’AIPO, che assume l’iniziativa di scrivere al Presidente del Consiglio per sollecitare la nomina del nuovo Segretario Generale dell’Autorità di Bacino ( ruolo vacante da circa due anni), viste le inadempienze a riguardo della Ministro Prestigiacomo.Mi domando se la concomitanza fra questa lettera e la frana della sponda del Po, che ha coinvolto anche parte della pista ciclabile, sia del tutto casuale. In ogni caso poco cambia rispetto a quanto vorrei dire. La frana ha dimostrato che AIPO, nonostante gliufficiali bilanci positivi del suo operato, non è stata in grado per innumerevoli ragionidi assumere provvedimenti adeguati alla riqualificazione del fiume, il cui stato di degrado, anzi, pare avere subito una accelerazione. Facile gioco, a questo punto, scaricare qualche responsabilità su altro e altri, per esempio sul posto vuoto delSegretario Generale dell’Autorità di Bacino. E seguendo l’articolo della “ Gazzetta”il ragionamento ci sta . Infatti : “ Quella poltrona vuota impedisce di portare avanti progetti sulla navigazione, il ripristino ambientale e la sicurezza idraulica”.Così, mentre “il Governo pare essersene dimenticato”, con mistico afflato Aipo si prende a cuore le sorti del fiume,  in perfetta sintonia con le altrettanto premurose cure di  “Comuni, Province, Regioni che continuano a discutere per cercare di rilanciare il Po”. Belle parole, ma del tutto ipocrite, per quel che si è visto su questo tratto di Po. La politica locale ha scelto, in realtà, lo sfruttamento economico intensivo del fiume (abbellendo le brutture con concerti e piste ciclabili, investendo denaro che in sede prioritaria doveva essere destinato alla tutela idraulica). Il tutto impunemente contro le Norme dell’Autorità di Bacino, ad essa tanto avversi -i Comuni- da ricorrere al TAR contro i vincoli, troppo rigidi, delle sue Norme , di cui non hanno mai tenuto conto. Aipo, composta da Politici – i quattro Assessori di quattro Regioni- si è ampiamente adeguata ai criteri della politica. Mai da queste parti abbiamo assistito a suoi controlli e provvedimenti volti ad adeguare alle Norme del PAI  aree fuori- norma. E adesso si erigono a paladini del Po ? E’evidente che sul fiume si scontrano due filosofie : per i Politici esso è- al di là delle ammalianti dichiarazioni- una risorsa economica; per l’Autorità di Bacino è, per ontologia, un elemento naturale da risanare. Se un tempo, quando il Po era meno malato, queste due scuole di pensiero erano conciliabili, oggi non lo sono più , anzi, i tentativi di conciliazione hanno prodotto disastri. Che pensare, quando leggiamo di progetti Aipo per la navigazione ( sostenuti da qualche illustre Onorevole della Commissione Ambiente) da realizzarsi con opere di bacinizzazione ? Gli esperti considerano questo progetto irrealizzabile se svincolato da altri immani interventi dai costi insostenibili. E non praticabili su un fiume agonizzante. Eppure insistono, forse perché occasione di un grande giro economico : occupazione, finanziamenti….E quando reclamizzano “ il ripristino ambientale” ? E’ il caso dell’Isolone di San Martino, della Parma Morta ecc.; mentre si creano“oasi naturalistiche”, si scava.L’utile e il dilettevole. Sono formidabili.Ora, dopo fenomeni franosi ripetuti ( anni fa una frana ha cancellato la lingua di terra su cui  stava la casetta in cui Don Camillo- in uno dei classici film- giocava a carte), una nuova frana  si porta dietro la pista ciclabile, costata quasi un milione di euro. Un tratto, certo, ma quali garanzie ci sono per il restante tracciato ? Chi ha progettato questa pista e non ha considerato i rischi ?  Chi chiameremo a pagare i danni ? O sarà una nuova ghiotta occasione per nuovi progetti e appalti ?Meglio sorvolare e spostare l’accento sulla poltrona vacante del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino ? Vuoi vedere che, a Segretario attivo, la frana non ci sarebbe stata ? A parte qualche inutile facezia, le pressioni di Aipo sul Governo per la nomina di cui sopra è, a mio parere, preoccupante : la politica è per sua natura incline a indicare nomi e nomine. Già visto. E di solito indica nomi duttili ai propri programmi, che nella migliore delle ipotesi sono volti alla mediazione. Il Po non ha bisogno di mediatori, ma di esperti di Idraulica, di scienziati e di tecnici.In concreto, non vorremmo vedere una Autorità di Bacino che si adeguaalle attese di Aipo, ma semmai l’esatto contrario.Ringrazio per l’attenzione e porgo ossequi.                                                         Giovanna Spigardi16 -02-09                                             Consigliere comunale di Boretto