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NELLA SPERANZA DI UN GERMOGLIO

 

Io vivo in Svizzera, ho 38 anni e  sono Italiano.

Sono fortunato, faccio già parte di quella ridotta percentuale di persone che nel mondo possono ritenersi "privilegiate". 

La cicogna non mi ha lasciato cadere in Africa, sono a distanza di sicurezza dal Sud America e da quella fabbrica a cielo aperto che è diventata l'Asia. Ma non sono  tranquillo.

A rendermi nervoso è questo subdolo ed insistente modo di pensare che a partire dagli anni '90 con il termine "Globalizzazione" si è imposto mettendo l'economia, e quindi il soldo, al centro di qualsiasi cosa come un sole nel nostro sistema gravitazionale. Stracciando, quasi senza partita, tutte le ideologie le credenze l'etica, e mettendosi in testa al plotone.

Plotone di esecuzione, s'intende, al soldo di una dittatura, quella dell'economia,  intollerante cinica e distruttiva.

Siamo liberi di sognare il nostro mondo perfetto regolato dal libero mercato. Liberi di illuderci che l'economia ci darà la salvezza vera dalle nostre angosce di disoccupati di padri di famiglia  di lavoro dipendenti di macchina nuova a rate di casetta monofamigliare in periferia di ipoteca a vita di incertezze nel futuro, e, sopratutto, di debiti a vita.  

Perchè dico questo, partendo da molto lontano, forse troppo. Perchè da Italiano residente all'estero( non da molto: 8 anni) vedo la battaglia elettorale di un paese che non piace a nessuno. Forse nemmeno ai politici che se la contendono. Perchè l'Italiano, e lo dico dalla  posizione privilegiata di chi vede le cose da fuori, l'Italiano, ma forse dovrei dire il Globalizzato, non sa più ragionare su ciò che gli viene proposto, reagisce in modo Pavloviano agli stimoli,e vede soluzioni dove non esistono!!.

A questo proposito gli inceritori sono il paradigma perfetto dell'Imbecillità e della cecità TOTALE! TUTTI i maggiori partiti politici mettono  fianco a fianco gli inceneritori e le energie sostenibili come se appartenessenero  alla stessa grande famiglia, allo stesso principio di pulizia e ordine ambientale.Come se entrambi facessero parte della categoria : "soluzioni ai problemi"!. Proprio nello stesso modo con cui sostengono e alimentano la globalizzazione, senza cattiveria per carità, solo miopia da  globalizzazione-interessepersonale – mancanza di idee.

Poi un giorno nelle mie rare incursioni televisive( non da ospitato ma da fruitore) mi imbatto nella  salvezza ideologica della specie Italiana e mi stupisco: Montanari ha fondato un partito!

 Da Italiano all'estero ho la possibilità di votare e finalmente darò un voto al quale posso legare addirittura un sentimento, un'emozione. Direttamente dal cuore. Ciò che nei 20 anni precedenti è riuscito a coinvolgere, e nemmeno sempre, la mia parte razionale, ora arriva decisamente più in profondità. E sono contento. Sono contento che una persona di grande buon senso come Montanari abbia voglia di recitare le sue conoscenze ad un pubblico che mai, almeno oggi, riuscirà a coglierne l'importanza e la giustezza.Sono contento che abbia voglia di gettare semi nella speranza di qualche germoglio futuro. Sono contento di  sentirmi grullo, come dice Berlusconi, di sprecare il voto, di disperderlo, di disobbedire come dicono alcuni.

Ma è una contentezza breve: non esiste  la lista  "Per il bene  comune" all'estero. 

Peccato. 

La speranza è  che a prescindere dal risultato che queste elezioni daranno il Dott. Montanari non sciolga il suo partito ma continui, continui, e continui,  magari  anche con il mio aiuto.

R.D.

 

 

 

 

   

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