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Matados

In una minuscola bolla d’aria condizionata ieri sera ero anch’io un italiano. È vero: non avevo la parrucca tricolore, non mi ero dipinto la faccia di bianco, rosso e verde, non ero avvolto in una bandiera, non avevo trombette, petardi, fumogeni né

quant’altro fa parte dell’armamentario dello sportivo in versione nostrana, quello che si allena al bar e gioca sul divano.

Sarà perché io lo sport l’ho fatto e non riesco ad essere un tifoso, sarà perché sono un insopportabile snob, ma a me che l’Italia del calcio vincesse il campionato europeo non importava un fico secco. Ieri sera la mia sola italianità era confinata all’ente di rilascio del passaporto e al fatto di avere il televisore sintonizzato su RAI1.

L’inizio era stato promettente, almeno dal mio punto di vista. Cesare Prandelli, inquadrato in primo piano all’esecuzione del Canto degl’Italiani (Inno di Mameli per gli amici), aveva pronunciato con chiarezza “stringiamci a coorte” esattamente come volle la retorica del giovane patriota autore del poetico misfatto. Un passo avanti notevolissimo che depone a favore di una cultura sopra media. Un attimo dopo, però, quando il verso va ripetuto, la telecamera impietosa si era piantata in faccia a Gianluigi Buffon (il “Portierone”) trovandolo non solo a intonare come un’unghia sulla lavagna ma a spiattellare uno “stringiamoci a corte” che certo Mameli non avrebbe approvato. Chissà se, anche solo per uscire dalla piatta banalità delle interviste, qualche giornalista gli chiederà mai che diavolo ci si dovrebbe fare a corte. Stretti, poi. E la corte auspicata è quella dei Savoia di Emanuele Filiberto il Giovane? Non credo sia dato sapere.

Seduto in tribuna, fianco offerto a Platini, c’è Mario Monti. Ha indossato il sorriso vagamente condiscendente di uno che è lì per dovuta indulgenza verso degli psicolabili e si trova al cospetto di un’imbarazzante festicciola di milionari oscenamente abbigliati in boxer oversize. L’attesa è solo che quella pantomima blandamente burlesca e a lui misteriosa abbia finalmente termine.

Inizia la non partita: non partita perché i “Nostri” hanno le movenze e l’atletismo del vecchierel canuto e bianco di petrarchesca memoria e come lui ognuno si trascina come può, mentre le “Furie Rosse” saltellano alla stregua di cavallette.

“Sono stanchi: troppe partite ravvicinate,” butta lì, ripetendolo poi come una giaculatoria per un’altra ora e mezza, la coppia di commentatori. Evidentemente gli spagnoli, frizzanti com’erano, avevano fatto giocare le loro partite da delle controfigure.

Mentre le azioni si susseguono con il regista che ce le risparmia indugiando sul marchese del Bosque – una specie di Massimo Lopez in versione pacificamente grassoccia – o su Prandelli che frusta disperatamente undici cavalli bolsi, ecco che arriva la notizia ferale: il campo è stato innaffiato fino a cinquanta minuti prima dell’inizio del match. Terribile: vuoi vedere che adesso il cronista ti spara che “la palla prende velocità sull’erba bagnata”? Se succede, giuro che cambio canale e mi sintonizzo su una televendita. Il pensiero della palla che accelera ricavando energia dal nulla m’innervosisce. Nemmeno in un politecnico italiano si potrebbe arrivare a tanto! Aspetto, pronto a toccare il telecomando. Niente: i due della RAI hanno altro per la testa che comunicare stravaganze di fisica, peraltro patrimonio della tradizione televisiva.

Dopo meno di un quarto d’ora la corrida è già finita. Come agili banderilleros gli uomini della Selección hanno fiaccato i nostri poveri ex tori. Li hanno rincoglioniti facendo passare palloni sotto i loro nasi come in un flipper. Qualcuno dei “Nostri” lancia la stampella, riproposizione di Enrico Toti in un’illustrazione della Domenica del Corriere. Si mandano in campo le “forze fresche” come fossero i “ragazzi del Novantanove” del 15-18 ma anche questi si accasciano con i muscoli a prandelli.

Statistica vuole che mai finale di una competizione del genere sia finita con una sentenza così evidentemente inappellabile. Matados.

Nessun commentatore TV che rischia le arterie del collo, niente caroselli di automobili in città, nessun colpo di pistola che centri un signore che prendeva il fresco in canottiera sul balcone: noi siamo andati in finale e loro hanno perso.

 

4 Commenti
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dimitri
12 anni fa

Magistrale
Magistrale. Basta con la fastidiosa e inutile ricerca, lei dovrebbe soltanto scrivere.
E ne guadagnerebbe anche in salute.

RISPOSTA

Nessuno mi pubblicherebbe: sono un sovversivo.

galileog
12 anni fa

ACCELERAZIONE DI GRAVITA’vuoi vedere che adesso il cronista ti spara che “la palla prende velocità sull’erba bagnata”? Se succede, giuro che cambio canale e mi sintonizzo su una televendita. Il pensiero della palla che accelera ricavando energia dal nulla m’innervosisce.————————————– Egr. dott. montanari magari la palla subisce l’ACCELERAZIONE DI GRAVITA’ se non rotola semplicemente sul terreno eh? Che dice!? In piu’ l’acqua elimina un po’ di attrito e che il pallone e’ elastico l’effetto che si ha mi pare evidente. Non è che l’esperienza di chi gioca a calcio si scontra con le leggi della fisica. Un pochino meno di… Leggi il resto »

galileog
12 anni fa

furbettoMontanari furbetto, fa il gioco delle 3 carte. Io ho semplicemente evidenziato che questa affermazione “il pensiero della palla che accelera ricavando energia dal nulla”è chiaramente una cavolata perche’ il pallone se è in aria subisce una accelerazione dovuta alla gravita’.Quindi in una traiettoria con una leggera parabola c’è dell’energia dovuta alla forza di gravita’.E questo è un dato incontestabile. E questa energia è dissipata (in parte) nel rimbalzo del pallone. Per quanto riguarda l’erba è trivial che se il terreno è umido la palla (che rallenta anche per l’effetto dell’aria) ha un attrito minore e quindi la sua energia… Leggi il resto »

galileog
12 anni fa

Furbetto 2 – la vendettaLei sta sostenendo la possibilità del moto perpetuo, addirittura in accelerazione. —————————————- Ancora una mossa da gioco delle tre carte 🙂Dove avrei sostenuto il moto perpetuo non si sa visto che ho detto chiaramente che la palla perde tutta la sua energia in entrambi i casi (terreno asciutto e bagnato) e quindi RALLENTA e si FERMA. MISTERO 🙂 Sembra il festival della mistificazione.Prima lei ha scritto una scemenza per fare il solito saputello e ridicolizzare le persone dicendo che la palla subisce “accelerazioni dal nulla” tralasciando una forza oscura e poco conosciuta come la gravita’.Rispedisco al… Leggi il resto »