Montanari e Sara Cunial

Non è senza sorpresa che mi sto accorgendo di come tante persone sono incuriosite da ciò che io penso dell’onorevole Sara Cunial.

Come è costume, si pesca qua e là, tagliando e cucendo, da mie interviste; c’è chi giura di avermi sentito sussurrare segreti in privato; naturalmente si estrapola, s’inventa e si esprimono giudizi e sentenze.

Vedo, pur controvoglia perché gradirei dedicare il mio tempo ad altro, di chiarire la situazione.

Tempo fa non apprezzai particolarmente un’iniziativa dell’onorevole Cunial quando invitò un personaggio (non ne ricordo il nome) ad una sorta di conferenza stampa o qualcosa di simile e questo personaggio fece esternazioni su cui preferisco non entrare.

Apprezzai, e molto, ciò che disse recentemente in parlamento anche se non posso non domandarmi come mai non ne abbia mai parlato negli anni precedenti.

Ho apprezzato ciò che ha detto il 20 giugno a Firenze ma non il suo 30 giugno di Roma, satanisti o non satanisti.

Non apprezzo affatto la costituzione del nuovo partito (movimento o chiamatelo come più vi aggrada), e questo perché non c’era bisogno di un elemento di disturbo che va a spezzettare ulteriormente un fronte già fragile.

Resta, comunque, il fatto che ognuno può agire come preferisce e che ognuno è libero di partorire opinioni.

Per quanto mi riguarda, gradirei che si restasse aderenti ai fatti perché io non mi esprimo mai con dei “fra le righe” o dei retropensieri e non ho bisogno di esegeti o psicanalisti da bar.

Ora, vi prego, lasciatemi un paio di mesi di respiro: un paio di mesi nel corso dei quali non rilascerò interviste e farò il mio mestiere e basta.