Ovvero: i 'termovalorizzatori' (e il petrolio) non inquinano
con una breve intervista al Professor Stefano Montanari
Siamo in guerra, purtroppo. Non dichiarata: strisciante, segreta, quindi ancora più insidiosa.
Quale guerra? Quella tra la stragrande maggioranza degli ignari cittadini (per colpevole pigrizia e indotta mancanza di fonti di conoscenza attendibili) e la politica criminale che guida questo paese a tutti i livelli (da quello nazionale – governo parlamento senato) al più piccolo dei comuni (con la confortante eccezione di quelli virtuosi) in combutta con le multinazionali della morte (Eni, Impregilo, ecc).
Multinazionali della morte, perché massacrare il territorio abruzzese (la costa teatina nella fattispecie, grazie Eni: leggete il blog della Professoressa Maria Rita D'Orsogna http://dorsogna.blogspot.com/) alla ricerca di improbabili eldorado del petrolio o avvelenare ciò che resta dell’ambiente italiano – con il suo vero tesoro di biodiversità e culture locali – per costruire inceneritori (grazie Impregilo) altro non è che una delle tante maschere con cui il business milionario si ingrassa a spese del portafoglio e della salute dei cittadini.
Siete scettici? Chiedete a chi tenta di sopravvivere in Sicilia nel triangolo del petrolchimico Priolo-Augusta-Melilli. Chiedetelo a agli abitanti di Montale, vicino a Pistoia, che si ritrovano fuori dalla porta di casa un bell’inceneritore e hanno scoperto che i loro polli, uova, pesci e altri animali sono contaminati da diossine e da PCB (policlorobifenili, ultrainquinanti persistenti dalla tossicità assimilabile alla diossina). Chiedetelo agli abitanti di Colleferro (Lt) dove nel pittoresco e suggestivo inceneritore di paese, sono stati bruciati per anni rifiuti industriali pericolosi grazie alla collusione tra politici, tecnici e amministratori locali che poi esibivano false ricerche che attestavano livelli di inquinamento nella norma (ma nella norma stabilita da chi?).
Chiedetelo a quei cittadini che in queste, o altre zone con destino simile, con stili di vita sobri, alimentazione corretta e naturale, non fumatori, si sono improvvisamente ammalati di tumore ai polmoni.
Nel giorno in cui Carlo d’Inghilterra si presenta alla Camera di Montecitorio e parla (in un italiano stentato, ma volenteroso) della minaccia dei cambiamenti climatici (sì, proprio quelli che il nostro senato ha negato per decreto) e invoca un Rinascimento ambientale planetario, Berlusconi e Bertolaso si presentano a Napoli per fare un punto sull’emergenza rifiuti in Campania.
E dichiarano in allegria – a reti unificate, tg1/2/3, tutte incredibilmente appiattite nel definire quello di Acerra ‘termovalorizzatore’ e non I N C E N E R I T O R E – che le emissioni del gioiello tecnologico inaugurato in pompa magna un mese fa e targato Impregilo sono praticamente nulle.
Ora, a parte il fatto che gli attivisti ambientali locali sostengono che l’inceneritore (se fosse così, sarebbe un bene per la popolazione) non sia mai entrato in funzione, bisognerebbe chiedere al governo, agli amministratori locali, all’Asl locale, ai grandi giornalisti nazionali e locali, agli scienziati popolari e mediatici che sostengono gli effetti magici e taumaturgici degli inceneritori, quali reali competenze abbiano in fisica, chimica e tossicologia; ai medici collaborazionisti cosa direbbero a Ippocrate se resuscitasse oggi di fronte a loro e cosa direbbero in faccia a tutti i prossimi candidati alla chemio.
Sul sito del Professor Montanari, sorta di moderno Don Chisciotte – da noi immeritato – che si batte, insieme alla consorte Professoressa Gatti, per la Scienza vera e per la salute dei cittadini, potete trovare l’elenco delle sostanze che finiscono negli inceneritori (divertitevi: https://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=1737&Itemid=62#JOSC_TOP) e che, sottoposti a combustione a temperature elevatissime, originano e liberano altre sostanze, polveri tossiche e nanopolveri letali che, come ripete spesso proprio l’inascoltato Scienziato, di sicuro non sono frizzante e salubre aria di montagna.
Di seguito, la breve intervista esclusiva al Professor Montanari:
D. Gli attivisti ambientali locali danno ragione al capo del governo, nel senso che secondo loro 'il termovalizzatore' (definito così a reti unificate dai soliti gionalisti informati del tg1, 2 e 3) è solo l'ennesimo spot elettorale e che in realtà non sta funzionando. Bertolaso sostiene il contrario e parla di normali tempi di rodaggio. Ma se funzionasse, è bene ripeterlo, cosa produrrebbe? Eliminerebbe magicamente rifiuti e produrrebbe energia pulita, sana ed economica?
R. "Se si bruciano 600.000 tonnellate di qualcosa, è legge della Natura che escano 600.000 tonnellate di qualcosa d’altro. Se, poi, si considerano le aggiunte e l’ossigeno che la combustione richiede, andiamo a 1.200.000 tonnellate. Qualsiasi tossicologo sa perfettamente, poi, che bruciare significa, almeno nella gran parte dei casi, trasformare materiali in altri decisamente più tossici. Tragga lei le conclusioni. Consideri anche che l’inceneritore di Acerra produrrà diossine alla dose massima tollerabile per legge da 3.914.285 persone. Per legge non significa per l’organismo".
D. A Napoli, i bimbi che hanno la fortuna di andare a scuola dicono agli insegnanti che gli inceneritori sono belli perché eliminano la monnezza e non inquinano, "l'ha detto Berlusconi in tv". Il potere di plagio delle menti, non solo quelle giovani e ancora in formazione, ma anche adulte, da parte dei politici e della tv collusa è spaventoso. Come possiamo contrastarlo o arginarlo?
R. "Gli spacciatori di droga distribuiscono gratis e davanti alle scuole caramelle drogate. È la tecnica di Berlusconi: i clienti vanno allevati fin da piccoli".
D. Sempre a proposito di Acerra, gli attivisti hanno chiesto a Bertolaso un confronto pubblico sull'impatto ambientale dell'inceneritore ma la Protezione Civile ha ignorato l'invito. Anche Lei può vantare esperienze simili, visto che da tempo 'sfida' ad un dibattito pubblico lo scienziato di regime Veronesi sui danni ambientali e per la salute dei cittadini causati dagli inceneritori, ricevendo sempre e solo sdegnati dinieghi (avrei voluto scrivere, 'rifiuti', ma non è tempo di battute…). Ci sono dunque molti scheletri da nascondere sull'argomento?
R. "E’ fin troppo ovvio che nessuno di questi mascalzoni è in grado di sostenere un contraddittorio. Che scheletri nell’armadio ha chi ha concepito i forni dei lager?".
Siamo tutti protagonisti inconsapevoli – come in una sorta di remake, ma reale, del ‘Settimo sigillo’ di Bergman – di una partita a scacchi con la Morte.
E la Morte, che non ne avrebbe bisogno, ha un vantaggio clamoroso: perché non la vogliamo vedere, perché ha stretto un patto scellerato con alcuni nostri simili accecati dall’ingordigia di soldi e potere.
Ma un ambiente devastato e contaminato non li renderà immortali, non renderà immortali i loro discendenti.
E la Morte alla fine esigerà il tributo anche da loro. Una consolazione in linea con questi tempi grami, davvero troppo magra: inaccettabile.
Quando cominceremo ad agire per cambiare sul serio?