I commenti fuori tema saranno cestinati
Lo so: è inutile. La tecnica è antica e, per rozza che sia, funziona sempre: si mette fango nel ventilatore e un po’ di schizzi arriveranno dove si vuole che arrivino. Se, poi, si ha il privilegio di poter sparare senza scoprirsi, è una vera goduria.
Ho detto e scritto ormai fino alla nausea che la ricerca condotta all’università da mia moglie (progetto comunitario) è eseguita se colture cellulari ed è volta ad indagare il meccanismo con cui le nanoparticelle entrano nel nucleo della cellula e il meccanismo secondo cui interferiscono con il DNA. Ho detto e scritto ormai fino alla nausea che la ricerca che svolgiamo alla Nanodiagnostics è principalmente sui militari ammalati da polveri e sui feti malformati. Si tratta in ambedue i casi di indagini che riguardano il micro e nanoparticolato, ma lontanissime tra loro. Mi dispiace se i soliti non addetti ai lavori che pontificano su tutto non hanno capito, ma non sono fatti che mi riguardino. Con un po’ di umiltà e molto studio ci arriveranno anche loro.
Ho detto e scritto ormai fino alla nausea che la onlus Ricerca è Vita raccoglie fondi con i quali ordinerà alcune analisi al nostro laboratorio che, a sua volta, le fatturerà alla onlus stessa. Questo è quello che fanno tutte le onlus impegnate nella ricerca, piaccia o no ai soliti un po’ stucchevoli saputelli. Resta il fatto che nessuno è obbligato a versare un centesimo. E, se non verserà un centesimo, non si preoccupi: non vedrà arrivare i Carabinieri alla porta.
Ho detto e scritto ormai fino alla nausea che cosa diavolo facciamo con il microscopio che io mi sono guadagnato e che non è mio (ingenuità che non commetterò più). Esistono articoli, esistono relazioni a congressi, esistono documenti comunitari ed esistono libri. Se qualcuno vuole controllare, si cerchi il materiale e se lo legga. Se non lo vuole fare e preferisce continuare a sparare sciocchezze, è libero di farlo, ma sappia che si copre di
ridicolo.
Ho detto e scritto ormai fino alla nausea che in campo scientifico, quando si vuole contestare un dato o una teoria, si rifanno le indagini con le modalità in contestazione e se ne offrono i risultati mettendo in risalto i contrasti. Naturalmente, chi si prende la briga di fare tutto questo deve comparire con nome, cognome e indirizzo e deve descrivere in maniera corretta ciò che ha fatto. In mancanza di questo, siamo in presenza di cialtronerie o peggio. I vari “lei non sa chi sono io” che arrivano con frequenza crescente a questo blog sono teneramente grotteschi. Sì: io non so chi è lei, anche perché lei non si palesa e non mostra i suoi lavori in proposito.
Io mi rendo conto che il nostro lavoro disturba un po’ di gente, giù fino a qualche pseudoricercatore vorrei ma non posso che ambirebbe portare il mondo al livello suo, ma, in tutta sincerità, non m’importa un fico secco. Ogni volta che io riesco a fare qualcosa per qualcuno che non sta tanto bene e, ancor di più, se si tratta di un bambino, so che ho fatto il mio dovere di uomo. Il resto è miseria e squallore.
Comunque, da tutta questa avventura ho ricavato una lezione importante: non tentare nemmeno di fare qualcosa di buono perché verrai punito durissimamente. Così, da ora, chi pretenderà risposta alle sue elucubrazioni dovrà inviare 1.000 Euro + IVA per ogni quesito. Chi mi scriverà la solita lagna che sta tanto male e non ha un soldo, si rivolga ai tre o quattro maestri di pensiero che onorano con la loro presenza questo blog. E così per tutti coloro che pretendono un mio intervento perché la loro situazione ambientale in cui sono immersi non è di loro gradimento. D’ora in poi, io devo essere pagato per quello che valgo e del denaro farò quello che mi verrà in mente di fare senza dover rendere conto a nessuno.