Qualche giorno fa ho presentato il libro “La Fumosa Storia dell’Uomo” e, quando è stato il momento delle domande (sì: a differenza di qualcuno io rispondo alle domande), si è cascati quasi inevitabilmente sui vaccini, un tema che non fa parte del libro ma che attrae irresistibilmente chi viene ad ascoltarmi.
Per l’ennesima volta mi è stato chiesto perché i vaccini non sono sperimentati e per l’ennesima volta ho risposto. Ora, ancora per l’ennesima volta, lo scrivo, sperando di non dover più perdere tempo con un’ovvietà, perché di ovvietà di tratta.
Prescindendo dagli occhi chiusi degli enti di controllo, dalla criminalità di certi sedicenti professori di università da burla, dall’abdicazione morale di una folla di medici e dalla complicità servile della cosiddetta informazione, è di fatto impossibile sperimentare un vaccino.
Iniettare un antimorbillo in qualche coniglio e aspettare una settimana per vedere di nascosto l’effetto che fa è un’irrispettosa presa per i fondelli, se non altro perché i conigli non si ammalano di morbillo. Iniettare un vaccino alla cavia costituita da un Homo sapiens neonato è criminalità pura e, comunque, non dice nulla. Ma la questione è perché sia praticamente impossibile sperimentare un vaccino.
Vedrò, allora, semplificando al massimo ma dicendo le cose come sono in realtà, di spiegare ancora una volta i fatti.
Quando si sperimenta un farmaco mirato a guarire o a mitigare una certa malattia, si prende un gruppo di persone che sia il più numeroso possibile. Condizione necessaria è che quelle persone siano malate della patologia in questione.
Il gruppo è diviso in modo casuale in due sottogruppi che chiameremo A e B. Ad A si somministra il farmaco in sperimentazione e a B un placebo, cioè un prodotto all’apparenza identico al farmaco ma privo del principio attivo. Nessuno deve essere a conoscenza del contenuto di ciò che si somministra ad A e a B.
A sperimentazione conclusa, si controlla quanti soggetti componenti di A siano guariti o migliorati e quanti di B e, a quel punto, si apre una busta sigillata in cui sta un documento che svela che cosa è stato effettivamente somministrato ai due gruppi. Se tutto è stato fatto in modo onesto (cosa sempre più rara perché anche qui l’imbroglio è diventato quasi la regola) l’efficacia e l’eventuale tossicità a breve termine del farmaco risultano abbastanza chiari. Uso l’avverbio abbastanza perché il tutto si basa su princìpi statistici e la statistica ha bisogno di numeri molto grandi per regalare errori accettabilmente piccoli. Ma le ditte farmaceutiche non sono entusiaste di spendere soldi su numeri grandi né di aspettare che gli effetti a lungo termine si manifestino. Comunque sia, questo è ciò che avviene con i farmaci terapeutici.
I vaccini sono altra cosa. I vaccini non curano nulla ma, almeno nelle intenzioni dichiarate, servono a prevenire l’insorgere di una determinata malattia infettiva. Se questo non è l’obiettivo, non si tratta di vaccini ma di altro. Dunque, per sperimentarne l’efficacia è indispensabile lavorare su persone sane, cioè soggetti che non soffrono di quella malattia ma che potrebbero soffrirne.
È però evidente che, vaccino o no, non tutti si ammaleranno di quella malattia e risulta di fatto impossibile stabilire se chi non si è ammalato lo debba alla sorte o al vaccino. Un altro problema è quello del tempo: quanto tempo dovremo aspettare per vedere se la malattia insorge o no? C’è chi si può ammalare entro pochi giorni, chi entro decenni e chi mai. Ciò che si deve fare è controllare in anticipo chi possiede già gli anticorpi, e quei potenziali partecipanti vanno scartati. In chi resta, poi, si dovrà controllare quanti tra i partecipanti quegli anticorpi li sviluppano, in quale quantità e per quanto tempo quegli anticorpi restano presenti. Questo perché, al contrario delle malattie infettive contratte naturalmente, i vaccini danno (quando la danno) un’immunità solo temporanea per un tempo impossibile da pronosticare individuo per individuo.
In poche parole, per avere qualche informazione sufficientemente accettabile sull’efficacia dei vaccini occorrerebbe lavorare su una popolazione enorme e per tempi lunghissimi, il che è economicamente inaccettabile per le ditte farmaceutiche ormai abituate a moltiplicare a dismisura e rapidissimamente il denaro investito.
E, allora, che si fa? Semplice: si ricorre al più antico, al più sicuro e al più efficace dei sistemi: la corruzione. Nessuna sperimentazione, nessuna responsabilità civile e penale da una parte e, dall’altra, bustarelle più o meno grasse giù fino alle mortificanti elemosine che tanti medici si abbassano ad intascare, e il gioco è fatto.
Tanto, ci sarà sempre un professore corroborato da un tuttologo televisivo e da un minorato che tiene un blog a giurare che non c’è nulla di più sperimentato e perfino di controllato (e qui siamo alla farsa) dei vaccini.
Tutto fuori dalla medicina? Tutto illegale? Come si dice nel mondo dello sport distorto, conta solo vincere e, in questo campo di gioco, la vittoria equivale ad intascare soldi. Tanti soldi. È il denaro a far girare il mondo e, se ci saranno dei morti (e ce ne sono tanti, bambini in primis), li seppelliremo come desaparecidos derubati anche della memoria.
https://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2019/11/25/news/niente-vaccino-bimbo-sospeso-ma-ha-gia-avuto-la-malattia-1.37991464
RISPOSTA a Paride – Lei proprio non vuole capire. Come ha detto il dottor Dulcamara (plastificato come professore) della prestigiosa università di SanGiovese (vedi casellario giudiziale), chi è già immune da una malattia si DEVE vaccinare ancora e a raffica. In quel modo otterrà una condizione che il mondo non conosceva prima delle sue rivelazioni: sarà ancora più immune. Insomma, lei spara a un morto e lo uccide di più. Lei copula con una femmina gravida e questa resta ancora più incinta. Lei preme più forte l’interruttore elettrico del lampadario e quello fa più luce… E potrei continuare.
Anche i medici vaccinanti sono in stato confusionale. La gente si informa sempre di più e quando giunge il momento di portare i figli al vaccino, propongono quesiti scomodi che mettono pressione ai medici stessi. Una dottoressa mi ha dato dell’idiota perchè facevo domande (se vogliamo magari poste in modo sbagliato, del resto non sono un medico io) e mi ha invitato a prendermi una laurea in medicina per poi tornare da lai e discutere in modo paritario. La situazione è abbastanza tesa dieri.
RISPOSTA a Gio_Marcuccio – Quando un medico le risponde così ha mostrato tutta la sua oscena nudità. Di questo passo, nessun medico potrebbe avere il diritto di parlare di farmaci e, meno che mai, di prescriverli, non essendo laureato in farmacia, cioè nella facoltà specifica dei medicamenti. Per inciso, i medici non conoscono alla chimica e, anche per questo, non conoscono i fondamenti stessi della farmacologia, a meno che non si facciano una cultura indipendente. Resta il fatto che sì: i medici sono in stato confusionale. Se qualcuno di loro vuole dedicare un paio di giorni del suo tempo prezioso… Leggi il resto »
Aggiungo un capitolo nuovo: Chiedo colloquio informativo all’ASL del mio comune in quanto dopo essermi preso dell’idiota, voglio avere risposte in merito. Mi accordo ed al colloquio trovo la stessa dottoressa che mi aveva apostrofato in quel modo. Dopo le presentazioni di rito, non senza tensioni palpabili, nell’immediato la dottoressa chiede a me ed alla mia compagna di spegnere il telefono perchè per legge non è prevista alcuna registrazione…. Esordisce dicendo che il colloquio durerà 20 minuti (con tanto di conto alla rovescia del suo telefonino “ACCESO”). Comincio con le domande e non parlo ne di Fantomatici scienziati ne di… Leggi il resto »
RISPOSTA a Gio_Marcuccio – Si metta nei panni della dottoressa. Anche se oggi le nostre università sfornano laureati tristemente figli dei loro docenti, mi permetto di presumente che questa signora abbia idea di che cosa significhi dal punto di vista sanitario l’azione che pretende sia intrapresa. Ammettendo che costei abbia un figlio (a volte la sorte è matrigna a tanti bambini…) e che un tale le imponga di lanciare il rampollo in qualcosa, di qualunque cosa si tratti, che contenga un tasso di rischio pari a quello che si corre vaccinando. Verosimilmente la dottoressa assumerebbe le vesti della mamma e… Leggi il resto »
Se non capisci la prevenzione è un problema tuo mica nostro
RISPOSTA a Edodes – Non ha preso la pastiglia oggi?
Superficialotto
RISPOSTA ad Edodes – Caro Edoardo, vedo che l’infermiere la lascia senza custodia solo saltuariamente. Magari, la prossima volta che ha la visita degli amici, chieda ai signori di Epicentro se hanno il coraggio di confrontarsi pubblicamente o se preferiscono continuare in un modo che, ad essere obiettivi, sta dando splendidi risultati.
Adesso col MES o fondo salvastati (o salvabanche?) ci dicono a reti unificate che è per il nostro bene. Di questo non ho capito molto ma a occhio mi ricorda la storiella dei vaccini obbligatori per il nostro bene. E c’è sempre lo stesso partito in prima linea a tirare la volata. Non se porterà benissimo…
RISPOSTA a Paride – Coincidenze.
Che ignorantello sempre le stesse cose. Che paesanotto poi con tutte queste solite cose, con questa mentalità da sciamano di terre senza cultura. Ma non si stanca a recitare per così a lungo? ma quanta frustrazione si prova ad essere una persona adulta costretta ad approfittare dell’ingenuità di persone per mangiare? com’è passare da fallito e disadattato a imbroglione? com’è ripetere sempre le stesse identiche cose facendo finta che sia un lavoro vero? Com’è fingersi un uomo di scienza ed essere invece un blogger che passa il tempo a scrivere e riscrivere falsità superate trite e ritrite per imbrogliare approfittando… Leggi il resto »
Identikit perfetto del Burioni nazionale
che noia
RISPOSTA ad Edodes – In termine tecnico è un’autoecolalia.
Che noia che barba
RISPOSTA a Gian Pilz – Da sportivo (ex)praticante, io non posso altro che provare una specie di ammirazione per Burioni. Prescindendo dalle enormità che partorisce a raffica, in qualche modo ha fondato o, almeno, ha importato in Italia una scuola. Al suo seguito annaspa un codazzo di falliti che tenta goffamente d’imitarlo. Poi ci sono i vari Edodes, un poverino che timbra scartoffie in un ente inutile romagnolo e cerca di farsi notare dai suoi superiori con la mira di un passettino di carriera o, almeno, di una carezza sul capino. Resta il fatto che nessuno, da Burioni in giù,… Leggi il resto »
Non ha senso fare un confronto tra tecniche scientifiche (che lei non conosce e io pratico) e tecniche commerciali/propagandistiche (il suo lavoro). FACCIAMO MESTIERI DIVERSI
RISPOSTA ad Edodes – Caro Edoardo D’, è vero: facciamo mestieri MOLTO diversi. Lei fa da manutengolo a dei criminali rubando uno stipendio in un ente che avrebbe fatto da modello ai nazisti e agli stalinisti di un tempo. La sua vigliaccheria è quella che le consente di continuare a portare a casa la pagnotta e le sue scuse tremebonde non reggerebbero nemmeno in una scuola materna. Temo che chi, a Cesena, mi dice cose non proprio encomiastiche nei suoi riguardi definendola “un ometto” (non vado oltre) la conosca piuttosto bene. La mia domanda è: ma lei non si fa… Leggi il resto »
Buonasera Stefano M, lei trasuda SceMza da tutti i pori, il confronto con lei arricchisce culturalmente tutti i privilegiati che leggono il blog (pochi ma buoni e, per quanto attiene il suo principale interesse, generosi)…peccato che dice sempre (sempre, sempre, sempre, sempre, sempre…) le stesse (stesse, stesse, stesse, stesse…) cose. Anche i migliori Gatti e Volpi delle comunità umane di ogni tempo necessitano di rinnovarsi. Fiducioso in tal senso, attendo i risultati che saranno prodotti a seguito dell’ultima raccolta fondi e che siamo sicuri non deluderanno noi umili finanziatori che crediamo in lei. In attesa del suo fattivo e misurabile… Leggi il resto »
RISPOSTA a Edodes – Caro Edoardo, perché, invece di renderti ridicolo qui esattamente come fai in Romagna non prendi i coraggio e vieni a fare un bel confronto pubblico? O sei anche tu un grande tennista che usa la lingua al posto della racchetta?
Egregio Edodes, sembrando la sua cultura ed educazione di altissimo livello, in aggiunta alla sua capacità di analisi veramente di livello superiore, oserei chiederle un umile favore, anche per illuminare persone come il sottoscritto: perchè non accetta un contradditorio col dottor Montanari ove lei può far facilmente uso della sua immane cultura per metterlo con le spalle al muro? Del resto una persona come il dottore (oppure sciamano, per usare il suo erudito linguaggio), che ha stupidamente sacrificato la vita per mettere in evidenza fatti a cui, come lei in modo educato e scientifico cerca di far capire a noi… Leggi il resto »
RISPOSTA a Paolo Z – Lo scienziato che, per modestia, si cela pudicamente dietro lo pseudonimo di Edodes è un burocrate che, venuto dal Sud, sta illuminando la Romagna dove regala la sua opera d’infaticabile salvatore dell’umanità. Come disse il maestro dei suoi maestri, anche Edodes non si presterà mai ad un confronto perché Federer non gioca a tennis con i pallettari. Non chiedetemi che cosa significhi il concetto perché non ci arrivo. Comunque, per arrivare ad essere il numero uno del mondo (ora qualche gradino sotto), il vecchio Roger si è sempre confrontato con chiunque gli si parasse davanti.… Leggi il resto »
che barba che noia
Ciao Paolo, il concetto di confronto scientifico che si evince dalle parole della persona che tu legittimamente e in buona fede appoggi (sottolineo il fatto che penso che tu come altri, per me, sei una vittima di chi approfitta della tua buona fede per realizzare guadagni impropri ingigantendo il valore della propria attività e del proprio prodotto) non è quello del mondo professionale reale. Dalle sue parole emerge l’idea di un “confronto” che sembrerebbe piuttosto uno scontro in modo che alla fine “vinca” uno dei due. Nel mondo professionale reale l’obiettivo del confronto scientifico (medico in questo caso) è ragionare… Leggi il resto »
RISPOSTA ad Edodes – Caro Edoardo, perché hai tanta paura? In campo scientifico ognuno presenta i PROPRI dati e si discute. Ma se i dati uno non ce li ha, se ne sta zitto. Se sei tanto sicuro, vieni e fammi fare una figuraccia.
RISPOSTA ad Edodes – Caro Edoardo, perché, invece di vomitare insulti dimostrando tutto il suo sapere, la sua intelligenza, la sua onestà, non lascia per mezza giornata la sua poltroncina presso l’ente romagnolo che la paga e viene a fare un bel confronto pubblico? Quando si ha qualcosa di onesto da dire, non ci si nasconde ma ci si presenta con la propria faccia. Se ha delle accuse da farmi, le circostanzi e le presenti al magistrato di turno che sarà senz’altro entusiasta di ascoltarla.
Dott.Montanari. Al di là delle questioni puramente tecnico-scientifiche di cui non me la sentirei personalmente di argomentere, ho sempre pensato che se ci fosse una sola ragione per seguire lei e non quella masnada di ipocriti, è il suo indefesso coraggio. E una ragione per non seguire quegli imbecilli, è la loro vigliaccheria.
RISPOSTA a Paolo Z – Ma loro stanno stravincendo. Prenda anche solo un signor Nessuno come il nostro Edodes. Si tratta di un personaggio cui noi paghiamo lo stipendio e che, nel suo piccolo, fa tutti i guai che è capace di fare usando la sua manciata di neuroni. Vigliacco? Non ci sono dubbi, ma pochi se ne accorgono.
Ti sei incantato?
Mi scusi la mia ignoranza. Chi sono i “noi” di cui il problema?
RISPOSTA a Paolo Z – Il grottesco personaggio che si nasconde goffamente dietro lo pseudonimo di Edodes fa parte di un gruppo di figuranti che tirano le quattro paghe per il lesso di carducciana memoria dal regime e, risalendo, da Big Pharma. Questi esemplari di Homo sapiens, bestemmiandone il concetto e mettendo a rischio la salute pubblica, raccontano al popol bue di occuparsi di prevenzione e, dunque, quel NOI è riferito alla cosca di cui Edodes è un picciotto. Naturalmente, resta aperto l’invito ad un pubblico confronto al sentore del quale, altrettanto naturalmente, nella loro coerenza di vigliacchi, i signori… Leggi il resto »
Mamma mia che noia.
Verissimo: talmente noioso che mi sono addormentato leggendo e mi sono svegliato dopo un giorno grazie alla sua risposta. Mi inchino.
che barba
RISPOSTA ad Edodes – Un rilievo autobiografico?
che noia che barba
RISPOSTA a Edodes – Caro bimbo Edoardo, sei grave ma qualche speranza c’è. Chiedi alla tua mamma di contattarmi e vedremo di rimetterti a posto il pancino. Spesso è un microbiota alterato ad essere il responsabile delle psicopatologie.
Per bacco ha ragione non avevo pensato al microbiota; mi ricredo la ringrazio per la consulenza lei è un grandissimo Scemziato
RISPOSTA ad Edodes – Caro Edoardo, pensaci.
E’ alquanto divertente constatare come ci si preoccupi tanto di prevenire le malattie esantematiche tramite vaccinazioni di massa, prendendo a cuore la salute degli immunodepressi, per poi infischiandosene altamente di creare un ambiente di vita sano, tollerando il fumo, lo smog, l’elettrosmog, l’inquinamento delle falde acquifere, tollerando l’uso di pesticidi e prodotti chimici in agricoltura, tollerando la commercializzazione di merendine e compagnia bella, infischiandosene altamente di eradicare tutte le situazioni di povertà e di scarsa igiene che, da quanto mi hanno detto, non aiutano il sistema immunitario a rafforzarsi. Da ignorante quale sono, mi piacerebbe un giorno raffrontare il numero… Leggi il resto »
RISPOSTA a Gian Pilz – I dati statistici ufficiali sono chiarissimi: nella migliore delle ipotesi, i vaccini sono perfettamente inutili. Di solito provocano danni che non di rado sono irreversibili. A proposito degl’immunodepressi, poi, chiunque abbia anche solo un’infarinatura di farmacologia o abbia 5 minuti da dedicare alla lettura di ciò che scrivono i produttori di vaccini, saprebbe che i vaccinati sono, almeno per alcune settimane, veicolo d’infezione. Quindi, i presidi che chiedono agli studenti di vaccinarsi perché hanno un compagno immunodepresso sono dei pericoli pubblici. Naturalmente, fino a che il regime godrà di personaggi come il nostro Edodes, il… Leggi il resto »
http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/inquinamento/2019/11/14/italia-prima-in-europa-per-morti-da-polveri-sottili_1b7b56b0-ce9e-4f1e-a2f8-fd5eb59c3f90.html
RISPOSTA a Marco L – Temo che il dato sia pesantemente sottostimato.
Sempre a proposito di prevenzione e di benessere alimentare:
https://www.chedonna.it/2019/12/03/stress-galline-allevate-terra/
Tranquilli, non sono un lettore assiduo di “chedonna”
https://www.leggo.it/italia/cronache/meningite_veronica_muore_19_anni_indagati_7_medici_oggi_ultime_notizie-4905447.html
Scusate, ma dolori al collo ed alla testa rientrano tra i sintomi di una gastroenterite acuta?
https://www.ilpost.it/2019/12/05/samoa-vaccinazioni-morbillo/
Naturalmente il tuffatore della riviera romagnola ci si è buttato a capofitto.
https://www.medicalfacts.it/2019/12/04/antivaccinsti-samoa/
RISPOSTA ad Eugenio Cassi – Perché truffatore? Il ragazzo fa il suo mestiere e chi vuole sapere sa perfettamente di chi si tratta. Quindi, tutto fatto nella maniera più aperta. Quando Grillo mi disse che, per avere successo, bisognava puntare sui cretini, parlava per esperienza.
RISPOSTA a Gian Pilz – Ma quel morbillo non verrà, per caso, dai vaccini e dai vaccinati?
https://www.facebook.com/groups/FREEVAXITALIA/permalink/569987593574392/?app=fbl
È vera la funzione svolta dalla vitamina A?
RISPOSTA a Gian Pilz – Sì, è vera. Ma anche altre vitamine sono “imbavagliate”.
Qualcuno sarebbe così gentile da tradurmi il seguente articolo nella parte iniziale? Meningite o non meningite?
Leggo.it: Veronica, sorpresa dall’autopsia a Brescia. «La ragazza non è morta per la meningite».
https://www.leggo.it/italia/cronache/veronica_morta_meningite_autopsia_oggi-4907600.html
Circolano voci che la povera ragazza sia stata vaccinata il giorno prima. Ma affermazione da prendere con cautela
RISPOSTA a Gian Pilz – No! Se si fosse vaccinata non solo non sarebbe morta ma avrebbe fatto una cinquina al lotto. Questa è un’anticipazione della prossima comunicazione dello scienziato di regime.
A parte quello, sa che non sono riuscito a capire praticamente nulla dall’articolo? Veda parte iniziale. Morte non dovuta alla meningite, ma a infezione generica (dovuta a meningococco????).
Scusi, ribadisco il fatto di essere ignorante, ma che diavolo è un’ infezione generica?
A essere in malafede, mi verrebbe da ipotizzare che:
1. ha iniziato a circolare la voce che la ragazza fosse stata vaccinata il giorno prima
2. per salvare i vaccini, si è ricorso allo stratagemma di trasformare la meningite in infezione generica
Ma sicuramente non è andata così
RISPOSTA a Gian Pilz – Sapendo di rivolgersi ad un pubblico non proprio particolarmente dotato di cultura e d’intelligenza, il regime scrive qualcosa che non ha il minimo significato. Al popol bue questo basta e avanza: non ci capiscono niente, e questo anche perché il significato non c’è proprio, ma possono dire che “l’ha detto la TV,” o il signor dottore quando non il docente di una prestigiosa università di plastica, o Internet… Lei, si accontenti.
Secondo tempo del film sulle isole Samoa, per le quali il tennista ha già tuonato la sua ira maledicendo i no vax. Vuoi vedere che un annetto fa hanno sparpagliato a manciate il vaccino MPR e che qualche virus saltellante di lorenziniana memoria è sfuggito al controllo ?
https://telegra.ph/Diffondiamo-lappello-di-Taylor-Winterstein-una-mamma-che-vive-a-Samoa-e-che-si-batte-per-la-libert%C3%A0-di-scelta-12-05?fbclid=IwAR1o7YZemsE1zra_TQ949302186z4TuX9Qa9alUXn_PIMTqakjXkBs6DxnA
RISPOSTA ad Eugenio Cassi – Siamo in attesa che il tennista faccia almeno un 15.
Siamo già al terzo tempo del film di Natale. Nell’attesa del commento del potente nuotatore romagnolo che certo avrà visto cose come la seguente: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2575870279302431&set=a.1398374333718704&type=3&theater&ifg=1 Poi c’è l’altro film girato in alta montagna, a Copenaghen per l’esattezza, dove non ha osato nemmeno Messner ma solo il nostro responsabile, quello che dovrebbe destinare 20 miliardi europei per la ricerca contro il cancro. I danesi lo sapranno con chi hanno a che fare ? Mah ! Comunque pare che la poltrona non lo impegni troppo l’esperto di “termovalorizzatori”, visto che si è anche messo a fare politica attiva per Azione. A meno… Leggi il resto »
RISPOSTA ad Eugenio Cassi – Articolo 643 del Codice Penale: circonvenzione d’incapace.