La sera di domenica 15 giugno 2008 mi trovavo a cena presso il ristorante "Falcinelli" sito in Bastardo di Giano dell'Umbria (PG) in compagnia di mia moglie Tania, di mia figlia Emilia e di due miei partner commerciali. Trattandosi di una cena di lavoro piuttosto "informale" abbiamo iniziato, ad un certo punto, a parlare del più e del meno ed abbiamo scambiato un paio di battute con due signori seduti ad un tavolo vicino: venuto il momento delle presentazioni, a fine serata, i nostri interlocitori si qualificano come dipendenti della Ansaldo Energia, agiungendo che si trovavano nelle nostre zone per un intervento di manutenzione sulla centrale a carbone "Pietro Vannucci" detta "di Bastardo" ma situata nel limitrofo Comune di Gualdo Cattaneo.
Mi qualifico anch'io: piacere, Raoul Mantini, coordinatore nazionale dei movimenti per il NO AL CARBONE (carica "obtorto collo" conferitami ad un incontro tenutosi il giorno stesso a Tarquinia, cuore della vertenza italiana contro il carbone e quartier generale dei NO COKE, eroici cittadini che lottano contro la riconversione a carbone della centrale Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia).
Diamo luogo ad un'accesa ma garbata discussione sulle politiche energetiche: i due signori, probabilmente vittime dell'inclito saggio di Franco Battaglia, sostenevano la presunta inconsistenza delle energie rinnovabili ma non avevano mai sentito parlare di solare termodinamico, e sono letteralmente caduti dalle nuvole quando un dilettante in materia come il sottoscritto li ha informati circa l'esistenza di una centrale a specchi solari e sali fluidi situata in Spagna a Sanlucar la Mayor, a pochi chilometri da Siviglia.
Il più anziano dei due, un signore abruzzese sulla sessantina, voleva persuadermi del fatto che la centrale di Gualdo Cattaneo (l'unica a carbone situata nell'entroterra anzichè sul mare, nonchè l'unica ubicata in fondo ad una valle) avrebbe un bassissimo impatto ambientale, ma è di nuovo caduto dalle nuvole quando ho citato i dati INES riferiti alle emissioni dichiarate dal gestore stesso (solo nell'ultima annualità censita, oltre 920 mila tonnellate di CO2, oltre 2 mila tonnellate di ossidi di azoto, oltre 4500 tonnellate di ossidi di zolfo) ed i due biomonitoraggi effettuati con api e licheni dai quali risultano livelli per nulla trascurabili di inquinamento da metalli pesanti quali cromo, nichel, vanadio, zinco, arsenico e mercurio.
Il mio interlocutore voleva persuadermi anche del fatto che la centrale rappresenterebbe una ricchezza per il territorio in quanto foriera di lavoro indotto, ma è caduto dalle nuvole quando gli ho spiegato che, a prescindere dalle magnificazioni prive di fondamento di chi, negli anni, aveva fatto credere alla gente che senza questo impianto non ci sarebbe stato pane per nessuno, la centrale "di Bastardo" ha fatto la fortuna di pochissimi eletti (operai interni all'impianto ed autotrasprtatori di carbone) mentre la restante parte della popolazione ne ha subito e ne subisce solo gli effetti negativi in quanto, trattandoi di una cosiddetta "industria inslaubre" di prima classe, il territorio ne risulta fortemente depauperato in termini di dequalificazione ambientale, di mancato sviluppo dei settori turistico, enogastronomico ed agroalimentare i quali sono fortemente sottodimensionati rispetto agli altri Comuni del comprensorio, nonchè in termini di mancato apprezzamento del patrimonio immobiliare: è infatti sufficiente confrontare i prezzi degli immobili situati nei Comuni di Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria, direttamente interessati dalla presenza dell'impianto, con quelli situati nei Comuni di Bevagna, Montefalco, Todi, Massa Martana e via dicendo per avere un'idea dell'antieconomicità della presenza di un simile mostro che da anni deturpa e squalifica una delle più belle zone d'Italia.
Ad un certo punto l'altro signore, un genovese sui trentacinque anni, mi si avvicina e mi fa: "guarda che tanto è tutto inutile, fate pure quello che volete tanto tra due anni entrerà in funzione il nucleare a Civitavecchia".
Istintivamente sbotto a ridere, ma lui serio continua: "..ma lo sai per chi lavoriamo noi? Ansaldo Energia, vale a dire il Governo della Repubblica Italiana. Ci stiamo già lavorando da tre anni, entrerà in funzione entro il 2010. Stai tranquillo che non ti racconto balle".
In tutta onestà spero che il simpatico e coriaceo ligure si stesse prendendo gioco di me. Altrimenti si spiegherebbe il perchè dell'ultimo decreto-porcata di Prodi sul segreto di Stato esteso agli impianti di produzione energetica. Si spiegherebbe la continua e martellante opera di imbonimento televisivo sulla presunta sicurezza del nucleare, si spiegherebbero voltafaccia di personaggi ormai divenuti folcloristici come Chicco Testa, forse troverebbe una spiegazione anche il blackout del 2003, divenuto ormai lo spauracchio ufficiale dei filonuclearisti italici.
Ovviamente questa notizia non passerà mai la censura dei media: in ogni caso, in un Paese dove due "non-esseri" parmenidei del calibro di Casini e Testa dissertano di energia mentre il Premio Nobel Rubbia viene sistematicamente ignorato da televisione e carta stampata, in un Paese in cui il Presidente del Consiglio reclamizza l'energia nucleare "ottenuta dalla scomposizione delle cellule" e non si tova uno straccio di giornalista che gli dà dell'idiota in diretta televisiva, in un Paese in cui la menzogna è diffusa e propinata scientificamente da programmi pseudoscientifici trasmessi dalla televisione pubblica e finanziati con il canone dei cittadini che, inermi, assorbono e stanno zitti… in un Paese del genere è difficile sperare che la gente inizi finalmente ad assolvere il sacro dovere civico di incazzarsi.