Il 4 ottobre 2010 scrissi un post ancor oggi reperibile all’indirizzo https://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2037-che-volete-da-me.html
Rileggendolo per caso oggi mi viene da ridere.
Da allora c’è stato qualche piccolo cambiamento:
il microscopio non è più a dormire sotto un lenzuolo a Urbino ma è all’ARPAM di Pesaro dove, per l’intervento del giudice Andrea Rat del Tribunale di Reggio Emilia, noi possiamo usarlo “almeno una volta la settimana”.
Da allora l’altro cambiamento importante è stato quello dei grillini finiti in parlamento. Onestà, legalità, informazione… tutte parole che quei bavosi rappresentanti degl’italiani e, dunque, non solo degl’italioti con cinque misteriosi corpi celesti a bloccare i collegamenti con l’ipotetico cervello recitano come una sorta di mantra senza visibilmente conoscerne il significato. Le ultime loro esibizioni, e non solo quelle ormai fin troppo solite di menzogna, di vigliacca ipocrisia e d’idiozia pura nei riguardi di mia moglie e mia ma anche quelle di triviale teppismo parlamentare e teleinformatico sono la certo non rassicurante testimonianza del baratro in cui precipitiamo, accelerando la caduta rispetto a quel 4 ottobre 2010.
Ma, tutto sommato, è questo che vogliamo ed è giusto che questo ci tocchi.
Quel post del 2010 è tuttora perfettamente valido, ma occorre aggiornarlo, seppur di poco, aggiungendo qualcosa: da qualche mese a questa parte ogni giorno (OGNI GIORNO) ricevo richieste di aiuto da parte di qualcuno che si ritrova più o meno a sorpresa un impianto a biomasse all’angolo di casa o, comunque, ha saputo più o meno per caso di un progetto araldo della sua costruzione. A volte si tratta di privati cittadini, spesso di comitati locali, non raramente proprio di grillini.
A questo punto mi pare necessario chiarire un paio di punti.
Per prima cosa la Nanodiagnostics non è l’ufficio informazioni né il difensore civico né la mamma. Mia moglie ed io sopravviviamo dal 2004 senza un centesimo di compenso e avendo speso (di fatto sprecato) tutto quanto avevamo messo da parte per non crepare sotto un ponte. L’ho scritto innumerevoli volte ma tutti se ne fregano. Giusto così: finché funziona… A causa della nostra ingenuità abbiamo costantemente lavorato in queste condizioni ottenendo in cambio insulti, calunnie e ogni sorta di porcheria. E allora, in sunto, chi vuole a qualunque titolo un nostro impegno LO DEVE PAGARE. E lo deve pagare per quello che noi valiamo. Tanto per informazione, non esiste nessuno al mondo che valga anche solo lontanissimamente quello che valiamo noi. Se trovate tutto questo inaccettabile, non m’importa quale ne sia la ragione, siete invitati a rivolgervi altrove: l’Italia pullula di “esperti”.
Secondo punto: i comitati. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di gruppetti spesso minuscoli di cittadini (mi è capitato qualche comitato di coppia: erano in due) che altro non desiderano se non che l’impianto a biomasse, l’inceneritore, la discarica o quant’altro di mortifero sia in programma venga costruito lontano da casa loro. Nulla cale se sarà qualcun altro a soffrirne. Quasi sempre questi arrivano da me dopo essersi gingillati con azzeccagarbugli di paese e con “scienziati” ideali compagni di scuola del mai troppo rimpianto Trota e, dunque, con una situazione che necessiterebbe di un intervento divino. Quando, poi, i signori del comitato di turno vengono a sapere che occorrono analisi eseguite sul posto (e spesso non due o tre) e che io non intendo più né posso più lavorare gratis per dei mesi decifrando pacchi di documenti sconclusionati o anche solo occuparmi per cinque minuti, questi mi guardano stupiti: “Ma noi siamo un comitato e non abbiamo soldi!” A parte la stupidità irritante dell’atteggiamento, mi è impossibile non chiedermi se quelli vadano gratis dal dentista, dall’avvocato, dal commercialista, dal benzinaio, al supermercato… Perfino dal prete! Da calci nei glutei, poi, quelli che hanno perfino fretta. Ma il colmo lo toccò una sindachessa: “Non abbiamo soldi perché abbiamo dato 30.000 Euro ad un ingegnere che non ha concluso niente.”
E tuttavia il record lo detengono i grillini. Imbattibili. Quelle sgangherate imitazioni di uomo sono da anni i manutengoli di quell’altro splendido esemplare di biologia strepitante per il quale l’Italia si sta coprendo di ridicolo nel mondo. Alla loro complicità in un’azione che trova difficilmente uguali per criminalità (ci sono morti e malati al seguito) si deve una grandissima parte delle nostre difficoltà nel continuare la ricerca ma, grottescamente, sono proprio i risultati della ricerca da loro stessi imbavagliata che i grillini ci chiedono. Anzi, da ragazzini viziati e dovutamente decerebrati, la pretendono. Così sono spesso loro a scrivermi o a telefonarmi perché io li aiuti a farsi pubblicità raccattando altri voti e agghindandosi di meriti altrui per piantare l’ultimo chiodo sulla bara del Paese.
Ragazzi, chiudiamola qui. Ora vorrei essere Vittorio Sgarbi per potervi prendere impunemente a male parole, ma so che tra chi mi legge ci sono i milordini schizzinosi che pretendono il nostro aplomb mentre veniamo cosparsi di sterco umano. Sinteticamente, allora: chi ha bisogno d’informazioni, di pareri, di partecipazioni a convegni (magari con il mio intervento dovutamente censurato come si voleva di recente), di “due righe”, di aiuto in genere e pretende che siamo noi a pagare, se ne vada a… Per loro io non sono in casa.
Emigrare all’esteroCarissimo dott. Montanari,non ha mai pensato di trasferirsi all’estero? Tipo San Francisco, dove ero fino a pochi giorni fa. Questo paese non ci vuole, non ci premia. Premia i bugiardi, i fannulloni, gli ignoranti e come dice lei abbiamo quello che ci meritiamo. Ma persone di cultura e stimate come lei non meritano di stare in questo paese e questo paese non merita di avere persone come lei qui. RISPOSTA Tra poco compirò 65 anni. Sono ancora in buone condizioni perché ho sempre fatto manutenzione, ma gli anni sono quelli. Andarmene dopo aver combattuto tutto e tutti significa dichiararmi… Leggi il resto »
proposta concreta
Caro Stefano accettane almeno una, con la rete potrai comunque aggiornarci del tuo stare e compiangerci del nostro.
Appena sistemate quattro cose anch’io parttirò, il belpaese oramai merita solo la vita da turisti.