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Non ce la posso fare

Non ce la posso fare: ho perso.

 

Oggi è stata una giornata infernale.

Nonostante i miei ripetuti appelli, continuo a ricevere carrettate di mail con le quali mi si chiedono i pareri più disparati su prodotti di cui non ho mai sentito parlare, mi si mandano centinaia di pagine di documenti cui “dare un’occhiata, però con un po’ di premura”, mi si chiede di scrivere una relazione su impianti di cui non ho dati al signor sindaco corrotto che devasta il paese (io non l’ho votato!), mi si manda un sacchetto di polvere giurandomi che viene da un aereo che volava cinque chilometri lontano e mi s’insulta se non l’analizzo (ogni volta che l’ho fatto, si trattava di volgare polvere ambientale “normale”) e, soprattutto, si pretende che io ripeta ad personam, cogliendo fior da fiore, tutto quanto ho scritto nei libri “Nanopathology”, “Il Girone delle Polveri Sottili”, “Rifiuto: Riduco e Riciclo”, “Lo Stivale di Barabba”, “Il Futuro Bruciato”, oltre a una quantità di cui non ho tenuto conto di capitoli in italiano ed in inglese scritti su libri altrui.

Quando invito i miei interlocutori a leggere i libri, ricevo non di rado reazioni piccate: ma come mi permetto di far perdere tempo? Perché – è il succo – dovrei mettermi a leggere, magari sorbendomi pure nozioni che magari non hanno nulla a che fare con le croste che mi crescono sul collo o con la centrale a biomasse che mi costruiscono appena fuori del giardino? E poi, perché non vuoi dirmi che nanoparticelle ci sono nei biscotti di Nonno Peppino che inzuppo ogni mattina nel caffelatte (nel mio latte c’è diossina?)?

Abbiate pietà di me. Ora il mio massimo impegno è trovare il denaro che serve a pagare il microscopio elettronico indispensabile per poter fare tutto ciò che i miei interlocutori pretendono. Naturalmente non chiedo loro che sacrifichino una pizza e mandino qualche Euro (https://www.stefanomontanari.net/sito/sostienici.html), ma, almeno, non mi assillino per un po’.

Stavolta, chiedo io di “dare un’occhiata”: https://www.stefanomontanari.net/sito/faq.html

 

P.S. del 17 marzo: l’ultima furbata è scrivere non a me ma a mia moglie.

1 Comment
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DocMaster
14 anni fa

E tu ignorali…Stefano, ormai ti seguo diciamo da un paio di anni abbondanti…è già successo tante, troppe volte che ti si richiedessero consigli sul biscotto impolverato o sull’aria al cancro che esce dagli inceneritori di paese, o sulle “scie chimiche”, oppure che ti si richiedesse un autorevole parere su questioni che per forza di cose tu ignori.Ma non l’hai ancora capito? Non tutti i tuoi sostenitori (apparenti)hanno quell’onestà intellettuale che tu ti aspetti dal prossimo; cionondimeno non esitano a richiederti consulenze a costo zero. Se tu rispondessi solo tramite PayPal probabilmente le richieste di “teleconsulenza” crollerebbero. A cosa serve ripetere… Leggi il resto »