In nessun Pese europeo è ormai in vigore la pena capitale. Ma ora, tutti stanno per introdurla senza saperlo – o senza dirlo – semplicemente per il fatto di ratificare il Trattato di Lisbona, la cosiddetta costituzione europea. Lo segnala Helga Zepp-Larouche (la moglie di Lyndon), messa a sua volta sull'avviso da un insigne gruppo di giuristi tedeschi ed austriaci.
Uno di loro, il professor Albrecht Schachtschneider, uno dei quattro giuristi che stilarono uno storico esposto contro il Trattato di Maastricht, ha spiegato come la pena di morta venga reintrodotta alla chetichella. Non è citata nel testo del trattato, ma in una nota di una nota a piè di pagina.

Proprio così: chi accetta il Trattato di Lisbona accetta con ciò anche la Carta dell'Unione Europea. La quale proclama: la pena di morte è abolita, ma poi rimanda ad una nota a piè di pagina, in cui si legge: «Eccetto che in caso di guerra, di disordini, di insurrezione» (war, riots, upheaval). La cosa è di estrema gravità giuridica.

Un intero super-diritto penale speciale viene affermato in una nota, senza alcuna definizione dei reati da punire con la pena suprema. Chi decide che i «disordini» eventuali hanno raggiunto un'intensità tale da far sospendere l'abrogazione della pena di morte? Quali tribunali la irrogheranno? Tribunali speciali, appositamente allestiti per l'emergenza? E quando una serie di proteste di massa comincerà a venire giudicata come «insurrezione», passibile di morte?

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Mi sembra una cosa di una gravità inaudita, che richiede azione immediata per impedire che l'Italia la ratifichi e che il resto d'Europa facci altrettanto.
Non so cosa avete pensato sabato… devo cercare un altro "comitato dei comitati" per portare avanti questa lotta?

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Commento di Monia Benini, presidente di PER IL BENE COMUNE: E' una cosa gravissima, ma sarebbe bene che chi ci ha fornito questa notizia indicasse dove ha trovato note a piè di pagina (non previste nella prassi dei trattati internazionali, ma presenti solo in commentari o in testi di "interpretazione").Io sono andata subito a trovare la carta dell'unione Europea. Ma quale? Immagino sia la CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA (2000/C 364/01), che non ha alcuna nota a piè di pagina , ma cita testualmente che "Nessuno può essere condannato alla pena di morte, né giustiziato." e ancora che " Nessuno può essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esiste un rischio serio di essere sottoposto alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti."Conosco abbastanza bene le normative internazionali e so comunque muovermi per reperire tutte le informazioni anche "celate" dalle disposizioni generali (ho una laurea in relazioni internazionali e un master per la carriera diplomatica e le funzioni internazionali), e quindi se, come penso, la segnalazione è corretta, l'indicazione della nota a piè di pagina fa riferimento ad una rielaborazione interpretativa presumibilmente da attribuirsi a un "commentatore" di uno dei Paesi NATO (in riferimento alla dottrina del "nuovo ordine mondiale", quella per intenderci che "legalizza" anche gli attacchi preventivi verso i Paesi che costituiscono una minaccia).Se riusciamo ad avere qualche info in più… è una battaglia sacrosanta che va assolutamente condotta e fatta emergere con forza!!!