L'altra sera ad Annozero il Sig. Testa

si è lasciato andare ad affermazioni destituite di qualunque fondamento sulla discarica di Malagrotta.

Nessuno in studio ha avuto la prontezza di chiedere:

"ma che sta dicendo?"

La differenza fra Roma e Napoli è solo Malagrotta.

La gestione da anni 70, la medesima.

Un piano inclinato da 4500 tonnellate di rifiuti tal quali sversate dentro Malagrotta ogni giorno.

Allego un'intervista recente in cui si evidenzia il disastro della più grande discarica d'europa, funzionante solo grazie a "proroghe".

Le condanne UE fanno notizia per due giorni, poi si torna a pensare a chi compra la Roma o se in nazionale gioca DiNatale o DelPiero.

A Malagrotta si va in altezza da mesi, la discarica è piena.

Finita.

Esaurita.

Da bonificare. (quanto costerà non aver fatto nulla per 10 anni?)

Roma è in grave difficoltà, e neppure ne viene informata dalle autorità competenti o dalla "grande" informazione.

Neppure il disastro di Napoli esorta ad un'assunzione di responsabilità. Da parte di tutti.

L'informazione parla solo di inceneritori come se fossero la soluzione (ci vogliono anni per questa sciocchezza, costosissima e anacronistica), mentre la soluzione è operante nel popoloso quartiere di Colli Aniene:

la raccolta differenziata porta a porta.

Una truffa agli italiani da 53 miliardi di euro, occupa il posto delle soluzioni vere.

Io ci riprovo.

Ci sono anche i file audio di amisnet.

Forse qualche giornalista si renderà conto della situazione e sveglierà politica e collettività dal torpore:

http://amisnet.org/agenzia/2008/04/01/malagrotta-il-mostro-alle-porte-di-roma/

Rincorrere le "emergenze" non serve a niente.

Dopo… è tutto molto più complicato: Napoli

infine

RIMANDO QUANTO DICE LA COMMISSIONE DI INCHIESTA GIA' DUE ANNI FA (alla faccia dell'"emergenza"…):

 

Riportato dalla relazione sulla Campania della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti:

" Peraltro i profili vantaggiosi e positivi, dal punto di vista dei finanziatori, dell'iniziativa di finanziamento del progetto del sistema integrato del ciclo dei rifiuti proposto dalla Fibe in Campania erano stati riposti -a quanto emerso- nella produzione del cdr, con i connessi benefici del Cip 6: "bruciare energia e venderla era parte fondamentale del business di Fibe" e per le banche "rappresentava il 60 per cento dei ricavi del progetto.""

(Atti della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, XIV legislatura, Relazione territoriale sulla Campania del 26/1/2006).

 

 

Cordiali saluti, Roberto Pirani

www.buonsenso.info

Il mio sito è a disposizione per qualunque approfondimento.

Piani rifiuti (sensati) compresi.

http://www.youtube.com/watch?v=ejhTYI3is1U&feature=related

Gandhi diceva: «Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformate in azioni».

Come gestire il residuo?

Centro di riciclo VEDELAGO Treviso, OGGI:

http://it.youtube.com/watch?v=VJ7ZWkSPqOM

Milano 1939: raccolta porta a porta,selezione e riciclo "in pratica" VEDELAGO nel 1939:

http://it.youtube.com/watch?v=ZSrrxBhiHnA

 

<<Il risparmio di conferimento è stato per l’anno 2007 di 2.348.000 euro.

Con queste risorse abbiamo potuto autofinanziare il passaggio al nuovo sistema>> (porta a porta) Comune di Capannori, 45 mila abitanti.

www.comune.capannori.lu.it

San Francisco è al 70%… funziona sempre. Basta volerlo.