Volevo fare una riflessione, sempre che non sia già stato detto,
sulla pericolosa integrazione tra nanoparticelle di ferro ( derivanti per esempio da
scorie di acciaieria utilizzate largamente nei cantieri edili) e onde
elettromagnetiche.
Sto facendo una piccola ricerca sui CEM per aiutare
un comitato contro l'istallazione antenne della telefonia mobile in centro
urbano, e mi sono ritrovata a riflettere sull’azione delle onde elettromagnetiche, che penetrano negli atomi delle nostre cellule e spezzano i legami molecolari,
proprio perchè agiscono su tutte quelle infinitesimali particelle suscettibili all'elettromagnetismo.
Mi chiedo quindi cosa accade quando nelle nostre cellule siano già state inglobate nanopolveri di ferro, e a quanto più devastante sarà
la loro azione quando saranno "manovrate" da forti campi
elettromagnetici! E' come avere auto a velocità folle immezzo alla
folla, ossia caos e distruzione .
Sbaglio?
Quindi anche le nanopolveri
metalliche ( ovviamente contenenti anche ferro) assorbite dai militari
esposti alle esplosioni di uranio impoverito, probabilmente sono ancora
più pericolose se l'organismo è esposto a campi elettromagnetici?
maria petronio