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mondezza, dalle discariche agli inceneritori, dalla padella alla brace

          mondezza, dalle discariche agli inceneritori, dalla padella alla brace-a cura di Paolo De Gregorio -21 gennaio 2008- Torno sul problema termovalorizzatori perché mercoledì prossimo si voterà una mozione di sfiducia contro il ministro Pecoraro Scanio, reo di aver ostacolato la realizzazione di termovalorizzatori in Campania, e dunque responsabile del disastro dei rifiuti.Praticamente il governo Prodi può cadere su una difesa di principio dell’ambiente, della salute e del risparmio di  estrazione di materie prime.Una cosa però occorre dire, la situazione sul campo è drammatica. La politica delle discariche e delle ecoballe da decenni ha nuociuto all’ambiente e alla salute degli abitanti, aggravata dai sotterramenti clandestini di rifiuti speciali provenienti dal nord Italia che hanno inquinato terra e falde acquifere, e la percezione delle popolazioni è quella che la scelta strategica dei termovalorizzatori sia il male minore.Perché di questo si tratta: il governo deve avere una strategia per i rifiuti, e visto che qui abbiamo una emergenza che dura da 20 anni, il ministro Pecoraro doveva intervenire appena insediato con un proprio piano nazionale chiaro e coerente, prima che i sacchetti di immondizia cominciassero a bruciare per le strade.Per i rifiuti ci sono solo due strade: o li bruci nei termovalorizzatori, magari quelli di ultima generazione, producendo oltre all’energia elettrica anche quantità enormi di Co2 e di rilascio di calore (tenendo presente che bruciano 24 ore su 24 a mille gradi di temperatura), e c’è il problema di stoccaggio delle ceneri tossiche (oltre il 20%) e quindi in un ordine di grandezza di migliaia di tonnellate al giorno che dovranno essere movimentate verso? (..l’ignoto), oppure scegli di organizzare scientificamente la raccolta differenziata totale.La vera responsabilità di Pecoraro è quella di non aver decretato, legiferato, organizzato questa scelta strategica, che doveva essere spiegata in termini più generali, poiché la diminuzione di produzione Co2 è uno degli obblighi sottoscritti dall’Italia nel Trattato di Kyoto, e una politica del trattamento rifiuti, una volta abbandonate le discariche, non può essere quella di accendere inceneritori in tutta Italia.La raccolta differenziata è una scelta strategica nazionale che deve comprendere la abolizione della tassa sui rifiuti, deve costruire collaborazione con i cittadini, la vendita alle imprese di carta, plastica, vetro, ferro, e la utilizzazione dell’umido per fertilizzanti (da affidare ai lombrichi) o per biogas.Questa scelta ha bisogno solo di regole e organizzazione, ha bisogno di manodopera semplice che ritiri questo materiale porta a porta. Sparirebbero quegli orrendi cassonetti dalle strade, e i rifiuti non sarebbero più un affare per le ecomafie, l’ambiente non avrebbe alcun danno, anzi, le materie prime riciclate sarebbero un grande risparmio per l’ecosistema.Ogni Comune dovrebbe organizzare lo smaltimento differenziato in maniera proporzionale alla sua produzione di rifiuti, nessun Tir deve più lasciare le zone industriali  per inquinare terreni, nessun treno deve partire al sud per la Germania carico di monnezza.Pecoraro Scanio questo doveva spiegare e organizzare. non è stato all’altezza, il governo Prodi non lo ha aiutato e per Prodi la politica dei termovalorizzatori è giusta.Sarebbe opportuno gridare che la scelta strategica delle raccolta “differenziata totale” può partire subito, mentre la scelta dei termovalorizzatori richiede anni, decine di miliardi di spesa e anche Roma e Firenze rischiano di rimanere sommerse dai rifiuti.Personalmente faccio la raccolta differenziata al 100% e ho notato che l’umido  è una piccola frazione rispetto al secco e quindi potrebbe essere ritirato ogni due giorni. Faccio notare che da subito, anche senza aspettare impianti adeguati, se solo si separasse l’umido dal secco, quest’ultimo che costituisce la maggior parte del rifiuto potrebbe essere lasciato anche all’aperto perché non puzza, non rilascia percolato, non ha bisogno di isolamento del terreno.Se si sceglie la strada dei termovalorizzatori che ingoiano tutto, e saranno in mano ai privati che inceneriscono per un tot a tonnellata, la differenziata e il riciclo diventeranno impossibili.Paolo De Gregorio